Dai 1.224 metri d’altitudine di Courmayeur, angolo nordoccidentale della Valle d’Aosta, il Monte Bianco, la vetta più alta d’Europa, appare in tutto il suo splendore. Un’imponente meraviglia nella cui storia si mescolano imprese alpinistiche e fascino naturale. Un richiamo alla contemplazione dei paesaggi ma anche al desiderio di praticare sport all’aria aperta.
Nel comprensorio Courmayeur Mont Blanc, a mezz’ora d’auto da Aosta e due ore e mezzo da Milano, sono tante le opportunità per chi ama le attività outdoor: ciclismo e trekking in prima fila, ma anche arrampicata, running, nordic walking, pesca sportiva, rafting… Tutto nel rispetto del distanziamento sociale. Proprio qui, nella perla dell’Alta Valdigne, tutti i visitatori possono scoprire le meraviglie delle valli laterali, dalla Val Ferret alla Val Veny, alla Val Sapin, passeggiando tra i boschi lungo il corso dei torrenti alpini. O pedalando in sella a una bici.
Vacanze in bici nella natura incontaminata
Dal fondovalle ai rifugi sono numerose le mete raggiungibili su sentieri ben segnalati. Del resto, la bicicletta sta vivendo in Italia (anche grazie al bonus bici) una stagione di rinascita come alleata perfetta per la mobilità urbana e, ancor più, per le escursioni da fare nel tempo libero: secondo Confindustria-Ancma, se nella primavera 2019 ne sono state vendute 650 mila, quest’anno sono già oltre un milione. La montagna, per i suoi spazi, la sua natura incontaminata, spesso vicina alle città, e l’infinita varietà di tracciati adatti a ogni tipo di camminatore o cicloturista (magari con l’aiuto elettrico) è un altro tema forte di queste vacanze. E muoversi su due ruote è il modo più suggestivo per scoprire e vivere questo paradiso alpino.
Vacenze in bici a Courmayeur, ospitalità su misura negli hotel
La bici classica, la mountain bike e le più recenti e-bike a pedalata assistita trovano un habitat ideale a Courmayeur. Puntando alla salvaguardia dell’ambiente naturale, strizzando l’occhio a famiglie e cicloamatori appassionati di salite su strada e trail nell’off-road, l’accogliente cittadina si propone sempre più come comprensorio bike friendly. La gran parte dei suoi hotel, non a caso, è attrezzata per fornire un’ospitalità a misura di biker, con servizi riparazioni, miniofficine fai-da-te e colonnine di ricarica per le e-bike. Ma la località offre anche decine di percorsi per bici di vario tipo, una decina di punti noleggio che offrono non meno di 500 biciclette (muscolari ed e-bike) e un buon numero di guide specializzate.
Vacanze attive in Valle d’Aosta: itinerari per famiglie
Sono numerosi gli itinerari dedicati alle due ruote tra Courmayeur e le limitrofe Val Ferret e Val Veny. Proposte per ogni esigenza, grado di allenamento e confidenza tecnica con il mezzo. Proprio le vallate laterali offrono tracciati nella natura più incontaminata e insieme adatti alle famiglie, bambini compresi. Da consigliare l’itinerario di 14 chilometri che, dal centro del paese, si immerge nei magici boschi del Peuterey, in Val Veny, sviluppandosi per più tappe e permettendo di scoprire la casa dei druidi e dei folletti nella radura immersa nel bosco, sede di “Celtica”, celebre festival (che quest’anno non avrà luogo). Per arrivarci, bisogna raggiungere l’imbocco della Val Veny e iniziare la pedalata. Qui è possibile realizzare un giro ad anello di circa cinque chilometri, privo di difficoltà, su strada bianca e sterrato, che si inoltra nei boschi di Peuterey, senza particolare dislivello e quindi adatto alle gite in famiglia.
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Si risale la valle costeggiando la Dora di Veny, gustandosi un’incantevole vista sul lago Combal, epicentro, a 2.000 metri, di tutti i sentieri della zona. Un’alternativa altrettanto semplice e piacevole è la scoperta a ritmo lento della tranquilla Val Ferret, soprattutto per chi ha bambini piccoli: si possono pianificare pause rilassanti lungo il tragitto e picnic all’aria aperta.
Vacanze all’insegna dello sport: bici classica o pedalata assistita?
“La fortuna di Courmayeur è di offrire percorsi per tutti i gusti e le capacità”, spiega Andrea Sciarretta, guida specializzata in mountain bike dell’Asd E-Bike Valdigne, “dal classico sentiero alpino, con salite impegnative e discese tecniche, alle gite per tutti, ideali per gustare il panorama”. L’offerta del comprensorio valdostano è adatta soprattutto per chi ama seguire, sulla mountain bike, i sentieri naturali, quelli dove la mano dell’uomo – nella realizzazione e manutenzione – c’è, ma non si nota troppo. “Privilegiamo trail dove radici, pietre e salti non mancano, invece che i sentieri ‘creati’ in stile bike park diffusi altrove”, spiega Sciarretta. Sono le strade che permettono di vivere un’esperienza a diretto contatto con la natura anche in sella a un mezzo a pedalata assistita, che sia la propria e-bike o quella di uno dei dieci noleggi presenti sul territorio.
A detta degli esperti, l’itinerario da non perdere è l’anello che, partendo da Courmayeur e passando per la Val Ferret, conduce al rifugio Elena (2.062 metri). Da qui si ammira tutta la vallata e i suoi versanti alpini, compreso il Monte Bianco e il Dente del Gigante. Il tour tocca poi i rifugi Bonatti e Bertone, con una gran vista su Courmayeur prima della discesa di rientro. Sono 40 chilometri per 2.200 metri di dislivello: una giornata intera in sella.
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Questo percorso è una delle tappe del “Tour dei Rifugi”: 120 chilometri tra mulattiere e sentieri scoscesi per circa 3.000 metri di dislivello, con tappe in sei strutture in quota, e cioè i rifugi Elisabetta, Maison Vieille, Monte Bianco, Elena, Bonatti e Bertone. Tre giornate consecutive di saliscendi, sentieri e vedute spettacolari. Qui, i meno allenati posso apprezzare i benefici della pedalata assistita: “L’e-bike sta crescendo in particolare nel fuoristrada, permettendo a tutti di scoprire percorsi straordinari”, commenta ancora Sciarretta.
Bici: i percorsi su strada in Valle d’Aosta
Uno dei punti a favore della Valle d’Aosta, per chi ama il ciclismo più classico, è sicuramente la qualità delle strade asfaltate. Motivo in più per scoprire il territorio in sella alla bici da corsa (oppure a una gravel bike, simile alla prima, ma più comoda e robusta, adatta anche a semplici sterrati e ghiaia). “Bici muscolare o e-bike, le salite di Courmayeur e dintorni fanno parte dell’immaginario collettivo dei cicloamatori, anche grazie al Giro d’Italia”, spiega Alberto Laurora, organizzatore di eventi ciclistici amatoriali in Valle d’Aosta e in tutta l’Italia.
Tra i percorsi su strada, immancabile l’ascesa al Colle San Carlo (valico alpino a quota 1.951 metri). Si tratta di un tour che, partendo da Courmayeur, misura tra andata e ritorno circa 30 chilometri e 1.400 metri di dislivello, con pendenze sempre oltre il dieci per cento e picchi del 17-18 per cento. “Prima di partire consiglio un riscaldamento in valle di almeno 45 minuti, con attività aerobica e un giro di qualche chilometro per preparare i muscoli”, aggiunge Laurora. “Questa pedalata, resa celebre dal Giro d’Italia che vi passò più volte, l’ultima nel 2019, è adatta a bici da strada, gravel o mountain bike muscolari, e anche alle corrispettive e-bike”. Il tempo? In media 60-70 minuti per un cicloamatore. Ma lo sforzo è ripagato da paesaggi senza pari. Qui si pedala sempre con negli occhi il Monte Bianco, con il suo mantello di neve anche in piena estate. Uno spettacolo unico. E indimenticabile.
Vacanze in bici a Courmayeur: tutte le info utili
10 punti con disponibilità di oltre 500 bici, comprese e-bike. Per organizzare gite in mountain bike c’è l’Associazione Valdostana Maestri di Mtb: maestrimtb.com
Per info sulla destinazione: courmayeurmontblanc.it
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