La cascate del Dardagna prendono il nome dal torrente Dardagna nato dall’Alpe di Rocca e dal Monte Spigolino e si trovano nel cuore dell’Appennino Bolognese.
Quando parliamo di escursioni imperdibili nell’Appennino Tosco-Emiliano, sappiatelo, la cascate del Dardagna sono tra queste.
Vi anticipo fin da subito: parliamo di un percorso semplice, adatto a tutti e frequentato da tanti.
Messe quindi le basi vi racconto tutto.
ARGOMENTI: Dati tecnici Consigli Traccia GPS Descrizione e foto |
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Dati tecnici escursione
DIFFICOLTÀ: facile |
TEMPO: 3,30 ore a/r |
DISLIVELLO: 525 m (a salire e poi a scendere) |
LUNGHEZZA: circa 12 km |
DOVE: Santuario Madonna dell’Acero, Emilia Romagna |
Escursione ad anello alle Cascate del Dardagna
Avevo già sentito parlare delle Cascate del Dardagna, ma non avevo colto che fossero un grande classico per gli emiliani e una gita fuori porta quotatissima in zona…
E naturalmente una volta che ho capito che questo percorso era un “cult”, ho voluto farlo!
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Consigli per l’escursione
- Si può fare con i cani?
Sì.
- Segnaletica
Quando si arriva a parcheggiare a Madonna dell’Acero si deve cercare un attimo l’imbocco del sentiero giusto e siccome ce ne sono diversi si può sbagliare. Nel dubbio meglio chiedere, i cartelli non sono mille. Ma una volta trovato il sentiero corretto, i segnali ci sono e la strada che porta alle cascate è chiara.
- Difficoltà
Adatta a tutti, per arrivare alle cascate c’è una strada sterrata nel bosco.
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Traccia gps
PARTENZA: | Parcheggio Madonna dell’Acero |
ARRIVO: | Parcheggio Madonna dell’Acero |
GIRO AD ANELLO: | sì |
SEGNALETICA: | sì |
TRACCIA GPX: | sì |
Cascate del Dardagna: come arrivare?
I sentieri che vanno alle cascate del Dardagna sono diversi, ma in questo caso vi parlo della gita più comune che parte dal santuario di Madonna dell’Acero.
PERCORSO CLASSICO – PER TUTTI
Salendo dal Santuario di Madonna dell’Acero si prende una stradina sbarrata con segnavia 331. Questa stradina sale dietro al santuario con una piccola salita e vi introduce subito in una bella abetaia.
Nel giro di 30 minuti si arriva alla Cascate del Dardagna inferiore e a quel punto si può scegliere se proseguire, salire le irte scale o semplicemente fare mille foto lì.
PERCORSO LUNGO IL FIUME – PER QUASI TUTTI
Diversamente si può seguire la traccia di questo post, scendere prendendo il sentiero che costeggia il fiume, camminare quindi su sentiero per arrivare ugualmente alla cascate magari meno comodamente, ma sempre con grande agilità. Solo su sentiero si presta maggiore attenzione. Al rientro, seguendo sempre la traccia, c’è una piccola parte su roccia, ma molto breve e non complessa.
Questo percorso è quello che vi vado a raccontare in questo post.
Da Madonna dell’Acero alle Cascate del Dardagna
Arrivo la mattina verso le 10 e già trovare parcheggio non è più così facile: in tanti decidono di fare una gita fuori porta proprio qui al Santuario di Madonna dell’Acero o nei sentieri attorno.
Lasciata però la macchina si parte con una bella visita al Santuario, veloce lo ammetto e poi prendiamo il sentiero 331 e iniziamo la nostra escursione.
L’idea è quella di fare un giro ad anello e arrivare alle Cascate, ma al contempo proseguire per allungare un po’ il giro che diversamente sarebbe troppo breve.
Il primo pezzo di sentiero è praticamente solo per noi. Quasi tutti prendono la strada sterrata e lungo il 331 non c’è nessuno.
Il sentiero scelto costeggia il fiume ed è l’ideale se volete mettere i piedi in acqua.
Anche nel caso in cui si perda per un attimo il sentiero, basta seguire il corso d’acqua.
Ben presto però, dopo circa 30 minuti, ci si ricongiunge con il sentiero 333, quello più noto e si arriva alle cascate del Dardagna insieme alle altre persone…
Che si radunano tutte in prossimità della cascate inferiori.
Belle le Cascate del Dardagna, molto… Ma nel weekend rischiate di trovare troppa gente in quel preciso punto, ma tenuto conto che l’Appennino ha bisogno di più turismo, ben venga.
Le Cascate del Dardagna in realtà non sono solo in questo punto.
Il torrente Dardagna precipita con una serie di salti per circa 200 metri di dislivello, quindi continuando a salire se ne vedono altri punti, ma questa parte con le cascate inferiori è sicuramente la più frequentata.
Cascate del Dardagna superiori e Rifugio Cavone
Una volta giunti quindi alle cascate inferiori, si prosegue e si inizia a salire in modo piuttosto ripido con gradini a tratti per poter costeggiare tutta questa meraviglia.
Si possono così continuare a vedere le cascate del Dardagna ammirandone anche la parte più in alto.
Nel mentre per la sana voglia di camminare noi abbiamo continuato ad andare per allungare un po’ il percorso e siamo arrivati molto facilmente alla stazione sciistica.
Dopo un bel pic nic sui prati, siamo scesi per un caffè (io) e birra (Miche) fino al vicino Rifugio Cavone, ideale anche per pranzare (bellissimo vedere un rifugio anche sugli Appennini e vederlo frequentato, non è un’immagine così scontata).
A questo punto ci siamo poi avviati per tornare indietro lungo il sentiero 333 su strada sterrata per rientrare a Madonna dell’Acero.
Un bel giro non impegnativo, ma capace di regalare un panorama speciale come quello delle cascate e un Rifugio ideale per rifocillarsi e godersi il momento.
Niente male no?
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via Cascate del Dardagna: giro imperdibile nell’Appennino Bolognese
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