Due autentiche Jeep ibride, con look giovanile e design originale e “muscoloso”. Che al motore benzina da 1,3 litri (da 130 oppure da 180 cavalli) abbinano un’unità elettrica (60 cavalli) associata a una batteria da 11,4 kW/h. Pensate per spostamenti in città, nel silenzio della mobilità elettrica a zero emissioni di anidride carbonica, e per lunghi viaggi estivi con la famiglia e gli amici verso il mare o le montagne. Situazioni in cui i cavalli e il brio del motore, non meno che la comodità a bordo, possono fare la differenza. Ecco l’identikit delle nuove Jeep Renegade 4xe e Compass 4xe, i primi modelli ibridi plug-in del marchio americano parte del gruppo FCA, Suv che si ricaricano facilmente alla “spina”, da casa o dalle colonnine rapide pubbliche.
Le due nuove Jeep sono Suv multi-tasking adatti alle esigenze di chi si sposta di frequente. In linea con le tendenze in atto: dall’estate all’autunno 2020, infatti, sono destinati alla crescita il turismo di prossimità e i viaggi brevi. Questo il trend, come emerge dallo studio prodotto da Enit, l’Ente Nazionale Italiano del Turismo. Del 47,5% d’italiani che partiranno in estate, l’83% rimarrà in patria; il 34,4% degli intervistati si concederà due o tre gite “fuori porta”, mentre il 21,1% se ne concederà una ogni due settimane. La stagione turistica secondo lo studio pubblicato il 19 giugno 2020, inoltre, si allungherà fino all’autunno: il 26,5% degli intervistati si concederà un break tra settembre e ottobre.
Le due nuove Jeep ibride
Dietro la sigla 4xe, che identifica le vetture elettrizzate Jeep, due modelli che in città possono viaggiare fino a 50 chilometri (e 130 km/h) con la sola energia elettrica. Invece tra i tornanti di montagna, sulle autostrade o nel ciclo misto, i Suv beneficiano dell’alleanza tra unità benzina ed elettrica che assicura una potenza combinata pari a 190 oppure 240 cavalli, più che sufficienti in ogni condizione.
Inoltre, sfruttando il powertrain ibrido, non c’è il rischio di rimanere a “secco” di elettricità e quindi di dover interrompere la marcia.. Il tutto con un occhio di riguardo alle emissioni di CO2, che nel ciclo misto non superano i 50 g/km, e permettono di beneficiare degli ecoincentivi statali. I consumi di benzina? Inferiori ai 2 litri ogni 100 chilometri percorsi.
Eco-sostenibilità e tecnologia, senza dimenticare il pubblico che ama l’avventura off-road. Le due vetture, la più compatta Renegade 4xe (listino da 38.500 euro, escluse promozioni ed ecoincentivi) e Compass 4xe (da 42.650 euro), sono dotati di un’innovativa trazione integrale. Il risultato? Si conferma il Dna fuoristradistico di un brand che nel lontano 1941, presentando la Willys-Overland, creava una delle prime 4×4 della storia.
Jeep Renegade 4xe e Compass 4xe: caratteristiche tecniche
Il look di Renegade 4xe richiama la storia del fuoristrada firmato Jeep, a partire dalla grande griglia anteriore caratterizzata dai sette elementi verticali. Il comfort e il comportamento su strada, però, strizzano l’occhiolino anche alle esigenze quotidiane. Renegade 4xe è un Suv lungo 4,2 metri per 1,8 metri in larghezza e 1,6 in altezza. Un’auto compatta, ideale nelle manovre di parcheggio, con cinque posti e un bagagliaio di 330 litri (a sedili posteriori alzati).
Più ampia e spaziosa la Compass 4xe, che in 4,4 metri di lunghezza per 2 di larghezza e 1,6 d’altezza garantisce più comfort anche sulla seconda fila di sedili, e un bagagliaio da 420 litri. Un modello più adatto ai viaggi lunghi con l’intera famiglia e alle necessità di carico maggiori, si pensi all’attrezzatura sportiva.
Il tratto in comune? Un powertrain ibrido rispettoso dell’ambiente, tanto che quando si viaggia in modalità 100% elettrica si può accedere alle Ztl dei centri urbani. Sotto il vestito Renegade e Compass plug-in combinano la potenza di un motore turbo benzina da 1,3 litri, con due livelli di potenza (130 o 180 cavalli e 270 Nm di coppia massima), a un doppio motore elettrico e una grande batteria agli ioni di litio; il cambio è un automatico a 6 rapporti.
Il primo motore elettrico, di dimensioni minori, posto sull’asse anteriore, è collegato all’unità benzina e svolge la funzione di supporto e, quando necessario, di generatore di energia elettrica. Il secondo motore, sull’asse posteriore (60 cavalli e 250 Nm), genera la forza di trazione trasmessa alle ruote posteriori e recupera energia in frenata e in decelerazione. Questo motore posteriore, dotato di un differenziale integrato, dunque, permette ai due modelli Jeep di avere un’innovativa trazione integrale. La traduzione pratica? Nessun timore quando si viaggia su fondi ghiaiosi, sabbiosi, fangosi, innevati o gelati, tipici dei mesi invernali. A completare il kit elettrico una capiente batteria agli ioni di litio da 11,4 kW/h e 400 Volt che trova spazio al centro della vettura, sotto il pianale. Nel complesso batteria e motore posteriore pesano circa 200 chilogrammi.
Al volante sia Renegade sia Compass permettono di scegliere tra tre differenti modalità di funzionamento: hybrid (che ottimizza le performance ibride); electric (si viaggia nel silenzio fino a 50 km); e-save (per mantenere lo stato di carica della batteria, oppure ricaricare la batteria fino all’80%). L’e-save è utile, per esempio, quando dopo un lungo viaggio in campagna ci si avvicini alla città e si scelga di ricaricare la batteria per spostarsi, nel centro urbano, a zero emissioni.
Le tre modalità s’impostano tramite un selettore posto al centro del tunnel, dinanzi alla leva del cambio. In tutti i casi Renegade e Compass, in fase di decelerazione o frenata, recuperano energia cinetica che trasformano in elettrica, immagazzinata dentro la batteria (per aumentare l’autonomia totale).
Inoltre il guidatore può scegliere tra cinque modalità di guida a seconda delle necessità: Auto, Sport, Snow (per i fondi innevati o scivolosi), Sand/Mud (sabbia o fango), Rock, questa disponibile solo sulle versioni più “toste”, l’allestimento Trailhawk, dotato di specifica modalità 4WD Low per il massimo grip anche quando si viaggia (a passo d’uomo) superando rocce di dimensioni importanti.
Jeep Renegade 4xe e Compass 4xe: le tecnologie e la connettività
Le nuove Renegade e Compass 4xe, che si riconoscono per l’inedito colore blu che caratterizza il badge “Jeep” sul frontale e sul posteriore, oltre al badge “4xe” e alcuni dettagli estetici in blu, sono dotate delle più recenti tecnologie di casa FCA. Inoltre sono disponibili, rispettivamente, 18 e 22 combinazioni di colore per gli esterni.
A bordo spiccano su tutte le versioni – la gamma è composta dagli allestimenti Limited, S, Trailhawk; solo su Compass anche Business – il cruscotto digitale con uno schermo Tft a colori, da 7 pollici, e al centro della console il display touchscreen da 8,4 pollici, vero cuore digitale dei modelli. Da questo si comanda il sistema d’infotainment e navigazione Uconnect che permette, tramite Apple CarPlay e Android Auto, di gestire diverse funzioni del proprio smartphone.
Sul piano della sicurezza ecco i dispositivi di assistenza alla guida che includono il mantenimento della corsia, l’allerta di collisione anteriore (tramite un radar, nascosto nel frontale), il cruise control adattivo e il riconoscimento dei segnali stradali (solo su Renegade), oltre al sensori di parcheggio posteriori e anteriori (questi a richiesta su Compass). Opzionali la telecamera posteriore per la retromarcia, il Park Assist automatico e la chiave digitale che consente di avviare e spegnere il motore premendo un tasto. Su Renegade è inoltre di serie il nuovo sistema che rileva la stanchezza del guidatore.
Non solo a bordo. Le tecnologie collegate a Renegade e Compass si gestiscono anche da remoto. Come? Tramite App create ad hoc per assistere il cliente prima e durante l’acquisto. Esempi? L’App “GO 4xe Live”, scaricabile gratuitamente, introduce nel mondo delle vetture elettrificate, e permette – a tutti – di simulare viaggi in modalità ibrida, scoprendo i vantaggi economici connessi e studiando le modalità e i tempi di ricarica della batteria elettrica.
Mentre l’App “My Uconnect” segue passo per passo chi ha già scelto un Suv plug-in firmato Jeep. Come? Tramite i servizi via web Uconnect Services, fornendo informazioni sul livello di carica della batteria, la rete di colonnine presenti lungo il viaggio (oppure vicino casa o l’ufficio), monitorando la posizione dell’auto, permettendo di attivare la pre-climatizzazione o di programmare i cicli di ricarica, anche attivandoli da remoto, per esempio per sfruttare le ore notturne, quando l’elettricità è fornita a un minor costo.
Jeep Renegade 4xe e Compass 4xe: le modalità di ricarica
Come tutti i veicoli plug-in, i cosiddetti ibridi “alla spina”, la ricarica della batteria è semplice e avviene in più modalità. Tramite una presa elettrica domestica, a 220 Volt, utilizzando il cavo in dotazione di serie; oppure alle colonnine pubbliche di ricarica rapida, usando il cavo specifico “modo 3”.
Lo sportellino della presa elettrica si trova sul lato sinistro dell’auto. Nel primo caso per ottimizzare i tempi è disponibile l’easyWallbox, uno strumento che s’installa velocemente anche nel proprio box (senza necessità d’intervento di un tecnico) per ricaricare a un massimo di 2,3 kW: servono 5 ore per una ciclo completo. La wallbox è già predisposta per l’up-grade a 7,4 kW (ove possibile), con un dispositivo tecnologicamente più avanzato, dotato di connessione wi-fi alla rete, che permette di accedere a servizi da remoto quali la pianificazione della ricarica (sfruttando le fasce orarie più economiche): in questo caso la batteria si ricarica in meno di 2 ore. Tempi che si abbattono ulteriormente sfruttando le colonnine rapide pubbliche in espansione sul territorio nazionale.
Jeep Renegade 4xe e Compass 4xe: la nostra prova
Ritrovo nel centro prove FCA di Balocco che ospita tracciati stradali e off-road. Qui abbiamo testato le nuove Jeep Renegade e Compass a trazione integrale ibrida 4xe.
Tra la campagna e le colline piemontesi, un lungo percorso misto ci ha condotti verso il centro storico di Biella, dove abbiamo apprezzato la guida in modalità 100% elettrica: basta premere l’apposito tasto “electric”, sulla plancia centrale, e i due Suv si spostano nel silenzio e a zero emissioni. Potendo così contare su potenza motore e ripresa, comunque, sempre abbondanti.
Sulle strade extra-urbane, invece, la modalità “hybrid” (quella di base: all’avvio i due modelli la propongono di default) combina i pregi del motore benzina (elasticità e brio) a quelli dell’elettrico (riduzione dei consumi e ulteriore coppia motore), garantendo a Renegade e Compass prestazioni di tutto rispetto. Infine in autostrada, quando la marcia a velocità costante seppur sostenuta permette un’oculata gestione della riserva di energia immagazzinata nella batteria da 11,4 kW/h, è opportuno azionare la modalità di marcia hybrid/e-safe, che interviene sul freno motore, facendo in modo di massimizzare il recupero d’energia in fase di decelerazione, ogni qualvolta si tolga il piede dall’acceleratore.
All’interno dell’abitacolo finiture di qualità e un buon livello di comfort. In marcia la tecnologia entra in supporto con i vari sistemi d’assistenza. Un cenno è d’obbligo per il sistema di mantenimento della corsia che, sfruttando radar anteriore e sensori, permette a Renegade e Compass di rimanere all’interno della corsia di marcia, avvisando il conducente quando la traiettoria diventa pericolosa. Quando funziona? Per esempio nel caso in cui non si azioni l’indicatore di direzione per effettuare una manovra di sorpasso: in questo caso una vibrazione del volante mette in allerta il guidatore con l’obiettivo di correggere la traiettoria. Non molto rapido e progressivo nei cambi di marcia si è invece dimostrato il cambio automatico a sei rapporti.
Fuoristrada? La prova è andata in scena sul tracciato permanente off-road di Balocco, tra fango e rocce, rampe d’inclinazione notevole e passaggi che hanno messo alla frusta le sospensioni e la meccanica dei due Suv. Il risultato? Con Renegade e Compass si va (quasi) ovunque. Al volante della Compass Trailhawk, il modello top di gamma dotato di un’apposita modalità di guida estrema (“Rock”), abbiamo superato inclinazioni pari al 52°, con il muso della vettura che puntava verso il cielo azzurro, e discese altrettanto ripide. Sempre nella massima sicurezza, sfruttando il sistema Hill Descent Control, che assiste in automatico il guidatore (che deve solo gestire la traiettoria tramite il volante) quando la discesa è davvero impegnativa.
L'articolo Viaggi on the road, arrivano le Jeep ibride: comode, potenti, tecnologiche e sostenibili sembra essere il primo su Dove Viaggi.
from Dove Viaggi https://ift.tt/3g1vzW1
via IFTTT
Commenti
Posta un commento