Campeggio libero in Italia: come, dove e perché?

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Campeggio libero in Italia: come, dove e perché?

Premessa. Da piccola i miei mi portavano sempre in campeggio. Sia in camping autorizzati che in posti dove facevamo campeggio libero insieme ad amici, e io, da sempre, amo alla follia il campeggio. Un giorno però mio padre disse: “Basta! Mi sono stancato!”, e mia madre ed io ci ritrovammo catapultate in dei residence (vabbeh, mi sono adattata facilmente per carità), ma la passione per il campeggio non è mai scemata. Anzi…

ARGOMENTI:
Come fare campeggio libero in Italia?
Dove fare campeggio libero in Italia?
Dove è sconsigliato?
Perché fare campeggio libero?
Consigli tecnici

Come fare campeggio libero in Italia

Il campeggio libero in Italia è soggetto, tanto per cambiare, a variabili burocratiche, ma a quanto pare, in materia vige la più assoluta confusione e stando ad alcuni articoli letti online, manca una regolamentazione precisa a livello Nazionale che indichi ai campeggiatori cosa possono e non possono fare nel dettaglio.

Trovate però l’articolo redatto da un avvocato a cui ho proprio chiesto come dobbiamo comportarci qui: regole e leggi.

Il termine stesso “campeggiare” è relativo dal momento che si intende mettere la tenda per almeno 48 ore in un posto, ma se già montate la tenda solo per la notte… A quanto pare qui non state campeggiando e quanto non sarebbe concesso diventa in realtà, autorizzato.

Se i camper devono seguire le norme stradali, per chi vuole semplicemente farsi un weekend in libertà e montare la tenda in mezzo alla natura nel più totale e completo rispetto di essa (sia chiaro!), la mancanza di una legge nazionale sembra essere un invito sufficiente al quale va aggiunto che, tutto sommato, “l’accamparsi liberamente” è una pratica ben tollerata.

Anche per questo faccio conto che i campeggiatori liberi (che comunque va detto non sono tanti eh) continuino ad essere molto rispettosi dell’ambiente circostante di modo che almeno qui, un po’ di libertà ci verrà lasciata.

Per tutti i dettagli normativi e legislativi in merito a quanto si può e non si può fare in Italia in materia di campeggio libero, qui trovate il post che vi spiega le leggi previste, nel dettagliO, scritto dall’Avvocato Claudia Cimato.

LEGGI BENE: Regolamenti, normative e divieti sul campeggio libero

Ricordate di non lasciare MAI alcun rifiuto quando fate campeggio libero.
Neppure i fazzoletti di carta, inquinano.

LEGGI ANCHE: Trekking responsabile, 10 regole per non danneggiare l’ambiente

Dove fare campeggio libero in Italia

É stata la mia prima volta in Italia in realtà, o meglio la prima volta da che sono diventata “adulta” (ehm, la prima volta da che non ho più seguito i miei è forse più corretto) e se è vero che la prima volta non si scorda mai, posso solo confermare che il campeggio libero, anche in Italia, è una di quelle esperienze MERAVIGLIOSE che consiglierei e vivamente.

Di conseguenza però la mia esperienza in materia è ancora molto ridotta e non ho molti luoghi da indicarvi.

LEGGI ANCHE: Consigli per inesperti e matricole del free camping

1. Toscana, vicino all’Emilia Romagna
Dopo Marradi e prima di Palazzuolo.

Appennino Tosco-Emiliano, “Giogo Casaglia” il nome della zona in cui mi sono fermata scoprendo la mia nuova passione: il campeggio libero.

Trattasi di un’area pianeggiante da cui si possono poi iniziare a fare diversi percorsi di trekking, con tavoli attrezzati per eventuali pic nic e area griglie e…

Spazio a sufficienza per una tenda o anche due e in realtà pure tre (ecco magari eviterei di creare un villaggio visto la confusione in materia legale).

Ovviamente tra le norme comportamentali leggerete: “campeggio non autorizzato”… Ma accamparsi la notte dovrebbe esserlo no?

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Dove fare Campeggio libero in Italia Palazzuolo
Palazzuolo sul Senio
gioco casaglia

2. Toscana, confine con Emilia-Romagna
Parco Foreste Casentinesi: Sacro Eremo di Camaldoli o Rifugio Cotozzo

Vicino all’Eremo di Camaldoli o in tutto il Parco si trovano molti posti nel bosco dove poter sistemare la tenda.

Di mio ho dormito nel bosco, ma vi consiglierei a questo punto di arrivare al Rifugio Cotozzo (dista circa 1.30 dal sacro Eremo) dove troverete un bivacco lasciato libero per utilizzo, un prato circostante e una zona dove poter appiccare i fuochi ben protetta e già predisposta di modo che non ci siano problematiche.

campeggio libero
Rifugio Cocozzo – Parco Nazionale Foreste Casentinesi

3. Toscana, Isola d’Elba
Tra Cavo e Porto Azzurro lungo il GTE

Partendo dal presupposto che si trovano davvero tanti punti splendidi per campeggiare (bivaccare) lungo la Grande Traversata Elbana, personalmente vi consiglio un posto di cui mi sono totalmente innamorata perchè si ha una vista pazzesca.

Come sempre è bene seguire tutte le regole del caso, ma alla fine della prima tappa del GTE, prima di arrivare a Porto Azzurro e prima di incontrare il Sentiero Azzurro, quando si è ancora “in alto”, si trova un gigantesco prato con vista.

Tante volte mi avete chiesto dove campeggiare al mare, beh direi che questo è posto decisamente bello.

dove fare campeggio libero isola elba

(Altri posti sul DOVE fare campeggio libero: non ci sono regole, lo sapete. Ma io spesso uso questa guida per trovare ispirazione e partire dai libri).

4. Altopiano di Asiago

Famoso per i suoi prati verdi e per la sua conformazione unica, l’Altopiano di Asiago è un posto che ben si presta al campeggio libero, ma previa richiesta di autorizzazione.

In questo caso ve la consiglio perchè mi è stato consigliato da una guida. Ricordando sempre a tutti noi che in campeggio libero in Italia non è legale e che in tanti posti è propriamente e specificatamente vietato, parlando una guida esperta della zona avevo chiesto “Ma qui è possibile fare campeggio libero inteso come bivacco? Vedo davvero tanti posti che si prestano”.

E lui mi ha risposto: “In generale è meglio chiamare e chiedere alla guardia forestale. Di solito sono molto tolleranti in caso di bivacco rispettoso e regolare, ma meglio avvisare”.

Questo rimane sempre un ottimo consiglio se vi vuole andare in zone particolari.

5. Via Degli Abati

Se devo consigliarvi un cammino da fare con la tenda in modalità campeggio libero, vi consiglio la Via Degli Abati.

Definita la Via Francigena della montagna, passa per numerose zone appenniniche e montane e di mio ho percorso alcune tappe in modalità campeggio libero patendo però da una base importante: chiedere aiuto alla gente del posto.

Erano proprio gli abitanti ad aiutarci indicandoci dei luoghi adatti per bivaccare (mettere la tenda la sera e toglierla la mattina presto).

Una splendida e durissima esperienza, ma per chi cerca un’idea simile la prima che consiglierei è questa.

Dove è sconsigliato bivaccare o campeggiare?

Ci sono sicuramente dei posti in cui il campeggio libero non solo è vietato (e ok questo l’abbiamo capito), ma è altamente sconsigliato. Per varie ragioni.

Alcune possono apparire banali ma nel dubbio ve le elenco ugualmente.

  • Parco Nazionale del Gran Paradiso
    In una gita con gli splendido guardia parco ho chiesto esplicitamente se tolleravano un tenda montata la sera e tolta la mattina, ma sono stati categorici nel dire no.
    Il Parco è ricco di fauna e mi hanno spiegato che per gli abitanti del Parco (stambecchi o daini) la tenda può essere un elemento di confusione e di disturbo. E siccome questo Parco è noto per la ricchezza faunistica, sono poco tolleranti.
  • Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, nel periodo delle riproduzione dei cervi (ottobre)
    Trovate però la regolamentazione precisa qui.
  • Spiagge
    In Italia spiagge in cui si possa campeggiare senza incappare in sanzioni o richiami, di mio, non ne conosco ma sicuramente non sono frequenti.
  • Luoghi vicino a centri abitati
    Salvo permessi concessi.
  • Proprietà private
    Salvo permessi concessi. A me è capitato di dormire in spiazzi, zone private e anche giardini comunali ma solo dopo aver chiesto e ottenuto il permesso

L’elenco dei posti è ancora lungo in realtà lo so, ma per ora condivido con voi quanto imparato in questi anni. Pian piano aggiornerò con altre informazioni.

Perché fare campeggio libero in Italia?

Resto dell’idea però che il campeggio libero, anche e soprattutto in Italia, va provato, almeno una volta.
Ed ecco perché, secondo me:

1. Perché è gratis!
Un campeggio italiano in media costa tra i 15 e i 25 euro a notte e a persona… Per dormire per terra sì, ma poter usare un bagno? Sono cifre esageratissime, in Spagna o in Portogallo costano la metà, e offrono gli stessi servizi ovvero dei servizi dei quali in realtà si può fare serenamente a meno per un paio di giorni… (vorrei farvi presente che la piastra per i capelli io comunque l’avevo, anche se evidentemente non l’ho usata! Quando si dice fare di necessità virtù).

2. Perché è quiete
Bella la piazzola, belli i vicini di tenda, bello anche trovare chi urla ubriaco o argomenta a una platea le proprie convinzioni in materia di politica… Ma se si può evitare di sorbirsi tutto questo vociare, mi volete dire che non lo fate solo perché non ci sono i bagni? (A ognuno le sue priorità).

3. Perché è intensità
Vivi, senti, e respiri la semplicità di quanto hai attorno, non ci sono sovrastrutture e ancora una volta, le emozioni si intensificano nella natura e i pensieri si liberano… (e quando vi verrà in mente che in mezzo alla natura ci sono pure eventuali cinghiali che vivono liberamente, bevete una birra che poi passa).

4. Perché l’on the road non serve più cercarlo solo in California…
Ma viverlo in Italia è altrettanto avventuroso, seducente e appagante. Viviamo in uno dei Paesi più belli del mondo, e anche se ritengo che sia “cosa buona e giusta” andare a scoprire anche gli altri Stati, trovo altrettanto emozionante esplorare sempre “perle nuove” del Bel Paese. (Che se lo chiamiamo così, una ragione c’è!).

5. Perché è libertà
Libertà di buttare una tenda in un prato, quando si vuole, come si vuole e buttarsi a terra per fissare il cielo? Ecco in realtà non c’era neppure una stella, ma tutto il resto era semplicemente perfetto.

6. Perché (ebbene ammettiamolo) è incredibilmente romantico
Se andate in compagnia con amici ovviamente questo lato viene a mancare, ma se ci andate in “due”, l’atmosfera si fa densa.
So bene che per molte donne (e altrettanti uomini!) dover vivere una situazione simile sarebbe una punizione divina, ma per chi ama la natura questo è puro romanticismo. Ci sono pochi casi in cui il famoso “io e te” è così vincente e se riuscite a non litigare nel mentre montate la tenda, avete svoltato, e la vostra nottata rischia di diventare indimenticabile. (Se non bevete troppe birre soprattutto).

7. Perché è magia
E se pensate che io stia esagerando, vi voglio solo descrivere questa immagine: ora dell’imbrunire. Attorno non c’è nulla se non che alberi e silenzio. Inizio a non vedere più dove ho appoggiato la birra e questo potrebbe creare qualche pensiero più pratico e meno poetico finché non alzo gli occhi e vedo di fronte delle piccole lucine che si muovono tutt’attorno e nonostante sia chiaro che sono delle splendide lucciole… L’idea che quelle piccole lucine siano in realtà le fatine capeggiate da Trilli a me, non la leverà mai nessuno dalla testa (lui però nel mentre in cui lo dicevo mi ha levato la birra di mano… povera Trilli. Nessuno le crede!).

Consigli tecnici

L’equipaggiamento quando si fa campeggio libero è importante. A tratti capace di cambiare il risvolto dell’intera esperienza, in caso di maltempo o altitudini elevate, soprattutto.

1. Per fare campeggio in estate e senza pretese, più che sufficiente una tenda semplice, economica e facile da montare/smontare.
Potete acquistarla comodamente su Amazon qui: Best Camp, Tenda da campeggio Harvey 3, Blu (Blau)

2. Mentre quando vado in posti freddi o mi serve trasportarla nello zaino, ne ho presa una più tecnica e leggera e decisamente BELLA! (Molto felice al momento di questo acquisto).
Potete acquistarla su Amazon qui: Tenda Camp Minima 3 visto che quella da 2 è un po’ piccola per 2 persone + gli zaini.


(Post pubblicato 8 luglio 2014 – Aggiornato 27 maggio 2020)


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