Natura all’ennesima potenza. È il karma dell’Australia, l’unica isola-continente del nostro pianeta, beneficata come nessun altro territorio da una varietà straordinaria di paesaggi, una flora rigogliosa e una fauna ittica e terrestre che sono un inno alla biodiversità. Tra spiagge paradisiache, deserti rossi a perdita d’occhio e la più grande e spettacolare barriera corallina del globo terracqueo, in nessuna altra parte del mondo si possono incontrare canguri in libertà, koala appisolati sulle piante di eucalipto e cuccioli di vombato che vagano nella foresta, nello stesso territorio.
Questa grande ricchezza naturale, certificata da 20 siti naturali patrimonio mondiale Unesco, è un bene prezioso che va continuamente difeso e protetto dall’incuria dell’uomo e dai rischi ambientali, come gli incendi boschivi. Pericolosi e distruttivi quelli che all’inizio del 2020 hanno duramente colpito le colline a vigneti di Adelaide, la zona rurale di Gippsland, nello stato meridionale di Victoria, e alcune aree del Parco Nazionale delle Blue Mountains (New South Wales). Ma la natura e la coscienza ambientalista delle comunità locali stanno rapidamente sanando questa ferita.
Australia: una rinascita che passa anche dal turismo responsabile
Ambiziosi programmi di rigenerazione della flora e della fauna stanno restituendo a quest’angolo del Paese il suo aspetto originario: gli alberi hanno ripreso a germogliare e anche gli animali, curati a dovere, stanno riconquistando il proprio habitat e le fonti del proprio sostentamento. Gli Australiani, un popolo reso più coeso dalla mateship, il sentimento di comunità, sono in prima linea in questa difesa del loro (e nostro) patrimonio naturale e fanno spesso fronte comune con i visitatori stranieri più accorti, quelli che considerano il viaggio come uno strumento di conoscenza da vivere in un clima di rispetto e di solidarietà.
Molti i progetti misti già realizzati o in corso di realizzazione. Ne è un esempio l’exploit di Kangaroo Island, paradiso degli ecologisti brulicante di canguri e koala, wallabies e leoni marini, riaperto proprio grazie a un lungimirante programma di ripristino che ha permesso alla natura di tornare a fiorire. Per questo intelligente modello di condivisione, la magnifica terra Down Under, come i paesi anglosassoni chiamano ancora l’Australia, è stata premiata con il Lonely Planet Best in Travel Award 2021 nella categoria “community restoration”. Da qui il nascere di un’offerta turistica alternativa che coniuga spirito comunitario e impegno concreto verso la natura. I viaggiatori che vi aderiscono hanno l’occasione unica di sperimentare un rapporto più stretto con la gente del luogo e partecipare a progetti di rimboschimento o a vacanze-lavoro nelle stazioni di salvataggio delle specie animali a rischio.
All’insegna del turismo sostenibile e responsabile sono attive molteplici iniziative: a Kangaroo Island si può collaborare al ripopolamento dei dunnart, piccoli marsupiali in via di estinzione, e dei pappagalli cacauta testa marrone, imparando anche molte utili nozioni sulla prevenzione degli incendi (info: exceptionalkangarooisland.com). Nello stato di Victoria, i visitatori possono piantare in autonomia le piante di eucalipto, indispensabili all’ecosistema dei marsupiali, e durante l’“East Gippsland Wildlife Journey” partecipano alla raccolta in spiaggia delle vecchie reti da pesca abbandonate (info: echidnawalkabout.com.au). E nel sito Unesco Greater Blue Mountains, dove gli incendi dello scorso anno, purtroppo, hanno distrutto buona parte della riserva naturale del resort Emirates One & Only Wolgan Valley, gli ospiti supportano gli ambientalisti nell’opera di riforestazione e nella protezione dei vombati.
Info: Ispirazioni di viaggio in Australia – Tourism Australia
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