Il Festival delle Scoperte 2020 arriva a Firenze: tre giorni di dibatti e incontri

Che cos’è il Tempo? E qual è la sua relazione non solo con il mondo della ricerca scientifica ma anche con la nostra vita quotidiana e con le esperienze che viviamo momento per momento nei più diversi ambiti, dalla musica alla letteratura? L’occasione per cercare una (possibile) risposta alla domanda che attraversa da sempre la storia dell’umanità sarà Il Festival delle Scoperte 2020: tre giorni di incontri e dibattiti, durante i quali riflettere insieme con esperti di diversi campi e discipline sul significato del Tempo.

Sarà questo il tema al centro dell’edizione 2020, che arriva per la prima volta a Firenze dal 20 al 22 marzo. Oltre 100 ospiti per 120 appuntamenti organizzati in 20 luoghi diversi del capoluogo toscano.

Il Festival delle scoperte 2020: tre giorni di rivelazioni

Il Festival è pensato come un long weekend di conferenze, dibattiti, workshop, laboratori e spettacoli dedicati alla scoperta, cioè a quell’atto del “levare la copertura da qualcosa”, come rivelazione improvvisa, che consente all’ignoto di diventare noto. Gli incontri spazieranno nei più diversi campi del sapere: dalle scienze e letteratura, alla filosofia e religione, passando per l’arte, il teatro e la musica.

I luoghi del festival

Gli eventi si svolgeranno in alcuni dei luoghi più significativi della città: tra questi, il complesso de Le Murate, il Cenacolo di Santa Croce, la biblioteca delle Oblate, lo Spazio Alfieri, il Teatro Niccolini, il Museo Galileo, la Fondazione Scienza e Tecnica, Santa Maria Nuova, l’Osservatorio di Arcetri e lo Ximeniano, l’Accademia La Colombaria, l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella e anche librerie, cinema e teatri.

Ospiti e relatori

Tra gli ospiti che si alterneranno per raccontare e ragionare su ciò che ci circonda, il filosofo Telmo Pievani che parlerà del valore della serendipità (e che poi salirà sul palco con la Banda Osiris nello spettacolo Acquadueo); Luigi Dei, Rettore dell’Università di Firenze, che si cimenterà in una versione multimediale di Via col Tempo e dialogherà con Massimo Inguscio, presidente del CNR, e con il giornalista scientifico Pietro Greco sul valore del tempo nella ricerca; l’astrofisica Sandra Savaglio che parlerà dell’universo per chi ha poco spazio-tempo.

Lo scrittore Marco Malvaldi  mostrerà come matematica, fisica, chimica e religione siano fuse nel secondo principio della termodinamica. E poi, ancora, l’astronauta Roberto Vittori (in collegamento dagli Stati Uniti) con il direttore del Marscenter di Napoli Marcello Spagnulo, il divulgatore scientifico Adrian Fartade, l’abate di San Miniato Padre Bernardo e il rabbino Amedeo Spagnoletto, l’astrofisico Amedeo Balbi, l’attrice Daniela Morozzi, i produttori musicali Matteo Romagnolie Stabber e tantissimi altri. I temi della Scoperta e del Tempo saranno affrontati anche da storici e medici, filosofi e storici dell’arte, informatici e fotografi, artisti, botanici ed esperti di cucina.

Per info e dettagli www.festivalscoperte.it

 

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