Castello di Miradolo in Val Chisone: Camelia, signora di primavera. Visite al Camelieto ed eventi nel parco
Che senso avrebbe la musica senza una pausa di silenzio fra le note? E quanto perderebbe, in bellezza, un bouquet di primavera, se nel trionfo delle fragranze a un certo punto non facesse capolino un fiore elegantissimo ma olfattivamente “silenziosa” come la camelia?
Camelia: significato del nome, origine
Grazie alle sue infinite sfumature, al portamento raffinato e alla sua capacità di crescere rigogliosa fino a trasformarsi in un albero, questa straordinaria corolla senza profumo, che prende nome dal gesuita moravo – padre George Joseph Kamel – missionario nell’Asia orientale, che ne importò la pianta in Europa nella prima metà del Settecento – nel corso dei secoli ha ispirato artisti, letterati, compositori e couturier, da Alexandre Dumas figlio a Coco Chanel. E, col tempo, è diventata la regina dei giardini più eclettici, dove si coltivavano (e si coltivano tuttora) varietà di camelie insolite e pregiate che sbocciano da marzo in poi ma, talvolta, anche in inverno.
Il Camelieto al Castello di Miradolo: oltre 160 esemplari di camelie tra le varietà più antiche e rare d’Italia
Una di queste ricche collezioni botaniche, ora al culmine della fioritura, è custodita al Castello di Miradolo in Val Chisone, una dimora storica che s’incontra nell’omonima località a San Secondo di Pinerolo, in provincia di Torino, e dalla quale si gode una vista straordinaria sul Monviso. È qui che durante i weekend di aprile sarà possibile esplorare il parco e il Camelieto, che ospita 160 esemplari di camelie fra le più rare d’Italia, e inoltrarsi fra le sale storiche del maniero dove, fino al 15 maggio, è allestita la mostra Oltre il giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone: una singolare esposizione immaginata come un dialogo fra l’arte e le stagioni che, dopo l’autunno e l’inverno, ora racconta la primavera.
Castello di Miradolo: la storia maniero neogotico rinato grazie alla Fondazione Cosso
La residenza di Miradolo, che nasce come vasta proprietà rustica nel Seicento, nei secoli successivi sarà ampliata con la costruzione di una peschiera e di un grande giardino, che vivrà il suo momento di massimo splendore negli anni Venti dell’Ottocento, quando intorno al palazzo in stile neogotico verranno realizzati il muro di cinta, la torre rotonda e la Citroniera, dove si riparavano gli agrumi: di lì in avanti, il parco comincerà ad assumere la sua conformazione attuale.
Scomparsa l’ultima erede, nel 1950, il complesso è stato dapprima traferito a una congregazione religiosa e in seguito a privati, che dal 2007 ne hanno affidato la gestione alla Fondazione Cosso, che ha subito avviato un imponente progetto di restauro del palazzo e delle aree verdi al fine di salvarli dall’abbandono e dall’oblio e per restituire al territorio un polo culturale e un laboratorio di idee che rievoca il cenacolo culturale che, fra Ottocento e Novecento, la contessa Sofia Cacherano di Bricherasio – ultima proprietaria di Miradolo – aveva saputo creare intorno a sé.
LEGGI ANCHE: I 10 festival dei fiori più belli e colorati della primavera. In Italia e nel mondo
Castello di Miradolo: gli eventi di aprile 2022, tra visite al Camelieto, tour nell’orto e laboratori
Invito al parco – Il Camelieto è il titolo del programma di visite e incontri che proseguirà per tutto aprile. Sabato 9, nel pomeriggio, Gianni Bertetti, esperto di storia della profumeria, ed Enrica Melossi, appassionata di arte e costume, prenderanno spunto dalla camelia – fiore non profumato per eccellenza – per conversare intorno all’universo delle fragranze, mentre domenica 10 i giovanissimi e le loro famiglie sono invitati a raccogliere materiali vegetali nel parco e a cimentarsi con il Kokedama, la tecnica giapponese di coltivazione delle piante senza vaso.
Dalle 15 è poi prevista la visita al Camelieto, una passeggiata durante la quale Paola Gullino, esperta dell’Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari DISAFA, illustrerà il progetto di recupero della collezione di camelie e guiderà il tour fra alberi monumentali, specie esotiche e l’orto del Castello.
LEGGI ANCHE: La “Piccola Olanda” a due passi da Padova e altri luoghi dove ammirare la fioritura dei tulipani
Pasquetta al Castello di Miradolo: caccia al tesoro tra i fiori
Lunedì 18 aprile, a partire dalle 14, sarà la volta della Caccia al tesoro botanico di Pasquetta, realizzata in collaborazione con i Grandi Giardini Italiani: un’attività pensata per le famiglie che, dopo aver ricevuto da una guida naturalistica tutte le informazioni necessarie, partiranno insieme alla scoperta del Camelieto.
Origami e camelie da tè
La settimana successiva, domenica 24, nel pomeriggio, in collaborazione con i maestri del MAO, il Museo d’Arte Orientale di Torino, s’impareranno i segreti dell’origami, l’antica arte giapponese che consente di creare animali e fiori (anche camelie!) a partire da un foglio di carta, mentre a fine giornata ci si potrà prenotare per un workshop, con degustazione guidata dai soci dell’Associazione Italiana Cultura del Tè, interamente dedicato alla scoperta del delicato infuso aromatico che si ottiene dai germogli più teneri della Camellia Sinensis.
SCOPRI ANCHE: Torino: la Palazzina di Caccia di Stupinigi apre i suoi spazi segreti. Dalle stanze del Re alla cupola
1° maggio, la festa di Beltane al Castello di Miradolo
La rassegna di Miradolo si concluderà, sabato 30 aprile, con i Tableaux Vivants d’ispirazione bucolica (curati dall’Associazione Le Vie del Tempo) che per tutta la giornata animeranno il parco del Castello. Alle 11 e di nuovo alle 15, è possibile partecipare al nuovo percorso “Da un metro in giù”, con i giochi per tutte le stagioni pensati per i bambini dai 3 ai 10 anni. Il giorno dopo, il 1° maggio, ricorre la festa di Beltane, che nelle culture pagane celtiche e germaniche celebrava l’uscita definitiva dall’inverno e l’ingresso della stagione di risveglio della natura. Non c’è niente di meglio che accogliere quest’antica ricorrenza in un giardino.
Info: Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO), tel. 0121.502761, fondazionecosso.com. Venerdì, sabato, domenica e lunedì: 10-18.30 (ultimo ingresso: 17.00). Ingresso al parco solo su prenotazione (5 € con audioguida, gratuito fino a 6 anni).
Dove Viaggi ©RIPRODUZIONE RISERVATA
L'articolo Castello di Miradolo in Val Chisone: Camelia, signora di primavera. Visite al Camelieto ed eventi nel parco sembra essere il primo su Dove Viaggi.
from Dove Viaggi https://ift.tt/ljRdm1U
via IFTTT
Commenti
Posta un commento