Vacanze sulla neve in Piemonte: tra piste da sci, snowpark, natura e prodotti tipici

Secondo un sondaggio di Metis Ricerche, il 35 per cento degli italiani sarebbe interessato, quest’inverno, a una vacanza. Di questi, il 49 per cento sceglierebbe il Piemonte. La cosa non sorprende: con 1350 chilometri di piste e più di 50 comprensori, la regione dell’Italia nord-occidentale è un vero e proprio paradiso per gli sciatori (e non solo). Dalle Alpi Lepontine alle Marittime passando per le cime biellesi, tante sono le località tra cui scegliere per divertirsi o rilassarsi qualche giorno sulla neve. Destinazioni perfette per chi cerca una vacanza attiva – tra snowboard e fondo, scialpinismo e fat bike non c’è  che l’imbarazzo della scelta – ma anche per chi vuole, semplicemente, immergersi nell’affascinante natura invernale dei paesaggi da favola.

Distretto dei Laghi: sulla neve con vista

Si comincia con il Distretto dei Laghi, tra il Lago Maggiore e il Lago d’Orta. Nel comprensorio Neveazzurra ci sono ben 150 chilometri di piste sempre praticabili – grazie all’innevamento programmato – distribuiti tra 16 località, 9 vallate e 50 impianti di risalita dai 1.000 ai 3.000 metri. Tante le destinazioni tra cui scegliere, dal Parco del Mottarone con i suoi lievi pendii e lo splendido scenario naturale con vista su sette laghi, ai due comprensori di Macugnaga, piccola perla adagiata ai piedi del Monte Rosa, fino a Domobianca, a 10 chilometri dalla bellissima cittadina di Domodossola. Ed è proprio a Domobianca che, ogni venerdì sera, si scia in notturna lungo i tre chilometri di piste illuminate a giorno che la rendono una delle discese “by night” più lunghe d’Europa. E ancora: tra le Valli Ossolane e il Parco Nazionale della Val Grande si può scegliere tra ben 12 proposte di “Snow Trek” tra paesaggi incantati e vari anelli per lo sci di fondo, con la Valle Vigezzo e la Valle Formazza a far da padrone.

E per chi desidera un po’ di relax, l’indirizzo giusto sono le Terme di Bognanco, vera oasi di benessere con 150 anni di storia a 700 metri sul livello del mare e a 7 chilometri da Domodossola. Non prima, però, di essersi rifocillati con un piatto di gnocchi walser, del pane nero di Coimo accompagnato dal profumato formaggio Bettelmatt e dalla mortadella ossolana presidio Slow Food, aromatizzata con vino e spezie.

In Valsesia, la porta del paradiso bianco e dei sapori della tradizione

Non c’è da annoiarsi nemmeno in Valsesia, in provincia di Vercelli, con le sue case walser. Una valle alpina dalle antiche tradizioni, prediletta dagli sciatori e, in particolare, dagli amanti dello sci fuoripista che l’hanno definita, non a caso, freeride paradise. La stazione sciistica di Alagna è la porta d’ingresso a 180 chilometri di piste battute all’interno di Monterosa Ski, uno dei più grandi comprensori d’Europa. Da qui, grazie alla telecabina, si arriva a Pianalunga, a 2025 metri, al Passo dei Salati, mille metri più su, e al ghiacciaio di Punta Indren (3.275 metri), il punto più alto raggiungibile con gli impianti di risalita sul Monte Rosa. Per chi non vuole solo sciare c’è lo Snow Park a Scopello Alpe di Mera con box, rail, jibfeature, jump e projump, ma anche i vari tracciati per ciaspolare, come l’anello nel bosco verso la splendida Val d’Otro.

Uno dei panorami che si possono ammirare in Valsesia (foto: ATL Biella Valsesia Vercelli Monterosa2000)

E se tra una discesa e l’altra dovesse venire appetito, oltre ai rifugi in cui prenotare un posto al caldo, ad Alagna c’è il gatto delle nevi foodtruck direttamente sulle piste da sci ed equipaggiato con bar, cucina e consolle. Le specialità da gustare?  Le “miacce”, sottilissime cialde croccanti da accompagnare con salumi e formaggi, la torta di Alagna e l’uberlekke, ricco bollito accompagnato da patate, carote e rape bollite. Sapori tradizionali da portare anche a casa, insieme a qualche oggetto tipico come la tradizionale pantofola detta “scapin valsesiano”, le trine ricamate al puncetto e le stoviglie in pietra ollare.

Sulla ViaLattea, a un passo da Torino

È in provincia di Torino, invece, che si trova la ViaLattea, il più vasto comprensorio dell’Italia nord-occidentale con circa 70 impianti di risalita e 400 chilometri di piste. Località, queste, rese famose dalle Olimpiadi invernali di Torino 2006 e dalle grandi competizioni: Sestriere e Pragelato, Cesana-Sansicario, Claviere, Oulx, Sauze d’Oulx e la francese Montgenèvre. Non lontano, Bardonecchiaski, famosa per lo snowpark olimpico, e le due aree di Jafferau – qui le piste hanno una quota media di circa 2.800 metri – e di Colomion-Les Arnauds. Proprio Bardonecchia, poi, è la porta di ingresso per la Valle Stretta, da scoprire con le ciaspole, gli sci di fondo o lo scialpinismo, per poi prendersi una pausa gourmand tra zuppe di castagne, tome e gofri (cialde cotte tra due ferri roventi da servire con salumi, formaggi o guarnizioni dolci).

Soddisfatti anche coloro che cercano aree meno turistiche e più incontaminate: le valli di Lanzo, Susa, Sangone e Chisone-Germanasca offrono piste per lo sci da discesa e aree per bob e slittino, così come anelli di fondo e itinerari per racchette da neve, fuori dai soliti giri. In zona, poi, da non perdere è l’Ecomuseo delle Guide Alpine di Balme e, a Prali, lo Scopriminiera, uno spettacolare viaggio nei sotterranei della miniera Paola alla scoperta dei segreti dell’estrazione del talco bianco della Val Germanasca (dal 10 gennaio).

Alpi biellesi, la neve più zen

Voglia di pace? Basta andare a Bielmonte, nelle Alpi Biellesi. Suggestiva stazione sciistica dalla grande balconata naturale sulla Pianura Padana, offre 8 km di piste da discesa per principianti ed esperti con tanto di seggiovie, ski-lift e tappeti sui vari versanti. Una curiosità: qui non si trovano né funivie né ovovie. Ciò significa che le risalite sono tutte all’aria aperta. Tappa obbligata l’Oasi Zegna, ideale per trascorrere una giornata immersi nel silenzio e nella natura più autentica. Una riserva naturale di 100 chilometri quadrati, prediletta da coloro che cercano un approccio lento e contemplativo della montagna non trascurando lo sci (merita, a tal proposito, l’anello turistico per il fondo che parte dal Bocchetto Sessera: 9 chilometri di pista tra faggi, abeti rossi e viste sulla vallata del Sessera).

Oasi Zegna

All’Oasi Zegna anche i bambini possono sperimentare lo sci su discese facili e soleggiate – i pediatri italiani l’hanno inserita tra le 20 località ideali per i più piccoli – in alternativa c’è anche il Winter Bielmonte Kids. Così, mentre loro si divertono, gli adulti possono salire sui pendii per ammirare le cime della Svizzera, il massiccio del Monte Rosa e tutta la catena delle Alpi che arriva fino al Monviso, per poi scendere a valle e rifocillarsi con un bel piatto di “polenta conscia”, la rinomata e cremosa polenta dal cuore di formaggio grasso locale, servita con burro fuso.

Nel Cuneese, tra Pinocchio e neve estrema

Anche nella provincia di Cuneo non mancano le opportunità per trascorrere una vacanza sulla neve da ricordare. Tra le località più gettonate, il comprensorio di Riserva Bianca Limone Piemonte, con le stazioni sciistiche di Limonetto e Quota 1400. Oltre 80 km di piste e itinerari per tutti gli amanti delle escursioni con racchette da neve e dei fuoripista, distribuiti in tre valloni. A questi si aggiungono – ad Artesina, Prato Nevoso e Frabosa Soprana il vasto comprensorio di Mondolè Ski con oltre 130 km di piste e lo snowpark di Prato Nevoso, oasi della neve “estrema”.

Per i fan dello scialpinismo, a Crissolo, ai piedi del Monviso, c’è Garessio 2000. Pian Munè, a Paesana, è invece un autentico terrazzo innevato perfetto per discesa, scialpinismo, snowboard. Soddisfatti anche i fondisti, ai quali sono consigliate le valli del Cuneese con quasi 300 km di binari immersi in paesaggi incontaminati costellati da borghi alpini. E se si viaggia con la famiglia, non mancano le stazioni a misura di bambino –  Entracque, Lurisia, San Giacomo Cardini Ski, Viola St. Gréé, Sampeyre, Argentera e Ponte Chianale e Rucaski per citarne alcune – cui si aggiunge Vernante, il paese di Pinocchio, un museo a cielo aperto con oltre 160 murales dedicati al celebre personaggio. Anche in questa parte di Piemonte le delizie gastronomiche sono di un certo rilievo. Da non perdere gli gnocchi della Valle Varaita, arricchiti con tomino e serviti con burro d’alpeggio, le fondute di formaggio e le paste dolci di meliga (frollini a forma di piccola ciambella).

Mondolé Ski, uno dei comprensori sciistici più famosi del Cuneese. (foto: ATL del Cuneese)

In provincia di Alessandria, dove finisce il Piemonte

Verso sud, nella provincia  di Alessandria, si va a Caldirola, in Alta Val Curone, l’unica stazione sciistica della zona al confine con la Liguria, la Lombardia e l’Emilia. Qui, sono quattro le piste di sci alpino che convergono nel medesimo canalone dove si trova la partenza della seggiovia che conduce alla località La Gioia (1.110 metri) sul Monte Gropà (1.446 metri). Imperdibile anche il parco tematico in cui sperimentare la discesa in bob su rotaia. Un piccolo angolo di Piemonte ancora poco battuto, su misura per grandi e piccini. Qui i prodotti tipici sono il salame nobile del Giarolo e il formaggio Montebore, entrambi presidio Slow Food. Perfetti per ripartire pieni di energia. E di ricordi.

Per info: visitpiemonte.com

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