Ingresso nel Regno Unito: dal passaporto al visto, cosa cambia dal 1° ottobre 2021

A partire dal prossimo 1° ottobre, tutti i cittadini dei Paesi membri dell’Unione Europea (della Svizzera e dello Spazio economico europeo, EEA) in arrivo nel Regno Unito dovranno essere muniti di passaporto in corso di validità per tutta la durata del soggiorno: le carte d’identità europee, anche quelle italiane, non verranno più accettate come avvenuto finora. Dunque: se dovete andare a Londra, Edimburgo, Liverpool o qualsiasi altra città, preparate il passaporto e controllate soprattutto la validità. Secondo il governo britannico, infatti, la carta d’identità è un documento “poco sicuro”.

Serve sempre il passaporto per entrare nel Regno Unito? Le eccezioni

Già da qualche settimana, diverse compagnie aeree hanno iniziato a inviare ai propri passeggeri diretti nel Regno Unito (che comprende anche le regioni autonome del Galles, dell’Irlanda del Nord e della Scozia) un memorandum per ricordare la necessità di dotarsi del passaporto per non avere problemi al confine. Esistono tuttavia alcune eccezioni: le persone provenienti dall’UE/EEA o dalla Svizzera potranno entrare nel Regno Unito mostrando una carta d’identità valida all’arrivo, fino al 31 dicembre 2025, se sono in possesso di un permesso familiare “EU Settlement Scheme; se hanno ottenuto un permesso ricongiungimento famigliare per il regime di residenza dell’UE; essere in possesso di un permesso di lavoro frontaliero; essere un visitatore S2 Healthcare o un fornitore di servizi svizzero. Per informazioni a aggiornamenti, consigliamo di consultare il sito dell’Ente turismo e in particolare la pagina su come viaggiare nel Regno Unito dopo Brexit.

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Viaggi nel Regno Unito: visto e ETA

Dopo l’uscita del Regno Unito dall’UE, molti italiani si sono chiesti se ora abbiano bisogno di un visto per il Regno Unito. Grazie agli accordi europei pre-Brexit si è stabilito che gli italiani – così come in generale i cittadini UE, EEA e svizzeri – possono viaggiare in UK per vacanze o viaggi brevi senza visto e il loro status non dovrebbe cambiare nei prossimi mesi. Attualmente, quindi, un cittadino italiano può rimanere nel Regno Unito come turista fino a 6 mesi senza visto. Come turista, è vietato: svolgere un lavoro retribuito o non retribuito per un’azienda del Regno Unito o come lavoratore autonomo; richiedere fondi pubblici (benefici); vivere nel Regno Unito per lunghi periodi di tempo attraverso visite frequenti o successive; sposarsi o registrare un’unione civile, o notificare il matrimonio o l’unione civile.

Ricordiamo, invece, che il visto è necessario se ci si reca nel Regno Unito per lavoro. Prima di partire, per è bene verificare di rientrare tra coloro che non hanno bisogno del documento, collegandosi al sito ufficiale gov.uk/check-uk-visa, selezionando nazionalità e motivi del viaggio.

Sebbene al momento non sia richiesto un visto turistico, come parte dalla transizione graduale che durerà fino alla fine del 2024, il governo ha introdotto un programma di autorizzazione elettronica di viaggio (ETA) per garantire che tutti coloro che entrano nel Regno Unito abbiano i requisiti per farlo, prima di mettersi in viaggio. Questo vale anche per i viaggiatori e passeggeri in transito nel Regno Unito che attualmente non hanno bisogno di visto per i soggiorni brevi. L’introduzione del sistema ETA dovrebbe diventare completamente operativo entro il 2025. Per rimanere aggiornati, il sito di riferimento è etauk.uk/requirements/italian-citizens.

Viaggiare nel Regno Unito in tempo di Covid-19: “Green Pass” e tampone

Nel frattempo, il governo di Boris Johnson ha tolto l’obbligo di “passaporto vaccinale” per entrare nei luoghi chiusi come i locali notturni e i grandi eventi. Potrebbe però essere reintrodotto in autunno o in inverno se la situazione del Covid dovesse peggiorare. Johnson deciderà inoltre se togliere l’obbligo di fare un tampone il secondo giorno del rientro dall’Europa per chi ha già ricevuto due dosi di vaccino.

Maggiori informazioni in tema di Covid-19 per chi ha in programma un viaggio nel Regno Unito si possono trovare sul sito Viaggiare Sicuri.

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