La dieta mediterranea è davvero sostenibile?

Di sostenibilità, ambiente, salvaguardia delle comunità e degli habitat naturali si parla da tempo. Tanto più in queste settimane alla Cop26. Ma a quali condizioni uno stile alimentare, e quindi di vita, può definirsi davvero sostenibile nei fatti e non solo a parole?

Per rispondere a questa domanda si terrà a Pollica, in provincia di Salerno, una tre giorni di incontri e approfondimenti. Titolo del convegno: “Dieta Mediterranea: futuro plurale per lo sviluppo sostenibile”.

Pollica, il Cilento e la Dieta Mediterranea

È stato prorpio qui, nel Cilento, che è stata studiata, identificata e codificata la Dieta Mediterranea. Ovvero, il regime nutrizionale ispirato alle abitudini a tavola di Paesi come l’Italia (in particolare il meridione), la Grecia e la Spagna. A Pioppi, frazione marina di Pollica, lo scienziato statunitense Ancel Keys portò avanti per oltre 40 anni gli studi sui consumi alimentari mediterranei.

Qui ha sede il Museo vivente della Dieta Mediterranea. Nelle sue cinque sale espositive, ci sono pannelli descrittivi e video, installazioni per il gusto, il tatto e l’olfatto. C’è anche la sala per la pasta fatta in casa, con video tutorial delle massaie cilentane. Non manca la biblioteca personale di Keys, donata dalla famiglia al Comune di Pollica. Un modo concreto di tramandare l’eredità lasciata dallo scienziato, dalla moglie Margareth e dai loro colleghi.

Si trova invece a Pollica il Paideia Campus, un hub internazionale dedicato all’ecologia integrale e allo stile di vita e alimentare della Dieta Mediterranea. Qui, oggi, ricercatori, esperti e studenti da tutto il mondo si applicano per mettere a punto un modello pilota rigenerativo. 

Partendo dalla tavola e mettendo a sistema i principi della Dieta Mediterranea, l’intento è di provare a tracciare le linee guida di uno stile di vita sostenibile. Che guarda al futuro della piccola comunità del Cilento ma che mira ad essere esportato nel mondo.

Dieta mediterranea
Produzione di miele a Pollica (foto di Valentina Lopez)

Dalla teoria alla pratica: Pollica laboratorio sperimentale di innovazione

Al lavoro “teorico” svolto dal Paideia Campus, si aggiunge quello sul campo svolto da diversi soggetti. Sono piccoli agricoltori e produttori locali che a Pollica lavorano per preservare la biodiversità e le ricchezze agricole della zona e dell’intero bacino del Mediterraneo. E si impegnano a salvaguardare gli ecosistemi locali, le risorse naturali e i paesaggi.

Tra questi c’è un apicultore, un produttore di olio, un caseificio, una piccola azienda a conduzione familiare che si occupa della lavorazione e vendita di prodotti ittici e pesce locale. Il loro contributo e impegno, unito agli studi condotti al campus e in collaborazione con il Future Food Institute di Bologna, fanno di Pollica un laboratorio sperimentale di innovazione per l’agricoltura, l’alimentazione e l’ambiente.

Pollica, protagonista della “VI settimana della cucina italiana nel mondo”

Ad accendere i riflettori su Pollica, sulla Dieta mediterranea riconosciuta a livello internazionale come il più salutare e sostenibile stile di vita del Pianeta per l’uomo e per l’ambiente, e sull’attività del Paideia Campus, è l’avvio della VI settimana della cucina italiana nel mondo. L’iniziativa, organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è in programma dal 16 novembre al 3 dicembre.

Coinvolgerà otto Ambasciate e Consolati d’Italia all’estero e vedrà protagonisti il Future Food Institute di Bologna, insieme con diversi Istituti di Cultura e organizzazioni private del panorama straniero e nazionale. Nel corso dei vari appuntamenti della settimana si discuterà intorno ai temi del cibo, della tradizionemediterranea e dell’innovazione, come leva sia di competitività che di sostenibilità.

Per l’occasione, il comune salernitano di Pollica avrà un ruolo centrale nella giornata di apertura dei lavori, il 16 novembre, giorno in cui si celebra l’undicesimo anniversario del riconoscimento della Dieta Mediterranea come patrimonio immateriale dell’Unesco.

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I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile

Per celebrare l’evento e per valorizzare il sapere e della tradizione della Dieta Mediterranea, il Centro Studi Dieta Mediterranea “Angelo Vassallo” del Comune di Pollica e Future Food Institute organizza una giornata inaugurale. Tema dell’incontro saranno le tre aree definite nel quadro dei 17 SDGs (Sustainable Development Goals, ovvero gli obiettivi di sviluppo sostenibili) dell’ONU.

All’evento di apertura seguiranno altri due giorni di attività (fino al 18 novembre), che sfociano nella VI Settimana della cucina italiana nel mondo.

Gli appuntamenti di Pollica saranno aperti al pubblico e trasmessi online sui canali social dedicati (Facebook – TwitterLinkedIn). Si svolgeranno alla presenza di esperti, professori e ricercatori.

Focus del simposio sarà la Dieta Mediterranea, che si afferma come elemento culturale e identitario che mette al centro la relazione millenaria tra uomo e ambiente, tra cultura e natura. E rappresenta un esempio concreto di ecologia integrale, che può diventare una solida base di partenza per una rigenerazione ecologica che dal Mediterraneo si estenda ad altre zone d’Italia e del mondo. Fino a diventare un modello in grado di affrontare concretamente i prossimi anni, di rispondere alle sfide poste dagli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 e della nuova strategia europea Farm to Fork, che punta a realizzare entro i prosimi 10 anni un modello alimentare più equo e sostenibile.

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