Mostre, rassegne, eventi: gli appuntamenti per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini

Regista e scrittore, poeta e giornalista. Intellettuale polemista, provocatore, nemico di ogni omologazione ideologica, avversario del consumismo, “antropologo” della cultura popolare, quante definizioni si possono dare di PPP, Pier Paolo Pasolini, di cui si celebra il centenario della nascita.

Pier Paolo Pasolini: le iniziative per il centenario della nascita

Ma di certo lui è stato uno dei grandi eruditi italiani, con un’avidità culturale che abbracciava ogni ramo della conoscenza. Ed è proprio a una delle sue passioni, la pittura italiana, che guarda uno degli eventi, fra i tanti che si rincorreranno per tutto il 2022, in memoria di PPP.

La mostra a Bologna

Ed è la mostra appena inaugurata (fino al 16 ottobre) nel Sottopassaggio di Piazza Re Enzo, realizzata dalla Cineteca di Bologna. Che è poi la città dove nacque Pasolini il 5 marzo 1922.

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La mostra si intitola Folgorazioni Figurative, e svela l’influenza della grande pittura sul genio cinematografico di Pasolini. Il prequel è un PPP giovane e studente, folgorato dalle lezioni d’arte su Masaccio e Masolino del critico d’arte Roberto Longo. E il seguito è la confessione del regista “Quello che ho in testa come campo visivo…sono gli affreschi di Giotto e Masaccio”.

PPP, Piero della Francesca e Masaccio

Così si scopre che è ispirato a Masaccio,  il primo piano di San Giuseppe nel Vangelo Secondo Matteo, film ricco di citazioni d’arte. Piero della Francesca in primis: l’immagine della ragazza incinta rimanda alla Madonna del Parto conservata nel borgo di Monterchi, l’altissimo copricapo dei trombettieri alle Storie della Vera Croce, superbo ciclo di affreschi nella Basilica di San Francesco ad Arezzo.

Il film, per la cronaca, è stato girato in Basilicata fra Matera (era Gerusalemme), Barile (Betlemme), Lagopesole dove la scena del Sinedrio è ambientata nel cortile del castello del ‘200.

Altro film La Ricotta, altra opera di ispirazione-folgorazione, La Deposizione del manierista Rosso Fiorentino (1494-1540). La Ricotta, restaurato, è una rarità ambita dai cinefili, uno dei quattro episodi di RoGoPaG, firmati anche da Rossellini, Gregoretti e Godard. La Ricotta è in programmazione nella rassegna della Cineteca Bolognese Festival Pasolini (qui la programmazione).

Pasolini e Bologna: un legame profondo

Pasolini e Bologna, non è un legame effimero, come dimostrano siti ad hoc come #QuiPasoliniculturabologna.it/pppbologna, con tutti gli eventi e gli itinerari guidati nei luoghi in cui il regista ha vissuto, studiato, scoperto il cinema e l’amore per le ricerche bibliografiche.

Frequentava la Libreria Nanni, la più antica (‘800) della città. Esiste ancora, con le sue bancarelle che ricordano i bouquinistes parigini, sotto i portici di via dei Musei.

Non è distante da piazza Maggiore e da San Petronio, location di une delle due scene bolognesi dell’Edipo Re, quando l’attore Franco Citti suona il flauto davanti al sagrato della Basilica.
E poi c’è l’incredibile campo lungo di Citti-Edipo ormai cieco e mendicante accompagnato da Ninetto Davoli sotto il portico della magnifica chiesa di Santa Maria dei Servi (dove bisogna entrare per la Madonna in Trono di Cimabue).

Pasolini girò parte del suo ultimo film Salò o le 120 giornate di Sodoma a Villa Aldini, su un colle bolognese, fatta costruire nel 1811 da Antonio Aldini, ministro di Napoleone. Per ora la villa non è visitabile perché in restauro, ma diventerà un centro culturale

Ma c’è un altro anniversario…

Ovvero i 10 anni dalla morte di Lucio Dalla, omaggiato dal 4 marzo fino al 17 luglio al Museo Civico Archeologico con la mostra Lucio Dalla. Anche se il tempo passa. Il pacchetto Tutto Lucio prevede la visita alla mostra e quella (guidata) alla casa privata del musicista. Oltre agli eventi legati a Pasolini e a Dalla, c’è anche l’offerta Bologna Welcome You che stuzzica una fuga nella città.

Fino al 10 aprile, chi prenota una notte per il weekend in un albergo riceve in omaggio la seconda notte, e un itinerario guidato lungo i Portici di Bologna. Tra l’altro iniziano solo ora questi itinerari guidati seguendo i portici, freschi (quasi) di riconoscimento Unesco, con percorsi di storia & storie, di arte, e di luoghi inediti. Info, anche per itinerari legati a Dalla e Pasolini: bolognawelcome.com .

Pasolini viaggiatore (la sua meta preferita è l’Italia)

Ppp è sempre stato un gran viaggiatore, per passione e per nutrire il suo immaginario. Infatti ha sempre scelto location fascinose per i suoi film, come le scene di Edipo Re girate ad Ait Ben Haddou, uno dei nove siti Unesco del Marocco. E che dire dei camini delle fate, bizzarre formazioni laviche in Cappadocia che si intravedono in alcune sequenze di Medea?

Cercando i paesaggi di Pasolini si riscoprono meraviglie italiane come, sulla Costiera Amalfitana, la Chiesa della SS Annunziata che guarda il mare blu di Ravello nel Decameron. E, stesso film, l’episodio di Riccardo e Caterina, girato sempre in Campania, nel giardino di Palazzo Cocozza, progettato dal paesaggista inglese Peter Curzon.

Si riconosce Milano – Santa Maria Segreta e gli storici Giardini della Guastalla che risalgono a metà ‘500- in Teorema. Tra l’altro a Milano, il cinema Anteo propone una rassegna cinematografica pasoliniana fino a maggio. L’itinerario più scenografico sulle orme di Pasolini è a Tuscania, set di Uccellacci e Uccellini, ultima pellicola con Totò come protagonista, girato fra le torri e le basiliche di San Pietro e Santa Maria Maggiore. Si può chiedere un tour individuale a tema alla guida ambientalista locale annaritaproperzi.it.

Il Friuli caro al Pasolini poeta

E poi c’è il Friuli caro al Pasolini poeta, che scrisse diverse composizioni e raccolte in dialetto. Durante la II Guerra Mondiale la famiglia andò a vivere a Casarsa della Delizia, tre km dal Tagliamento.

Casa Colussi, l’abitazione materna è sede del Centro Studi Pier Paolo Pasolini, con una ricca collezione di manoscritti, fotografie, documentari filmati. E fino al 3 aprile ospita la rassegna I disegni della laguna di Grado, relativi al film Medea con Maria Callas, girato nella laguna, sull’isolotto di Mota Safon. Fino a dicembre si può prenotare Sui luoghi di Pasolini a Casarsa, itinerario che parte dal paese, si ferma nella chiesetta di Santa Croce con gli affreschi di Pompeo Almateo (1505-1588) allievo del Pordenone.

Una lapide all’interno ricorda l’invasione dei Turchi in Friuli nel 1499, e che ispirò a Pasolini il dramma teatrale I Turcs tal Friùl. Si prosegue per il piccolo borgo di Versuta, con la chiesa campestre di Sant’Antonio Abate (X-XII sec.) e il suo ciclo di affreschi che Pasolini, allora insegnante, cominciò a pulire e restaurare. Info e prenotazioni itinerario: centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it.

La mostra a Treviso

E infine Treviso che ha appena annunciato la mostra Manifesti per il suo cinema, con i poster originali dei film pasoliniani nella ex chiesa templare di San Gaetano (fino al 3 luglio).

Prossima tappa? Le tre grandi mostre romane d‘autunno, un unico progetto intitolato Tutto è Santo: Palazzo delle Esposizioni (dal 17/10), Palazzo Barberini (dal 28/10) e Maxxi (17 novembre).

Una bella sfida indagare sul rapporto con la sacralità di Pasolini, tante volte denunciato per blasfemia e vilipendio della religione. Ma la sua è forse la frase pronunciata dal centauro Chirone in Medea,” La misteriosa sacralità del mondo: il mondo del sottoproletariato, arcaico, religioso, in netto conflitto con gli eroi di un mondo razionale, laico, borghese”.

 

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