Ci sono luoghi del mondo che ogni anno attendono, con una puntualità sorprendente, l’arrivo degli uccelli migratori. Solo loro sanno scegliere sapientemente il momento e il luogo più adatto per svernare o fare tappa nel lungo viaggio verso il caldo. Uno di questi luoghi magici è la provincia di Jiangsu, sulla costa est della Cina. Affacciato sul mar Giallo e costellato di laghi, bacini e fiumi, collegati tra loro dal Gran Canale (il fiume artificiale più lungo del mondo che attraversa l’intera provincia fino al Fiume Azzurro), Jiangsu è una sorta di paradiso terrestre che accoglie ogni anno centinaia di specie di uccelli migratori nelle sue zone umide protette, regalando spettacoli indimenticabili di pacifica convivenza e di amicizia tra gli animali stanziali e i nuovi arrivati.
Rare cicogne bianche, piccoli gabbiani relitto (Ichthyaetus relictus) dell’Asia centrale, i minuscoli Reed parrotbill, delicatissimi (perché in via di estinzione) che volano tra i canneti, sono solo alcune delle decine di specie volatili che popolano da nord a sud questo territorio, un’area in cui l’urbanizzazione si è diffusa senza mai danneggiare la biodiversità, e in cui uomo e natura convivono armoniosamente.
Birdwatching tra “fossili viventi”
Basti pensare al lago Luoma, nel territorio di Sugian, nel nord della provincia, sul quale all’inizio del 2021 si sono fermate, in cerca di cibo, molte specie di volatili che rientrano nella categoria dei “fossili viventi”, coniata dal grande esploratore Charles Darwin. Si tratta, cioè, di specie che conservano caratteristiche considerate primitive e che erano state ritenute estinte.
Tra questi, spicca su tutti la cicogna bianca orientale, specie in pericolo d’estinzione di cui attualmente esistono solo 3000 esemplari in tutto il mondo, che arriva nella Cina orientale dopo la riproduzione e qui sverna fino a marzo. A favorire il suo arrivo, anni di sforzi in favore della protezione dell’ambiente, sia nella pesca sia nello scavo dei fondali, che hanno reso il lago Luoma una delle più importanti aree umide protette della provincia: sulle sue sponde, infatti, non approda solo questo meraviglioso volatile dalle lunghe zampe e dalla livrea bianca e nera, ma tanti altri stormi di uccelli che fanno tappa qui in cerca di cibo e riposo. Centinaia e centinaia di ali spiegate su un tappeto d’acqua azzurra, un vero e proprio incanto per gli appassionati di birdwatching.
Non lontano dal lago Luoma, si trova il Suqian Hongze Lake Wetland Park, la più grande riserva naturale delle zone umide di acqua dolce nello Jiangsu, che non solo dà riparo a circa 194 specie di volatili che ogni estate qui si moltiplicano e trovano casa, ma offre un territorio propizio alla nidificazione a ben 68 tipi di pesci. Invece, nel bacino del Lago Shaobo, vicino a Yangzhou, è stato spesso avvistato negli ultimi anni il gabbiano relitto, conosciuto anche come “il panda degli uccelli”: qui in inverno il livello dell’acqua è relativamente basso e il gabbiano può facilmente essere osservato con un binocolo.
Uccelli e pesci di diverse specie prolificano anche nella riserva naturale di area umida del lago Taihu di Shuzhou, il terzo lago della Cina per grandezza. Trovando il loro habitat ideale, centinaia di stormi di uccelli migratori approdano proprio qui per svernare su ben 30 mila metri quadri di isole ecologiche galleggianti, offrendo uno spettacolo unico al mondo.
Lo sviluppo sostenibile nello Jiangsu
La crescita delle città, soprattutto nel sud, ha reso la provincia dello Jiangsu una delle zone più ricche della Repubblica Popolare Cinese. Una ricchezza e uno sviluppo che hanno saputo ben armonizzarsi con la natura, grazie a un approccio rispettoso del paesaggio circostante che non è stato aggredito dall’urbanizzazione. Ne è un esempio la metropoli di Wuxi, una delle città cinesi più antiche e “verdi” – grazie ai numerosi giardini, parchi e sorgenti – ma anche una delle più ricche e industrializzate: con lo sviluppo e la crescita di Wuxi il Gran Canale Imperiale è stato di fatto inglobato all’interno dei confini cittadini, eppure la vita frenetica della metropoli non ha impedito alle sue acque di diventare la casa degli aironi cenerini. Non è raro vederli sostare tranquilli sugli argini come pescatori, cercando di catturare con il loro lungo becco rane, girini e piccoli pesci, incuranti di pioggia e vento. E anche dei turisti che possono ammirarli all’opera, in un territorio che ha scelto uno sviluppo sostenibile, ricco di fascino e cultura, e che aspetta solo di essere scoperto.
Info: Jiangsu Culture and Tourism Board
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