La Thailandia riapre ai turisti: da febbraio niente quarantena all’ingresso, ma test e tassa d’entrata
Nel 2019, anno pre-pandemia, oltre 40 milioni di turisti si sono recati in viaggio in Thailandia; appena 200.000 arrivi sono stati registrati nel 2020 mentre le previsioni per quest’anno parlano di 5-15 milioni di viaggiatori. Ora, la Thailandia – una delle destinazioni asiatiche più popolari – ha deciso di allentare le regole d’ingresso.
La misura, legata al relativo alleggerimento dell’emergenza Covid nel Paese, con poche migliaia di casi quotidiani e una curva stabile dei decessi, mira soprattutto a dare fiato al settore turistico, cruciale per l’economia locale e duramente colpito dalle restrizioni legate alla pandemia. Dal prossimo 1° febbraio verrà eliminata la quarantena e reintrodotto il programma di viaggio battezzato “Test & Go”.
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Da febbraio stop alla quarantena: ecco come funziona l’iter
I viaggiatori dovranno arrivare già muniti di un test PCR negativo, farsi testare nuovamente al momento dell’ingresso e poi effettuare un altro test il quinto giorno. Il Paese aveva già introdotto questo concetto di ingresso a novembre 2021 come alternativa alla quarantena di due settimane in hotel.
Le autorità hanno anche esteso le ore in cui i ristoranti sono autorizzati a servire alcolici dalle 21 alle 23. I bar e le discoteche, tuttavia, rimangono chiusi.
Tampone negativo, assicurazione, app di tracciamento: i requisiti
Chi vuole andare in vacanza in Thailandia (che però al momento, stando all’ultima Ordinanza sui viaggi all’estero, in vigore fino al 31 gennaio 2022, è ancora nell’elenco E delle mete in cui gli italiani non possono viaggiare per turismo) deve soddisfare una lista di requisiti: i test PCR prima e dopo l’ingresso, la sistemazione in hotel o la quarantena e avere un’assicurazione sanitaria che includa anche le spese dovute al Covid-19 e abbia un massimale non inferiore ai 50mila dollari statunitensi. Inoltre, i viaggiatori devono scaricare l’applicazione di tracciamento “MorChana”. Non basta: devono richiedere online il “Thailand pass” almeno sette giorni prima della partenza e registrarsi per uno dei programmi di ingresso – uno di questi è il “Test & Go”.
Un altro è il cosiddetto programma “Sandbox”: inizialmente si applicava solo a Phuket, ma recentemente è stato esteso alle regioni di Krabi, Phang-Nga (Khao Lak) e Surat Thani (Koh Samui, Koh Phangan, Koh Tao) e alle destinazioni di Pattaya e Koh Chang. Il programma permette alle persone completamente vaccinate e guarite di muoversi liberamente nelle aree designate (e senza il bisogno della quarantena) per un periodo stabilito di sette notti dopo l’arrivo. Dopo questo periodo, si può viaggiare in tutta la Thailandia.
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Da aprile scatta una tassa per i turisti (inclusa nella tariffa aerea)
Da aprile i turisti stranieri dovranno pagare una piccola tassa di soggiorno: 300 baht (7,90 euro). Si pagherà direttamente con l’acquisto del biglietto aereo e – hanno spiegato le autorità – il denaro servirà innanzitutto per migliorare le attrazioni turistiche ma anche per coprire le spese sanitarie dell’era pandemica.
”Parte di questa nuova tassa sarà utilizzata per prenderci cura dei turisti” ha spiegato a Reuters Yuthasak Supasorn, capo dell’agenzia turistica. “Il problema è che spesso molti visitatori sono entrati senza copertura o con polizze assicurative con massimali molto bassi, o ancora che escludevano ragioni di copertura delle spese come Covid-19”.
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