La costiera amalfitana tra destinazioni imperdibili, artigiani e prelibatezze locali

Le bellezze della Costiera amalfitana sono come un ricamo prezioso, delicatamente posato sulle scogliere a picco sul mare. Non tutte le meraviglie di questa terra, però, sono visibili a prima vista, alcune vanno ricercate in angoli nascosti che si svelano pian piano e in tutte le stagioni.

LE MERAVIGLIE DALL’ALTO

Hotel Caruso a Ravello, una meraviglia incastonata in Costiera
Hotel Caruso a Ravello, una meraviglia incastonata in Costiera
Hotel Caruso a Ravello, una meraviglia incastonata in Costiera
Hotel Caruso a Ravello, una meraviglia incastonata in Costiera
Hotel Caruso a Ravello, una meraviglia incastonata in Costiera
Hotel Caruso a Ravello, una meraviglia incastonata in Costiera
Hotel Caruso a Ravello, una meraviglia incastonata in Costiera
Hotel Caruso a Ravello, una meraviglia incastonata in Costiera
Hotel Caruso a Ravallo, una meraviglia incastonata in Costiera
Hotel Caruso a Ravallo, una meraviglia incastonata in Costiera
Hotel Caruso a Ravello, una meraviglia incastonata in Costiera

Altre, invece, svettano sfacciate (e altissime) e chiedono solo di essere contemplate a bocca aperta, come si capisce facilmente ammirando il panorama più alto di Ravello dalla terrazza dell’Hotel Caruso. La recente riapertura ha assunto anche un valore simbolico con l’inaugurazione del portone XVI che troneggia nella vecchia Piazza San Giovanni del Toro. È l’atto conclusivo di una meticolosa ristrutturazione ad opera del maestro artigiano Raffaele Amato su richiesta del direttore Alfonso Pacifico per valorizzare gli elementi architettonici originali risalenti all’XI secolo, periodo storico a cui risale la nascita del palazzo. La tradizione viene incastonata nella modernità anche a tavola, come dimostra il Ristorante Belvedere, sempre in questa oasi di benessere e ricercatezza: lo chef Mimmo Di Raffaele, infatti, propone di sedersi nel suo ‘giardino delle erbe’ e di pasteggiare su un’antica porta del XVIII secolo, oggi trasformata in tavolo.

SAPORI AMALFITANI

Palazzo Carrano a Vietri sul mare

Un tour enogastronomico nella zona è un rito: si può partire da Taurasi, con i vigneti pregiatissimi di uve Aglianico. Questo rosso pregiatissimo dal sapore pieno e armonico e dall’odore etereo affonda le radici in epoca preromana e deve il nome all’omonimo borgo irpino. La tappa a Paestum, con lo sfondo dei templi, regala una perla campana, la mozzarella di bufala della Masseria Lupata mentre solo a Corbara si può assaggiare il vero pomodorino corbarino, famoso per la forma a lampadina e il sapore agrodolce. Il più prelibato tonno rosso si trova invece a Cetara, dove il Ristorante Armatore propone sempre il pescato del giorno dalle proprie barche o, in alternativa, la famosa colatura di alici del paese, una salsa ambrata frutto di un procedimento rigoroso e lungo. Bisogna invece spingersi nell’entroterra per scovare le nocciole di Giffoni che, grazie al terreno di origine vulcanica, regalano un gusto inconfondibile. Chi volesse fare scorta di queste prelibatezze può completare l’opera servendole anche a casa propria sulle rinomate ceramiche di Vietri sul mare. Uno dei luoghi storici più rinomati per ammirare una delle meraviglie del posto, la cupola maiolicata del Duomo di San Giovanni Battista, resta l’antica dimora Palazzo Carrano, ex monastero del Settecento dalla cui terrazza si staglia una vera e propria visione e dove da alcuni anni si può anche soggiornare per risvegliarsi con una delle albe più sensazionali al mondo.
Ogni giorno in Costiera è un’esperienza nuova: sul versante sorrentino, ad esempio ci si può rilassare a bordo piscina nel resort Gocce di Capri a Massa Lubrense e gustare i cocktail esclusivi assieme a tanta buona musica vista mare.

ARTIGIANATO MADE IN CAMPANIA

Il look vintage partenopeo di Fattifatty

Per avvolgersi dei colori di questa zona sempre baciata dal sole che rifrange i raggi sull’acqua è possibile anche dare una sbirciatina alle opere di alcune artigiane locali, come l’architetto Barbara Annunziata, ideatrice di B8lab, un’esplosione di tinte forti, anzi fortissime, con forme eclettiche e tessuti sostenibili. Il laboratorio SiXim di Nola, fondato oltre dieci anni fa da una coppia di studenti (all’epoca) di design partenopei, Annalia De Falco e

Massimo Parisi, offre solo stampe homemade ed esperienze personalizzate per rompere la monotonia del quotidiano con uno sguardo di creatività campana. Chi preferisce lo stile vintage e le curve mediterranee, invece, può scoprire in FattiFatty un marchio dalla forte tradizione napoletana Anni Cinquanta per diventare una “limited edition”.

SOGNARE AD OCCHI APERTI

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La Costiera è stata inserita tra i patrimoni UNESCO a conferma della pura perfezione della bellezza paesaggistica e architettonica che la contraddistingue. Per conoscere meglio gli scenari più magici è appena nato un progetto visivo dal titolo “Vacanze amalfitane, firmato dal giovane regista dell’entroterra salernitano, Michele Pelosio, che personifica ogni città della zona con le fattezze di una splendida fanciulla dal fascino unico. Queste ragazze diventano quasi delle dee moderne, che scoprono l’amore, la seduzione e la passione viaggiando in Vespa sulle stradine a picco sul mare con un misterioso giovanotto del posto.

Qui ci si prende per la gola per un numero infinito di delizie, ma ad una simile cornice naturale è davvero impossibile resistere. Che scocchi anche la scintilla in uno di questi romanticissimi scorci? Il finale in bellezza è assicurato.



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