Da temibili giganti e subdoli troll a spaventosi draghi ed elfi magici, le creature mitologiche hanno popolato le leggende di ogni luogo diventando protagonisti di indimenticabili avventure. Culture di tutto il mondo hanno tramandato queste storie di generazioni in generazione, raccontandole in serate magiche come quella di Halloween. Giusto in tempo per la notte più spaventosa dell’anno, SavingSpot ha utilizzato i dati di ricerca di Google per identificare le creature leggendarie più popolari in tutto il mondo.
Hanno quindi collaborato con l’illustratrice Laimute Varkalaite per rendere omaggio alla bestia mitica più famosa di ogni paese. Il risultato? Una serie di illustrazioni e mappe sbalorditive per raccontari le creature misteriose di tutta la terra.
Numerosi sono i Paesi che condividono la stessa creatura mitica. In questi casi, SavingSpot ha aggiunto ulteriori dettagli per distinguerli. Ad esempio, sia l’Inghilterra che la Cina hanno il drago come la creatura più popolare, ma un drago inglese ha le ali e ha un aspetto più simile a una lucertola, mentre un drago cinese sembra più un serpente e non vola.
La creatura mitica più famosa negli Stati Uniti è il Sasquatch, un umanoide peloso che vive nella foresta. Il più famoso del Nord America è la Madre de Aguas di Cuba, un serpente con le corna a prova di proiettile lungo come una palma. In Sud America è La Tunda, una strega con il potere di cambiare forma nell’oggetto del tuo desiderio (prima di succhiarti il sangue). I draghi invece sono i più ricercati in un paese europeo: l’Inghilterra. Il drago turco è il più ricercato nella regione del Medio Oriente e dell’Asia centrale, con il grifone egiziano (un leone con la testa e le ali di un’aquila) al secondo posto. Il drago cinese è il più ricercato nel Resto dell’Asia e dell’Oceania, seguito dall’astuto Orang Pendek in Indonesia). Il criptide più famoso in Africa è il serpente volante namibiano. E in Italia?
Anche da noi il mostro più famoso è il drago. La leggenda inglese di “San Giorgio e il Drago” ha una versione italiana ambientata vicino a Milano, descritta nel manoscritto Liber Notitiae Sanctorum Mediolanii, che si trova nella Biblioteca capitolare di Milano. Si racconta che San Giorgio visse in Brianza e non in Inghilterra. Il popolo era solito offrire da mangiare al mostro i giovani dei villaggi, che venivano estratti a sorte. Tra le vittime designate c’era anche la principessa Cleodolinda, che fu legata ad una pianta di sambuco, pronta al sacrificio. San Giorgio riuscì a far addormentare il Dragone dandogli da mangiare dei petali di fiori di sambuco e lo decapitò. La testa del mostro rotolò in discesa fino al Lago di Pusiano e la leggenda vuole che ancora oggi le acque del lago custodiscano la testa mozzata del drago famelico. La tradizione vuole che ancora oggi, il 24 aprile, giorno di San Giorgio, in Brianza si preparino i “Pan meitt de San Giorg”, dolci di farina gialla e bianca, latte, burro e fiori essiccati di sambuco.
Secondo un’altra leggenda, in Valtellina si parlava della mandràgola, un drago che abitava le acque dei fiumi e che si intravedeva quando il sole colpiva la loro superficie, dando vita al mobile guizzo dei riflessi. La sua preda preferita erano i bambini che sostavano sulle rive dei torrenti: balzava fuori e li trascinava in acque. Di loro non si sapeva più nulla. Per questo i bambini, temendo una fine così orribile, si guardavano bene dall’avvicinarsi alle rive pericolose, ed i genitori erano molto più tranquilli.
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via Le creature mitologiche più famose (e mostruose) d’Europa
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