No.Lo, Na.Pa, SouPra. A Milano bastano pochi acronimi per ritrovarsi a passeggiare in zone lontane dal centro e sentirsi nel cuore di una nuova città, respirare idee in spazi culturali o cenare tra gli orti.
Milano, si riparte
Nord Loreto, Naviglio Pavese, South Prada: le sigle sciolte fanno tutt’altro effetto, ma nessuno a Manhattan srotola SoHo in South of Houston Street. Sono passati sei anni dall’inaugurazione della Fondazione Prada in largo Isarco, cittadella dell’arte da 19 mila metri quadri che ha dato vita diversa a una distilleria di gin dell’inizio del XX secolo, eppure in quella parte sud di Milano tutto è cambiato (anche i prezzi delle case). Quello che sembrava lontano ora è a due passi e quella che si chiamava periferia è diventata un nuovo centro. Così come le nuove zone raccontate dal nostro Paolo Galliani nel servizio a pag. 70.
In questo numero di Dove abbiamo acceso un faro su Milano dando voce alle nuove energie che stanno trasformando la città: un’ondata di creatività e proposte che la pandemia ha solo congelato e che ora sta esondando con più forza di prima. Certo, gli eventi aiutano a sentire i nuovi battiti. E a ritrovare, quasi con affetto, il caos nelle strade. A settembre durante il Salone del Mobile si sono contati 60 mila visitatori da 113 Paesi a Rho-Fiera e il Fuorisalone ha attirato oltre 50 mila persone all’Università Statale, 30 mila all’Orto Botanico e una media di mille presenze al giorno negli showroom sparsi per Brera. La media di occupazione negli alberghi è stata al 45 per cento, con un incremento degli affari nei bar e nei ristoranti. Poi, tra mostre e concerti, ci sono state la settimana della moda, quella dedicata al cinema e tra poco, dal 17 al 21 novembre, la tanto attesa Bookcity, manifestazione gratuita (con eventi anche in streaming) dedicata al libro e alla lettura, che quest’anno avrà come tema il “dopo”: “dopo la pandemia, dopo i lockdown, dopo l’arrivo delle grandi risorse della Comunità Europea… cosa succederà?”
GUARDA ANCHE: Milano, cosa vedere e cosa fare: la guida
Guardare al futuro
Noi di Dove il “dopo” è quasi un’ossessione e cerchiamo risposte raccontando un “qui e ora” che deve sempre avere il sapore del futuro. Se girerete tra le zone che vi raccontiamo di Milano, scoprirete anche angoli brutti, palazzoni grigi o vie buie, ma quello che conta è guardare la bellezza negli occhi di un artista che ha aperto il suo laboratorio in un capannone o cenare (bene) in una ex cascina oggi gestita da una cooperativa di ragazzi. E aiutare a disegnare il domani.
Dare attenzione e opportunità a chi lavora nel turismo significa contribuire alla costruzione delle nuove mappe italiane animate da sane forze centrifughe. Certo, nella capitale della comunicazione, l’acronimo trendy-chic sembra obbligatorio, ma se non ci fosse sostanza, non avremmo nulla da scrivere. E invece.
La nuova Guida “Napoli e Costiera” in edicola con DOVE di novembre
Una città che affascina e non smette mai di stupire: ecco Napoli, con il suo centro storico, i quartieri in collina, il mare… Ve la raccontiamo nella Guida “Napoli e Costiera” con un’ampia sezione dedicata proprio alla Costiera amalfitana e ai suoi borghi-gioiello. Non perdetela in edicola con il numero di novembre di DOVE.
E anche questa volta, su Loquis, la piattaforma di geo-podcasting che abbiamo scelto per dare voce a nostri racconti di viaggio, troverete una parte della guida Napoli e la Costiera Amalfitana in versione sonora con i podcast geolocalizzati da ascoltare, sul posto o a distanza, per imparare a conoscere l’anima dei luoghi come veri napoletani. Scaricate l’app di Loquis per Google Play o App Store e potrete ascoltarci già da oggi! Buon viaggio con DOVE!
Dove Viaggi ©RIPRODUZIONE RISERVATA
L'articolo Un “qui e ora” che sa di futuro: l’editoriale del nuovo DOVE di novembre, in edicola sembra essere il primo su Dove Viaggi.
from Dove Viaggi https://ift.tt/30QV1Le
via IFTTT
Commenti
Posta un commento