Non è il solito mare. Lo scrittore britannico Norman Douglas se n’era accorto già nel 1915, quando passò dal Bosco Pantano di Policoro per il suo Grand Tour: è un luogo unico questo groviglio verde nel tratto di costa che si estende per 35 chilometri tra i confini di Puglia e Calabria. “Una palude tropicale”, la chiamò poi Douglas nel suo Old Calabria, dove “si può anche immaginare di essere in qualche primitiva regione del globo terrestre, dove mai piede umano è penetrato”.
Il Bosco Pantano di Policoro
Oggi riserva regionale orientata, il bosco è la perla di un tratto di Ionio appena nobilitato da quattro Bandiere blu. Ed è ancora un luogo a sé, nel meridione. Un mix di vegetazione fitta e aree paludose intricate. Una reliquia della foresta di latifoglie che, fino alla riforma agraria, ricopriva gran parte della costa.
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“Un piccolo scrigno di biodiversità”, spiega Antonio Colucci, responsabile dell’oasi Wwf. “Ma anche un riferimento per lo studio e la protezione di varie specie animali”. Fra queste, le tartarughe marine, che ogni anno depongono sugli arenili. Si vedono anche lontre e perfino la foca monaca, mentre tra salici, frassini e ontani neri vivono istrici, volpi, una coppia di lupi con un cucciolo e oltre 150 specie di uccelli.
L’oasi ospita campi di volontariato per famiglie, in cui si affiancano i ricercatori nei centri di recupero per animali selvatici o nelle spedizioni davanti al litorale. Sono ben cinque i fiumi che sfociano sulla costa della Basilicata. Ognuno crea un ecosistema umido dove si fermano fenicotteri, gru e cicogne.
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Policoro, le spiagge più belle
Il rapporto con il mare ha radici profonde a Policoro, dove nell’VIII secolo a.C. approdarono i coloni greci per costellarne il territorio di templi, agorà e ricche necropoli. Oggi il riferimento dei navigatori è il circolo velico Lucano, base anche per windsurf, canoa e sci nautico, che promuove crociere per disabili.
Chi arriva con la propria barca può raggiungere il lussuoso Marinagri Hotel & Spa via acqua, grazie a una rete di canali e a un porticciolo. Sapore di Ionio, e di viaggi, anche nei menu del ristorante Essenza, che mescola tradizione ed escursioni esotiche.
E per incontrarlo di persona, il mare, c’è il lido di Policoro, lunga distesa di sabbia fine e dorata che alterna stabilimenti balneari ad ampi tratti di litorale libero tra le foci dell’Agri e del Sinni. Le spiagge qui sono sabbiose, dai bassi fondali, bordate a tratti da dune e macchia mediterranea.
Fra le più belle, a sud di Policoro, Nova Siri, Bandiera blu 2020, al confine con la Calabria. A nord, ancora Bandiere blu: il lido di Scanzano Jonico, con la spiaggia Terzo Cavone, dalla sabbia finissima; Infine, il lido di Metaponto, ampio e ben attrezzato per le famiglie. Marina di Pisticci, con il Porto degli Argonauti, collegato all’omonimo resort: il primo marina turistico lucano inaugurato nel 2009.
Progettato come un borgo, con villette attorno una piccola piazza, il Porto degli Argonauti è immerso nella natura. Qui lo spazio non manca: c’è una lussureggiante pineta di settanta ettari, la spiaggia con ampio spazio tra gli ombrelloni (tra i 24 e 44 metri ciascuno), una strepitosa piscina di 6mila metri quadrati. E per una cena romantica a pelo d’acqua, ci sono i due bei ristoranti all’aperto con affaccio sulla darsena. Non manca poi il Circolo Vela che propone corsi di vela deriva e altura, competizioni veliche e che offre la possibilità di conseguire la patente nautica.
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Cosa fare in vacanza a Policoro: golf, musei e visite in cantina
Si può anche decidere quest’estate, nelle settimane di punta, di guardare il mare un po’ più da lontano. Welcome Lucania propone tour nell’entroterra sempre interessanti. Alle Cantine Battifarano di Nova Siri, per visite in vigna e degustazioni.
Al Museo archeologico nazionale della Siritide, a Policoro, o a quello di Metaponto, ricchi di reperti provenienti dalle colonie greche di Siris-Herakleia e Metapontum, dove nel 495 a.C. morì Pitagora.
A pochi minuti dalle spiagge ci sono anche le mete per sportivi, come il Golf Club Metaponto, con 18 buche fra uliveti e agrumeti.
Mete per buongustai, come La Barchetta, trattoria del pesce lucano. Perfino mete per cinefili: un aperitivo con cocktail d’autore e buona musica al Concept – Lunatic Bistrot di Bernalda, borgo a 15 chilometri dal mare reso celebre dalle nozze di Sofia Coppola, regista e figlia di Francis Ford, con Thomas Mars, nel 2011. Da favola la sede della cerimonia: Palazzo Margherita, trasformato dal padre, di origini lucane, in un cinque stelle frequentato da star del cinema. Fra i vicoli lastricati del paese, ecco le dimore di charme di Borgo San Gaetano, ricavate da un vecchio frantoio.
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Cosa vedere e dove dormire a Pisticci e dintorni
Lucania che si reinventa in chiave chic. Come nel boutique hotel Torre Fiore, in una masseria del Cinquecento della vicina Pisticci. Qui ci si ferma per il Museo Essenza Lucano, fra gli aromi dell’amaro più noto della regione.
Ma anche perché il paese, con le sue casedde bianche a schiera, è una delle porte ai Calanchi Lucani, formazioni sinuose create dal tempo e dalle intemperie nel terreno argilloso. Paesaggi lunari, levigati, minerali. Eppure anche da qui si sente il mare.
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