Autunno in Slovenia: da Lubiana all’isola di Bled, tra castelli, borghi e musei

Centinaia di palazzi e castelli, più di cinquanta tra musei e gallerie, oltre trenta istituzioni nel settore della musica e del teatro. Chi cerca una vacanza all’insegna della cultura, della storia e dell’arte, in Slovenia non resterà deluso. Dai monumenti più iconici ai luoghi nascosti, non mancano, in tutto il Paese, gli spunti per un viaggio nel sapere e nella conoscenza.

Tra le nazioni più green del mondo – premiata con il World Legacy Award assegnato dal National Geographic alle destinazioni più sostenibili – la Slovenia è, al contempo, ricca di interessanti città d’arte e pittoreschi centri storici. L’80 per cento dell’offerta culturale del territorio, infatti, è proprio concentrata nelle aree urbane, così come il 70 per cento dei suoi monumenti. Per questo il turismo culturale in Slovenia è una buona idea in qualsiasi stagione. Si può partire, anche se non rientra ufficialmente nel circuito delle “città storiche”, da Lubiana, la capitale.

Uno scorcio di Lubiana, la capitale della Slovenia (foto: Jacob Riglin)

Lubiana e non solo, tra musei ed esperienze originali

Capitale verde d’Europa 2016 e capitale culturale della Slovenia, Lubiana ha un centro storico interamente destinato ai pedoni e ai ciclisti. È a piedi o in bici, infatti, che si ammirano al meglio le attrazioni più iconiche della città come il famoso ponte Tromostovje, il castello medievale, le architetture barocche e Liberty, il municipio e le opere del celebre architetto sloveno Jože Plečnik. Ed è sempre qui che si trova il Museo Nazionale di Slovenia, custode di un flauto risalente a ben 60 mila anni fa appartenuto a un uomo di Neanderthal e considerato lo strumento musicale più antico del mondo. Una vera sorpresa, insieme a una ruota di legno del terzo millennio a.C., alla situla di Vače, il vaso simbolo della più antica civiltà slovena a cavallo tra il VI e il V secolo a.C., e a un nastrino d’oro del XII o XIII secolo a.C. ritrovato nel lago di Bled.

Ma questi non sono gli unici oggetti preziosi da ammirare durante una vacanza in Slovenia. All’interno del Museo provinciale di Celje si trova, ad esempio, un ago per cucire fatto in osso risalente a 30 mila anni fa che, essendo riccamente decorato, è utile per comprendere le inclinazioni artistiche dell’uomo durante l’era glaciale. E se la preistoria non fosse una passione, le alternative non mancano. A Lent di Maribor, ad esempio, si può ammirare una vite con più di 450 anni, entrata addirittura nel Guinness dei Primati. Tra le pareti rocciose della gola di Pasice, invece, si può visitare l’Ospedale Partigiano Franja, utilizzato nella Seconda Guerra mondiale per curare i soldati, sia alleati che nemici. Persino chi è appassionato di Spazio non resterà deluso: a Vitanje si trova il Centro Culturale di Tecnologie Spaziali Europee (KSVET), struttura avveniristica dotata di un’area espositiva e di ricerca.

Slovenia: la vacanza è nel castello

Chi sceglie di trascorrere qualche giorno in Slovenia, però, non può non notare l’incredibile quantità di castelli, palazzi e sistemi di fortificazione disseminati lungo tutto il territorio. Risalgono a diversi periodi storici – dal Medioevo al Rinascimento fino al Barocco – e sono conservati più o meno bene (di alcuni ci sono solo i resti). I più famosi? Il Castello di Predjama, aggrappato a una roccia, a pochi chilometri dalle Grotte di Postumia, il Castello di Ptuji e il Castello di Bled, con vista incantevole sull’omonimo lago. Dimore meravigliose in cui è possibile, in alcuni casi, anche cenare o dormire (come accade al Castello di Otočec, trasformato in hotel), immersi in un’atmosfera da favola.

In molte città della Slovenia, in realtà, l’architettura vale già il viaggio. Nei secoli, infatti, le influenze sono state innumerevoli – dall’Impero Romano ai giorni nostri, i centri storici (e non solo) sono stati trasformati dalle varie correnti architettoniche – e il mix che ne è scaturito è di particolare interesse. Lungo qualsiasi itinerario, manieri medievali affiancano case contadine, mentre chiese paleocristiane sorgono accanto a edifici sacri più recenti, costellando ogni villaggio e collina di piccole chiese e monasteri.

Lo scenografico castello di Otočec visto dall’alto (foto: Riccardo Lavezzo e Fiorenzo Calosso)

Ma sono le esperienze a rendere ancora più speciale una vacanza in Slovenia. Qualche suggerimento? Suonare la campana dell’isola di Bled o assaggiare il distillato alla pera dei certosini di Pleterje.

Naturalmente, un tour culturale che si rispetti, in Slovenia, passa anche dalle città di Idrija, Škofja Loka e Ptuj, incluse nella lista dei patrimoni culturali dell’Unesco, ma anche da Lipiza, casa del cavallo lipizzano; Pirano, soprannominato “la piccola Venezia”, e da Novo mesto, circondata da colline e vigneti. Piccoli grandi gioielli urbani per cui vale la pena di fare le valigie, regalandosi una vacanza piena di sorprese a un passo dall’Italia.

Per info: slovenia.info

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