Un vino non è solo vitigno, metodi di vinificazione, cantine, botti, barrique. Un vino è, essenzialmente, territorio, con la sua storia e le sue caratteristiche. Per conoscere davvero un vino, occorre allora conoscere il territorio che lo esprime. Bisogna esplorarlo, attraversarlo, osservarlo nei suoi rilievi, nelle sue valli, tra boschi, borghi, colline, corsi d’acqua.
Nasce da questa idea il progetto “Chianti Classico a colpo d’occhio“, presentato a Milano dal presidente del consorzio del Gallo Nero Giovanni Manetti e realizzato in collaborazione con Alessandro Masnaghetti. Storico collaboratore di Luigi Veronelli, degustatore e critico, Masnaghetti è oggi considerato la figura di riferimento in tema di cartografia e analisi dei territori vitivinicoli.
Si tratta di “un’innovativa modalità di esplorazione del territorio del Chianti Classico Gallo Nero e dei suoi vini“. Ma è al tempo stesso l’occasione per compiere un viaggio nel cuore della Toscana. Un tour tra profumi e colori che cambiano. Non solo da una stagione all’altra, ma anche seguendo il profilo orografico di una delle aree vinicole più conosciute al mondo.
Chianti Classico: una collaborazione decennale
“È solo l’inizio di un progetto più ampio che il Consorzio Vino Chianti Classico sta sviluppando in collaborazione con Alessandro Masnaghetti,” ha detto Manetti, “un lavoro che valorizzerà ulteriormente la nostra denominazione, mettendo in evidenza proprio quelle caratteristiche che rendono unico, nel Chianti Classico, il binomio vino-territorio.”
L’iniziativa che ha portato alla mappatura del territorio del Chianti Classico, avviata più di 10 anni fa, compie infatti un passo in avanti: un database di immagini a 360° permettarà di scoprire in dettaglio il territorio della celebre denominazione e di esplorarlo navigando tra i panorami e i vigneti in modo interattivo.
Si tratta di immagini che sono in grado non solo di valorizzare la bellezza di un paesaggio famoso e apprezzato in tutto il mondo, ma anche di raccontare le peculiarità di valli, colline, interi comuni.
Immergersi nel territorio del Chianti Classico
È chiaro che per avere una conoscenza diretta, profonda del territorio, per sentirne i profumi, è imprescindibile attraversarlo di persona. A volte, tuttavia, visitarlo dal vivo non è sufficiente: diventa utile integrare la conoscenza diretta con una esplorazione d’insieme, dall’alto, a colpo d’occhio, appunto. Un viaggio a volo d’uccello che – sia pure in modo virtuale – consente di scoprire i confini del territorio, le esposizioni, le aree di transizione del clima, la maggiore o minore vicinanza al mare o ai monti. E di comprendere il modo in cui la geografia influisce sulle viti, in cui l’orografia, e cioè la complessa relazione tra monti, mari, pianure, caratteristiche del terreno, venti, brezze, ore di soleggiamento contribuiscono al risultato finale.
Chianti Classico: il territorio tra Firenze e Siena
Il territorio del Chianti Classico, che ha come “capitali” le città di Firenze e Siena, è spesso confuso più in generale con quello del Chianti tout court, ma si tratta di due DOCG differenti tra loro, con un disciplinare, zone di produzione e consorzi di tutela diversi e distinti. I comuni che fanno parte del Chianti Classico sono Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti e, in parte, quelli di Barberino Tavarnelle, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi e San Casciano in Val di Pesa.
Così il territorio “racconta” il vino
Il progetto “Chianti Classico A colpo d’occhio” è in via di implementazione. In occasione della presentazione è stata offerta la degustazione orizzontale di bottiglie di diversi produttori ma della stessa annata, per scoprire come le diverse caratteristiche del terreno, le quote e le esposizioni, accompagnate sempre al contributo decisivo della mano dell’uomo e delle scelte dei produttori, incidano sulle qualità organolettiche del vino.
“L’impronta digitale di un vino e di una denominazione coincidono con il profilo del suo paesaggio”, ha sottolineato Masnaghetti, “è ciò che abbiamo provato a dimostrare, affiancando dieci vini a dieci diversi panorami e spiegando, bicchiere alla mano, lo stretto legame che li unisce e ciò che invece rende ogni binomio unico e irripetibile”.
In un prossimo futuro, sul sito del consorzio, verranno resi disponibili testi e schede di approfondimento cartografico integrate con le immagini che offriranno agli appassionati lo strumento digitale per poter approfondire le conoscenze e le caratteristiche del mondo del Gallo Nero.
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