Viaggi in aereo, addio al bagaglio a mano in cabina

Stop al bagaglio a mano in aereo. A partire da oggi, sui voli nazionali e internazionali in partenza e in arrivo in Italia, in cabina si potrà portare solo un bagaglio di piccole dimensioni, come una borsetta o uno zaino di dimensioni ridotte per trasportare gli effetti personali, e che, durante il volo, potrà essere sistemato sotto al sedile di fronte al passeggero. Il trolley e gli altri bagagli dovranno essere obbligatoriamente imbarcati nella stiva: «per ragioni sanitarie non è consentito l’uso delle cappelliere» (neppure pagando un sovrapprezzo, come era stato richiesto da Ryanair e Wizz Air).

Lo prevede una nota che l’Enac (l’ente nazionale per l’aviazione civile) ha mandato a tutte le compagnie aeree e alla Iata, International Air Transport Association, sulla base delle disposizioni del Decreto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 11 giugno. La misura è stata pensata per evitare gli assembramenti che si creerebbero nel momento in cui i passeggeri devono posizionare il bagaglio a mano in cabina. L’Enac ricorda anche che «l’obbligo di distanziamento deve essere rispettato da tutti i vettori a prescindere dalla nazionalità e che tutte le condizioni per derogare al distanziamento devono sussistere contemporaneamente».

La nuova disposizione ha aperto un fronte di polemiche politiche. Secondo il senatore della Lega ed ex ministro del Turismo Gian Marco Centinaio, «La decisione di Enac, veicolata da organi di stampa, di vietare il bagaglio a mano su tutti i voli operati in Italia è l’ennesima dimostrazione di come la tecnocrazia partorisca decisioni cervellotiche che hanno il solo effetto di disincentivare gli spostamenti ed il turismo», ha spiegato. «Forse nelle stanze dove queste indicazioni vengono individuate non arriva il grido di dolore di chi con il turismo vive, di chi possiede un hotel, un b&b, un ristorante, un piccolo frammento di quella formidabile filiera che era la nostra industria turistica. Ripartire in sicurezza non significa demonizzare, non significa imporre “no” e divieti: significa bilanciare le esigenze sanitarie con tutte quelle libertà che debbono essere salvaguardate. Servono indicazioni e rassicurazioni, non censure e proibizionismo».

Tra le altre novità annunciate dall’Enac, per quanto riguarda la misurazione della temperatura, il controllo deve essere effettuato prima dell’accesso all’aereo, e se la temperatura supera i 37,5° deve essere vietato salire a bordo. Quindi non è necessario un ulteriore controllo se il passeggero è stato sottoposto alla misurazione all’ingresso dell’aeroporto e comunque prima dell’imbarco.

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