Capodanno degli Alberi: cos’è e quando si celebra la festa ebraica

In attesa di quello cinese, martedì 16 gennaio 2022 si è festeggiato un altro Capodanno. È il Capodanno degli alberi, Tu Bishvàt, in ebraico il “15 del mese di Shevat”.

La festa ebraica celebra l’importanza della natura e della madre terra. Durante il Tu Bishvàt è tradizione mangiare i frutti delle sette specie con le quali è stata benedetta la terra Santa. Sono il grano, l’orzo, l’uva, i fichi, il melograno, le olive e i datteri. È altresì usanza ringraziare la terra per la sua fecondità.

Capodanno degli Alberi: la cerimonia a Milano

In occasione del Capodanno degli alberi, l’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo di Milano ha organizzato una piccola cerimonia nel capoluogo lombardo. Un momento simbolico di riconciliazione con la natura. Un’occasione per augurarsi un “raccolto migliore per l’anno successivo”.

Nel giardino dell’Associazione Nocetum di Milano sono stati piantati tre ulivi. Contestualmente, nella riserva di Baram in Galilea sono state messe a dimora altre piante.

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Israele riapre al turismo

Il Capodanno degli alberi è stata anche l’occasione per “festeggiare” la riapertura del Paese ai turisti.

Dal 9 gennaio scorso, infatti, tutti i cittadini stranieri vaccinati con tre dosi e/o guariti (secondo la definizione del Ministero della Salute) e provenienti da un Paese arancione (com’è ora classificata l’Italia) possono entrare in Israele individualmente o in gruppi organizzati.

Riserva di Baram, in Galilea

L’uomo è come un albero

Nel giorno del Tu Bishvàt si riflette anche sul concetto ki ha’adam etz hassadé (Devarìm 20, 19), secondo cui l’uomo è come un albero del campo. Il versetto rivela, oltre al messaggio ecologico ante litteram, che tra l’uomo e l’albero ci sono molti elementi comuni.

L’albero, radicato alla terra, si sviluppa armoniosamente fino a produrre frutti che procureranno all’uomo il senso del “piacere” e della “delizia”. Questo è in realtà uno dei primi ritratti dell’essere umano, il cui sviluppo spirituale, intellettuale e morale si basa solo sulla robustezza delle sue radici e sulla qualità del “suolo” in cui sono fissate.

Come un albero si sviluppa armoniosamente fino a produrre frutti che procureranno all’uomo il senso del piacere e della delizia, anche gli uomini realizzano il proprio futuro solo se hanno radici forti.

Inoltre, se l’albero raggiunge compiutezza tramite i suoi frutti, che sono lo scopo della sua esistenza, così la vita dell’uomo assume un senso solo se è promettente, prolifica e creatrice di un futuro ricco di risultati che l’uomo sarà in grado di tramandare ai discendenti, i quali potranno godere anch’essi delle “delizie”, morali e spirituali.

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Capodanno degli Alberi. I significati simbolici  

La festa ebraica del Tu’ Bishvat ha un duplice significato simbolico.
Il primo faceva coincidere la ricorrenza con il momento in cui la vegetazione in Israele iniziava a dare i primi segni di ripresa dopo il freddo invernale.
Il secondo, forse meno poetico, era legato invece all’inizio in questo periodo del nuovo anno fiscale.

C’è poi un’altra tradizione che avviene durante il Tu Bishvàt, ovvero quella di piantare degli alberi: un gesto simbolico che viene associato al desiderio del popolo di Israele di rendere nuovamente verde un paese dall’antico splendore.

In generale, piantare alberi è nell’Ebraismo un atto importante. Così importante che secondo il maestro Yohannan ben Zakkai (I secolo d.C.) se arrivasse il Messia mentre pianti un albero «prima finisci di piantare l’albero, poi va’ a magnificare il Messia».

Anche per chi non è ebreo, la festa può essere da spunto per riflettere sull’importanza della natura e l’obbligo di rispettarla, ricordando che in Italia la Giornata Nazionale degli Alberi si festeggia il 21 novembre.

Perché è stata scelta questa data?

Nella Terra d’Israele gran parte della stagione delle piogge finisce intorno al 15 di Shevàt. In quel periodo il terreno è impregnato e ciò fa si che la linfa inizi a salire negli alberi e la frutta inizi a sbocciare. Ecco perché questa data è considerata il Nuovo Anno per gli Alberi.

Secondo un’altra spiegazione, la stagione invernale in Israele raggiunge il suo punto intermedio proprio il 15 di Shevàt. In questa fase il freddo inizia a farsi meno pungente e il processo di germogliazione inizia. Una sorta di risveglio pre-primaverile.

Associazione Nocetum Milano

Nocetum è da anni un luogo di spiritualità, accoglienza e condivisione. L’Associazione, fondata nel 1998 da Suor Ancilla Beretta e Gloria Mari, oggi si regge grazie al supporto di un gruppo di laici volontari.

Tra le altre attività, Nocetum accoglie al suo interno una Comunità Educativa per donne in situazione di disagio e fragilità sociale e i loro bambini.

Oltre alla casa di accoglienza, Nocetum organizza percorsi didattico-educativi per scuole e gruppi, attività di volontariato e iniziative per favorire l’integrazione e la coesione sociale del territorio.

Dal 2016, è attiva La Cucina di Nocetum, un servizio di ristorazione con una particolare attenzione alla provenienza dei prodotti ed alla loro genuinità, pensato per favorire l’inserimento lavorativo di donne svantaggiate e non solo.

Nocetum è inoltre promotore di progetti ed attività volte alla valorizzazione del territorio.

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