Kayak e canoa, come iniziare: la guida completa per principianti

Siete a caccia di idee per affrontare le tanto agognate vacanze estive, cercando di mantenere il distanziamento sociale? Il kayak e la canoa possono essere la soluzione giusta per chi volesse mettere all’angolo la folla dei villaggi turistici e delle città d’arte, preferendo un approccio slow alle ferie (e lontano dal turismo di massa). Niente permette di godere del panorama in solitudine come scivolare lungo i percorsi d’acqua più suggestivi d’Italia: la bellezza dell’isola di Dino in Calabria, ma anche l’abruzzese fiume Tirino e gli scorci di Baratti, in Toscana, sono tutti luoghi da visitare in canoa nel giro di qualche ora o al massimo una giornata. Le gite fuori porta in kayak, così, non diventano solo un modo per evadere dalla routine quotidiana, ma anche una soluzione per chi, in questa stagione, potrebbe preferire piccole pause a lunghi soggiorni. Ma, va detto, l’andare in canoa non è da affrontare a cuor leggero. Occorre la preparazione giusta, conoscere le norme di sicurezza a menadito, avere con sé l’equipaggiamento adeguato e, non ultimo, scegliere dove fare una gita in kayak o in canoa in base al proprio livello di esperienza, senza strafare. Dalle differenze tra canoa e kayak alla stagionalità con cui programmare gli itinerari, la guida per principianti per capire come iniziare.

Kayak e canoa: le cose da sapere

Avvicinarsi alla canoa da neofiti non è elementare: è necessario essere preparati a dovere, assimilando tutto ciò che può essere utile nell’affrontare un’esperienza di questo tipo. Ancor prima di affidarsi a una delle diverse scuole di canottaggio e kayak in Italia, è necessario fare un passo indietro per cercare di capire se, effettivamente, la canoa può fare al caso nostro. Sul sito della Federazione Italiana Canoa e Kayak è presente una sezione dedicata all’apprendimento online di questa disciplina sportiva: nell’area Canoa Kayak on line, infatti, è possibile trovare una raccolta di contenuti di vario genere sulla canoa indagandone le molteplici sfaccettature, come la maratona in kayak e la prevenzione sportiva.

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Scuole di canoa e kayak in Italia

Complici le numerose vie d’acqua che percorrono il nostro Paese, costellato di fiumi, torrenti e laghi, sono tantissime le scuole di kayak e canoa italiane che, nel tempo, hanno potuto far conoscere queste discipline raggiungendo un pubblico tanto di principianti quanto di professionisti. La scelta, sul territorio, è ampia: ci sono corsi e camp estivi dedicati ad adulti e ragazzi, come nel caso del Circolo Canottieri Roma o della Canottieri Milano, storica realtà milanese, ma anche attività ideali per prendere confidenza con la pagaia, come quelle nel Parco del Ticino proposte da Aqqua che permette di avvicinarsi a queste discipline con escursioni mirate, guidati da istruttori esperti. Restando sulla stessa tipologia di esperienza, Indomita Valtellina River offre la possibilità di un’escursione base in kayak per chi è alle prime armi, così come la possibilità di accedere a corsi di diverso livello. Per i più avventurosi (e già navigati), la scuola Free Flow Kayak con basi operative in Val Pellice e in Val Chisone propone percorsi di diversa difficoltà, tra i quali anche il kayak in acqua mossa e il rafting.

Abbigliamento e cosa portare con sé

Qual è l’abbigliamento ideale per andare in canoa? Che si tratti della classica imbarcazione canadese o del kayak, è necessario tenere presente alcune regole su come vestirsi e cosa portare con sé. Prima di tutto, il giubbotto di salvataggio: uno strumento di fondamentale importanza per affrontare, in sicurezza, queste discipline. Da scegliere in espanso o gonfiabile in base alle proprie preferenze e da indossare sempre, anche se si è già esperti. L’acqua, talvolta, può giocare brutti scherzi ed è bene non sottovalutarla ed è per questo che, oltre al giubbotto di salvataggio, è opportuno indossare anche un casco da canoa. Per evitare scivolate rovinose, poi, scegliete scarpe da scoglio o calzature da canoa con una suola resistente e adatta per muoversi su rocce e scogli. Meglio preferire quelle idrorepellenti e col calzare alto fin sopra alla caviglia, di modo da avere ancora più sostegno e mantenere i piedi asciutti. Se la gita in programma prevede l’immersione in acque gelide, come quelle di fiumi e laghi di montagna, è indispensabile una muta in neoprene, mentre sono sempre da mettere nello zaino (o, ancor meglio, in una sacca impermeabile) un paio di occhiali da sole con lenti polarizzate e antiriflesso, un cappello e della crema solare ad alta protezione. Da non dimenticare, un telo in microfibra e una custodia impermeabile per il cellulare. Tra gli indirizzi di riferimento a cui affidarsi Dibi, realtà che progetta e realizza abbigliamento tecnico da canottaggio da più di trent’anni e che collabora con diverse squadre nazionali e club, e Coast Watersports, azienda con base nell’East Devon che propone un vasto assortimento di abbigliamento per kayak e canoa, comprendendo alcune delle marche più note tra cui Typhoon e Crewsaver.

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Differenza tra kayak e canoa

Spesso usati erroneamente come sinonimi, la canoa e il kayak presentano in realtà diverse differenze. Se parlando di canoa canadese s’intendono le imbarcazioni che prevedono una seduta in ginocchio e una pagaia a pala singola, con kayak ci si riferisce a quelle in cui il kayakista è in posizione seduta con gambe distese, con una pagaia a doppia pala. Tra le diversità più importanti, poi, la tipologia di pagaiata: nella canoa si fa su un solo lato, nel kayak su entrambi.

Noleggio kayak e canoa, dove affittare

Prima di pensare all’acquisto vero e proprio, considerate che in Italia sono presenti diversi negozi specializzati in cui è possibile affittare una canoa o un kayak, spesso provvisti di e-commerce. Tra i più forniti c’è Ozone Kayak con un’offerta che spazia tra le differenti tipologie di kayak, pagaie e accessori per la navigazione, tra cui non mancano i dispositivi di protezione individuale. Ma anche le realtà locali non sfigurano, utili da tenere a mente se si programma una gita fuori porta in modo da noleggiare l’imbarcazione direttamente sul posto. In Sardegna, ad esempio, spicca l’associazione Cardedu Kayak che propone il noleggio di kayak oltre a diverse escursioni locali, mentre sull’isola d’Elba il punto di riferimento è Sea Kayak Italy: presso la loro scuola a Marciana Marina, vicino a Portoferraio, se si è già esperti è possibile noleggiare kayak per esplorare le bellezze dell’isola. In Lombardia, invece, si possono scoprire i laghi di Como e d’Iseo a bordo di uno dei kayak e canoe messi a disposizione rispettivamente da Water Experience Center e Iseo Bike.

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Gite in canoa e kayak: quando andare

Quando andare in canoa? Sicuramente le stagioni migliori sono la tarda primavera e l’estate fino a settembre, in modo da evitare di immergersi in acque (troppo) gelide che possono rendere meno piacevole l’esperienza, soprattutto se si è alle prime armi. Va da sé che molto lo fa anche la destinazione: se ci si avventura tra le acque di un torrente di montagna, per esempio, è bene preferire mesi come luglio e agosto, mentre se ci si immerge in acque isolane o di costa si può ipotizzare una gita in canoa anche nella prima parte della primavera o in tarda estate.

Lago di Caldonazzo (iStock)

Gite fuori porta in kayak e canoa, dove andare

L’Italia è un vero paradiso per gli appassionati di kayak e canoa: tra laghi, fiumi e mare cristallino, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Da Nord a Sud, isole comprese, sono infatti numerosi gli itinerari che permettono di conoscere la meraviglia delle acque nostrane. A partire dal lago di Caldonazzo, in Trentino, fino alla piemontese val Pellice e alla splendida isola di Dino, in Calabria, sono molteplici le gite fuori porta in kayak possibili nel nostro Paese, tutte da scoprire nella nostra gallery.

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