Capita più o meno a tutti, prima o poi nella vita, di pensare di fare un viaggio in Giappone. Poco importa che si sia spinti dalla passione per i manga, dall’amore per i film di Miyazaki, dall’incanto per l’arte camaleontica di Yayoi Kusama o, semplicemente, dalla voglia, irresistibile, di imprigionare in un paio di bacchette la versione originale del sushi. È impossibile restare indifferenti al fascino del Paese del Sol Levante. Perché il Giappone, forse, vi ha già cambiato la vita: è nel piatto di uramaki che consumate per pranzo, nella passione di vostro figlio per Totoro o i Pokémon, nella crema super-idratante che vi spalmate sul viso ogni mattina o nelle sapienti mani del vostro operatore shiatsu. Una volta atterrati sull’arcipelago nipponico ci si ritrova catapultati in un mondo nuovo, complesso, ricco di sfaccettature e contraddizioni, regole e usanze molto distanti da quelle occidentali. È indispensabile partire pronti, con il giusto bagaglio di informazioni. Ecco alcuni consigli pratici utili prima di volar via verso quest’isola carica di enigmi. Scoprirete che orientarsi nella metropolitana di Tokyo non è poi così difficile. E che, a patto di fare le scelte giuste, il Giappone non è caro come ci si potrebbe aspettare. Anzi. La spesa giornaliera può essere anche di molto inferiore a posti come Londra o New York.
Quando andare in Giappone: le stagioni
E’ sempre il momento buono per visitare il Paese del Sol Levante. Certo, da un punto di vista climatico, i periodi migliori sono la primavera e l’autunno, ma, in generale, ogni stagione ha il suo fascino.
La prima cosa che viene in mente quando si pensa al Giappone e alla primavera sono i ciliegi in fiore (sakura). In questa stagione le strade, i parchi, i fiumi si ricoprono di una neve rosa fatta di petali leggerissimi. I giapponesi, che ogni anno si paralizzano davanti a questo spettacolo, festeggiano la fioritura con feste e picnic sotto gli alberi. Il clima è mite e gradevole, perfetto per vagabondare alla scoperta delle meraviglie nipponiche. Se scegliete la primavera ricordatevi di prenotare con largo anticipo: siamo in altissima stagione!
L’estate coincide con il periodo delle feste: tra le più famose la cerimonia delle lanterne di Hiroshima del 6 agosto e la grande danza Koenji Awaodori a Tokyo l’ultimo sabato e domenica di agosto. Dovrete fare i conti con un clima caldo, umido e piovoso, ma in compenso le giornate sono più lunghe e l’aria condizionata è sempre dietro l’angolo. E se poi veniste assaliti dalla voglia di concedervi una giornata al mare, l’estate è anche l’occasione perfetta per visitare una delle bellissime località balneari del Giappone.
Se amate il foliage il Giappone è uno dei posti più belli al mondo per ammirarlo. In autunno il paesaggio si accende di colori inaspettati, così tanto da sembrare finti. In questo periodo dell’anno si fa momijigari, ovvero si cercano i posti più belli dove contemplare i meravigliosi aceri rossi. Il clima è temperato e non particolarmente piovoso.
Immaginatevi immersi in una vasca di acqua caldissima, davanti una foresta di alberi secolari, i fiocchi di neve che si fondono col vapore … ecco, questo potrebbe essere uno dei motivi principali per visitare il Giappone in inverno. In questa stagione il clima è secco e il cielo è terso: questo è il periodo dell’anno in cui è più probabile vedere il Monte Fuji tutto intero senza il caratteristico cappuccio di nuvole. Per gli amanti degli sport invernali, inoltre, il Giappone offre bellissime piste. E se scegliete la stagione fredda ricordatevi di lasciare dello spazio in valigia: i primi di gennaio iniziano i saldi!
Cosa mettere in valigia: calze, medicinali, adattatori di corrente
Non c’è niente di meglio per iniziare ad entrare nel mood giusto che preparare la valigia seguendo i dettami del metodo Konmari di Marie Kondo. Dunque: abiti ripiegati in verticale (e non in orizzontale). Non molti, sennò toccherà comprare un altro bagaglio per metterci dentro tutto quello che avrete comprato. Dentro dovranno esserci, tra le altre cose: un adattatore internazionale per le prese di corrente; un power per il telefono, perché lo smartphone sarà il vostro migliore amico, non fatevi abbandonare! Calzini (possibilmente senza buchi): nei templi, in alcune case, in moltissimi ristoranti e nei camerini dei negozi è necessario togliersi le scarpe prima di entrare. Medicinali: in Giappone non è così facile trovare l’aspirina o l’equivalente della Tachipirina in Kanji. Quindi meglio partire con una scorta adeguata di farmaci di pronto intervento per far fronte ai malesseri più comuni. Per i medicinali da banco il limite è la scorta per due mesi al massimo di dosaggio, per medicinali con ricetta il limite scende a un mese. Oltre queste quantità è necessario richiedere un documento, il Yakkan Shoumei, che deve essere approvato previa partenza.
Come spostarsi: il Japan Rail Pass
Il Japan Rail Pass è un abbonamento alla compagnia ferroviaria giapponese JR dedicato a turisti o visitatori temporanei che permette corse illimitate sull’intera rete ferroviaria della Japan Railways per periodi che vanno dai 7 ai 14 fino ai 21 giorni. Si prenota in Italia (online o tramite un’agenzia di fiducia) e si ritira in Giappone: dall’Italia è necessario partire muniti di “Voucher Exchange Order” che serve per ritirare il pass in aeroporto o in tutti gli uffici JR preposti per il cambio presenti nelle maggiori stazioni ferroviarie del Paese.
Cosa include il Japan Rail Pass
Il Japan Rail Pass include: tutti i Treni della JR inclusi gli Shinkansen, i treni ad alta velocità (eccezion fatta per i treni proiettile Nozomi e Mizuho), il Narita Express per Narita, l’aereoporto principale di Tokyo, la monorotaia (Monorail) che collega l’aereoporto di Haneda a Tokyo, gli Autobus Locali JR, la JR Yamanote Line e la Chuo/Sobu Line di Tokyo, il treno Haruka per il Kansai (Osaka), il Traghetto JR per Miyajima da Hiroshima.
Conviene? Dipende. Ad esempio: se decidete di spostarvi tra Tokyo, Kyoto e Hiroshima nel giro di una settimana la soluzione può essere molto conveniente (solo il biglietto Tokyo-Kyoto costa all’incirca 80 euro). Se invece vi sposterete solo fra Kyoto e Tokyo, a meno che non abbiate in programma di fare escursioni costose (ad esempio: Kyoto-Hiroshima o Tokyo-Hakone/Nikko), non conviene fare il Japan Rail Pass. Per fugare ogni possibile dubbio consultate la Bibbia dei viaggiatori in Giappone: Hyperdia, e fate i vostri calcoli.
Come spostarsi in Giappone
L’autobus. In Giappone per gli autobus urbani non esiste un biglietto a tempo come in Italia: si paga ogni volta in contanti la singola tratta in base al numero di fermate che si fanno. I soldi vanno inseriti in un’apposita macchinetta prima di scendere (dunque meglio procurarsi un bel po’ di monetine).
La metropolitana. Con le sue 13 linee colorate e le 247 stazioni la metro di Tokyo può sembrare una ragnatela inestricabile. Ma non è così. Ormai tutti i nomi delle stazioni sono anche in inglese – così come gli annunci – e decifrare la cartina non è così difficile una volta che ci si prende la mano. Senza contare che, con una connessione internet e Google Maps alla mano, si possono verificare in anticipo orari e binari dei treni. E se per caso vi manca la connessione e non riuscite a decifrare cartina e indicazioni niente paura, chiedete aiuto a un giapponese. La gentilezza del popolo del Sol Levante è famosa in tutto il mondo.
Internet e gli accessi wi-fi durante il viaggio
Gli accessi wi-fi gratuiti sono rari in Giappone. Uno dei sistemi più validi per connettersi a Internet è il Pocket wi-fi. Si tratta di un router portatile che si nolleggia in Italia e si può ritirare in una busta presso l’ufficio postale dell’ aereoporto o farselo spedire direttamente in hotel, per il giorno dell’arrivo in Giappone.
La moneta e le carte di credito
Prima di partire è consigliabile assicurarsi che le proprie carte di credito siano abilitate ai circuiti internazionali e a quelli giapponesi. Non tutte le banche in Giappone fanno prelevare agli sportelli: solo quelli delle City bank e quelli della catena di kombini store Seven Eleven accettano quasi tutte le nostre carte come Visa, Mastercard, American Express. In ogni caso meglio munirsi di un bel gruzzolo di yen cambiandoli nella propria banca prima di partire. Il mezzo di pagamento più diffuso in Giappone sono i contanti: moltissimi ristoranti e negozi non accettano carte o bancomat, così come la maggior parte dei templi.
Dove dormire in Giappone
Gli hotel più strani del mondo sono concentrati in Giappone. Non fatevi mancare almeno una di queste tre esperienze:
Capsule Hotel: sono la scelta più economica in termini di alloggio. Inventati in Giappone nel lontano 1979 sono alberghi che al posto delle normali stanze offrono delle “capsule”, blocchi modulari dove lo spazio è ridotto al minimo più o meno accessoriati con materasso, lenzuola, cuscino, tv, prese della corrente, lampada e mensole. Solitamente le capsule sono lunghe circa due metri e larghe uno e al loro interno si può stare solo seduti o sdraiati.
Tempio buddista: se volete vivere un’esperienza davvero particolare ed immergervi nell’anima spirituale del Giappone soggiornate in un tempio buddista. Il Giappone è pieno di templi dove è possibile trascorrere una o più notti e uno dei luoghi più affascinanti per fare questo tipo di esperienza è senza alcun dubbio il Monte Koya.
Ryokan: Sono dei tipici alberghi in stile giapponese dove è possibile dormire su di un futon, camminare sui tatami, godere di un rilassante bagno in una onsen e assaggiare la tipica cucina del Sol Levante.
Dove mangiare
In Giappone è facile mangiare ottimi piatti spendendo incredibilmente poco. Oltre ai ristoranti stellati, esistono infatti una moltitudine di “trattorie” (izakaya) e micro-ristorantini specializzati in un’unica tipologia di piatto dove deliziarsi con le specialità della cucina nipponica: dai piatti di ramen, soba (spaghetti di grano saraceno) o udon per 400-500 yen ai yakitori (spiedini alla griglia) a circa 150 yen a spiedino, passando per deliziosi piatti di tofu fresco di giornata. Se volete mangiare il sushi per risparmiare potete recarvi in uno Standing Sushi, tipico ristorante dove si mangia il sushi stando in piedi, o in un Kaiten Sushi, ristorante in cui i commensali siedono tutti attorno a un bancone prelevando i piatti di sushi che scorrono su un nastro trasportatore (il prezzo solitamente varia a seconda del colore del piatto). Nei conbini (piccoli supermercati diffusi ovunque) è possibile trovare un assortimento quasi infinito di snack, tramezzini o cremosissimi dolciumi in busta.
Andare all’Onsen, ovvero le terme
Le terme giapponesi sono molto diverse dalle terme occidentali. Qui il bagno è visto come una sorta di rito di purificazione attraverso il quale liberarsi dalle impurità quotidiane. Per questo motivo, prima di immergersi nelle vasche, è necessario lavarsi e risciacquarsi accuratamente. Gli Onsen pubblici sono solitamente suddivisi in aree maschili e femminili e il bagno si fa completamente nudi.
I distributori automatici
Il Paese del Sol Levante ha la più alta densità di distributori automatici di tutto il mondo: circa un distributore per ogni 23 persone. Le macchinette vendono qualsiasi tipo di bibita, sigarette, caramelle, zuppe e noodles istantanei, banane, sake, amuleti religiosi, religiosi, reggiseni, occhiali, orologi e oggetti assurdi e impensabili. Le bevande sono confezionate ed è possibile sceglierle sia calde che fredde. Quelle fredde hanno l’etichetta blu, quelle calde rossa o arancione.
La comunicazione
Il Giappone è un paese dove è davvero facile conoscere gente. Il consiglio è di uscire dalla bolla del turista e comunicare il più possibile con le persone del luogo. I giapponesi sono un popolo molto mite e gentile, vedrete che non avrete problemi a interagire con loro.
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