Vacanze active in Alto Adige: nel “distretto delle mele” ogni stagione ha il suo sport

Dalle Dolomiti Patrimonio Unesco ai laghi color smeraldo, l’Alto Adige – Südtirol offre una palestra open air perfetta per praticare, in tutte le stagioni, ogni genere di sport all’aria aperta, totalmente immersi nella natura e baciati dal sole, che qui splende per 300 giorni l’anno.

Lo sa bene Dorothea Wierer, due volte campionessa del mondo, doppio bronzo olimpico nel biathlon (tiro e sci di fondo) e tre volte campionessa mondiale a livello individuale, che fra queste montagne è nata e si allena. Non a caso, la sua terra offre oltre 17 mila km di sentieri ben segnalati e gli sportivi hanno solo l’imbarazzo della scelta per programmare in ogni periodo dell’anno una vacanza active, con il vantaggio ulteriore di concludere ogni performance con una mela tipica del posto, magari appena colta, perfetta per reintegrare i sali minerali e recuperare le energie.

L’Alto Adige – Südtirol vanta, infatti, il primato europeo per coltivazione melicola. Qui, il clima freddo di notte e caldo di giorno, rigido d’inverno e mite d’estate, crea infinite varietà, profumate e croccanti, come quelle selezionate da Marlene®, Royal Gala, Golden Delicious, Granny Smith, Red Delicious e Fuji, tutte alla base di qualsiasi buon allenamento che si rispetti da queste parti.

Ed è proprio la campionessa altoatesina che, seguendo il ritmo delle stagioni, suggerisce i migliori itinerari sportivi da vivere nel suo scenario preferito: la cornice incomparabile del “distretto delle mele”.

Autunno, tempo di hiking al Passo Oclini, immersi nel foliage

In autunno nei meleti della valle inizia la raccolta dei frutti che hanno raggiunto il giusto grado di maturazione e sono pronti per essere consumati. E mentre i boschi si tingono dei colori del foliage e rendono ancor più scenografico il panorama, il clima è ancora mite, regalando giornate limpide e tiepide, perfette per camminare.

Una delle più belle escursioni di questa stagione è l’hiking ad anello che dal Passo Oclini, a 1989 m, sale al Corno Bianco, 2316 m, a cavallo fra la Val d’Ega e la Val di Fiemme. Un’ora di sentieri che si fanno strada fra arbusti di pino mugo e rocce seguendo la segnaletica Weisshorn e Neuer Steig. Uno dei gioielli che si possono ammirare in quest’area è il Canyon Bletterbach, una gola di 900 metri scavata del torrente Bletterbach. La si può raggiungere al ritorno con una piccola deviazione e con immensa soddisfazione.

Inverno, nella neve sulle piste di fondo della Valle di Anterselva

Con l’arrivo dell’inverno le montagne s’imbiancano e le distese di meleti sudtirolesi entrano in una fase di riposo. Chi, come Dorothea Wierer, ama lo sci di fondo, predilige la Valle di Anterselva, vero e proprio paradiso per la disciplina degli sci stretti.

Il paesaggio è quello incantevole del Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina e le piste sono quelle che si snodano per 60 km lungo tutta la valle: da Rasun di Sotto al Lago di Anterselva. Qui, verso il Centro Biathlon dove Dorothea si allena, ci si può cimentare addirittura sul famoso tracciato della Coppa del Mondo. Ma la valle di Anterselva è una palestra anche per chi vuole iniziare e far pratica con gli sci di fondo tra Campi Rasun di Sotto, Pista circuito biotopo, Pista dell’orso, Pista circuito lago e altre quattro piste ad anello.

Primavera, di corsa nella natura verso il Latemar

In primavera le valli sudtirolesi del distretto delle mele si trasformano in una distesa a tinte rosa e bianche. Sono i meleti in fiore che ogni produttore protegge con cura contro i pericoli delle gelate tardive. Il ritorno delle giornate tiepide e il bosco che rinasce sono ingredienti ideali per il  trail running, la corsa nella natura.

Tra gli innumerevoli sentieri in cui correre immersi in uno scenario da fiaba c’è quello del Passo Lavazè che gira ad anello su ampi e ben segnalati sentieri forestali ed escursionistici. Passo dopo passo si percorrono piccole gole bordate da boschi, prati alpini e malghe, fino a salire in quota dove si apre lo spettacolo dolomitico del Latemar, uno dei gruppi montuosi delle Dolomiti in Alto Adige che spicca sovrastando la Val d’Ega.

Estate, in sella a una mountain bike, lungo l’antica Via Claudia Augusta

Quando arriva l’estate che, con le sue lunghe giornate di sole e una forte escursione termica notturna, dona fragranza e croccantezza a ogni mela, è tempo di salire in sella a una mountain bike e percorrere una delle vie ciclabili più belle: il tratto altoatesino della Via Claudia Augusta, l’antica via commerciale dei Romani che collegava Venezia alla Baveria, che qui inizia al Passo Resia e prosegue per la Val Venosta, Merano, Bolzano e la Valle dell’Adige fino a Salorno, nel cuore del distretto delle mele.

Dorothea Wierer, che si sta preparando per Pechino 2022 ed è figlia delle Alpi come Marlene®, raccomanda, per qualsiasi stagione e itinerario, di avere sempre prudenza: “Non bisogna mai improvvisare. Ciascuno deve conoscere bene il percorso che vuole intraprendere, la distanza da percorrere e soprattutto il dislivello che bisogna affrontare per capire se è adatto alle proprie capacità. Cosa mettere nello zaino? Un kit di pronto soccorso, la protezione solare per il viso, una maglietta asciutta per cambiarsi, una giacca impermeabile in caso di pioggia, una felpa leggera, il power bank per il cellulare, acqua a sufficienza, un panino se il percorso è lungo e… una mela Marlene®“.

Info: scopri l’Alto Adige con Marlene.it

 

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