Il 3 giugno è la data della ripresa dei viaggi in Italia: la Farnesina cancella gli sconsigli per i propri cittadini per le destinazioni europee, riaprono gli aeroporti senza più limitazioni per viaggi internazionali, nello stesso giorno ricominciano gli spostamenti tra regioni. Ma dovremo fare ancora i conti con diverse limitazioni: gli spostamenti interni saranno consentiti solo tra regioni con lo stesso rischio epidemiologico e sono ancora tanti i Paesi che chiudono le frontiere a causa dell’emergenza Covid-19, e in particolare quelli che chiudono a noi italiani dato che siamo stati tra i più colpiti dall’epidemia. Cominciando dai nostri confinanti, come l’Austria
Il cancelliere Sebastian Kurz ha dichiarato di considerare «irresponsabile» permettere agli italiani di tornare da turisti in Austria, almeno fino a luglio. Intanto però ha fatto sapere che i turisti provenienti da Germania e Svizzera potranno attraversare l’Austria per recarsi in vacanza in Italia, purché però non effettuino soste durante il transito.
Si attendono intanto notizie certe sulla riapertura delle frontiere con la Francia e la Germania che puntano a una soluzione in linea con le raccomandazioni della Commissione Europea, e cioè una ripresa dei viaggi coordinata in tutto Vecchio Continente, con spostamenti graduali tra zone di Paesi con lo stesso rischio epidemiologico, anche per evitare accordi bilaterali che potrebbero svantaggiare Stati come il nostro.
La data prevista per la riapertura comunque è il 15 giugno, il «D-Day Europeo» come lo ha appena ribattezzato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, lanciando un appello affinché da quel giorno riprenda normalmente la libera circolazione delle persone in tutta l’Area Shengen. Entro inizio giugno il quadro dovrebbe farsi complessivamente più chiaro, ma intanto diverse compagnie aeree si rimettono in volo e ci sono anche governi che sin da ora danno date per aperture certe ai turisti, inclusi gli italiani.
SPAGNA
L’ultima novità arriva dalla Spagna: il presidente Pedro Sanchez ha appena comunicato che da luglio il Paese riaprirà al turismo internazionale, con rigide linee guida nelle strutture ricettive così come in parchi e spiagge, per garantire sostenibilità ambientale e sicurezza sanitaria.
GRECIA
Dal primo luglio potremo tornare in Grecia, dove il premier Kiryakos Mitsotakis ha pianificato un’apertura a scaglioni: noi italiani saremo gli ultimi ad arrivare, nella stessa in data in cui riprenderanno anche i voli internazionali. Prima del primo luglio gli ingressi per fini turistici saranno consentiti solo a viaggiatori provenienti da una lista di 20 Paesi (tra i meno colpiti, e soprattutto in zone dell’est europeo). Nelle stesse date dovrebbe riaprire anche l’Albania, che dal primo giugno intanto dà il via libera ai collegamenti terresti e dal 10 riapre le spiagge.
CIPRO
Cipro ha previsto misure simili a quelle greche: il primo giugno riapriranno gli hotel, il 9 riprenderanno i voli internazionali e sarà consentito l’ingresso nel Paese per fini turistici a viaggiatori provenienti da un gruppo di Paesi con rischio epidemiologico simile, purché dimostrino – con tampone negativo fatto non prima di 72 ore dalla partenza – di non avere il Covid-19. Il 20 giugno cadrà meno l’obbligo del tampone. L’Italia non compare nella lista dei Paesi “ammessi”, ma l’ente del turismo dell’isola puntualizza che la situazione è in divenire e che le regole si allenteranno con il passare delle settimane.
CROAZIA
Dopo aver tentato la via di accordi bilaterali con alcuni tra i Paesi europei meno colpiti dal Covid anche la Croazia ora si dice pronta ad accogliere tutti i turisti provenienti dall’Unione Europea, e quindi anche noi italiane. In particolare ora può entrare liberamente chi ha seconde case, una barca (anche a noleggio) e dimostra di aver prenotato un alloggio per le vacanze.
EGITTO, TUNISIA CAPO VERDE
Sempre a luglio è pronto a riaccoglierci l’Egitto: lo ha fatto sapere il presidente dell’ente turistico egiziano Ahmed Youssef con una lettera indirizzata al mercato italiano in cui ha illustrato le rigide regole di sicurezza sanitaria imposte a hotel e resort del Paese – dalla capienza ridotta a certosine procedure di sanificazione – che hanno già fatto le prove generali con il turismo domestico ripreso gnel corso di maggio. Ed è un altro Paese affacciato sul Mediterraneo a dirsi pronto ad accogliere i viaggiatori a inizio luglio: si tratta della Tunisia. «Il nostro Paese ha ampiamente controllato la diffusione dell’epidemia» ha detto il premier Elyes Fakhfakh, spiegando di sperare in un ritorno della stagione turistica a inizio luglio. Sempre in Africa, dal primo agosto riprenderanno i collegamenti con Capo Verde.
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