Cammino dei Protomartiri Francescani: 5 giorni a piedi per l’Umbria

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Cammino dei Protomartiri: 5 giorni a piedi per l’Umbria

Il Cammino dei Protomartiri Francescani è uno splendido cammino che nasce e si sviluppa in Umbria, per la precisione nella provincia di Terni e mira a ripercorrere alcuni posti cari alla vita di San Francesco e ai cosiddetti protomartiri francescani (meglio leggiate la definizione voi stessi).
Origini a parte, questo cammino unisce e percorre alcuni dei borghi più belli di tutta l’Umbria. Immerge decisamente il camminatore nella campagna italiana, nel cuore verde dell’Italia e nella sua dimensione più rilassata.

In sintesi: se anche voi cercate dei percorsi di grande bellezza da percorrere in Italia, questo cammino fa per voi. Una perla rara!

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Origine e sviluppo

Il cammino dei Protomartiri Francescani nasce in quanto pellegrinaggio o meglio cammino religioso e si pone l’obiettivo di ripercorrere i luoghi che hanno caratterizzato la vita dei primi martiri Francescani e aggiunge anche alcuni luoghi cari alla vita di San Francesco, ma di fatto è un cammino creato e fondato nell’era moderna. Non è un percorso storico quindi risalente a secoli fa ed è stato fondato da Alessandro Corsi, priore della Compagnia dei Romei e a lui (e a chi con lui ha lavorato per rendere possibile questo cammino) vanno tutti i miei ringraziamenti!

Di fatto questo cammino (per me) non è stato percorso con alcun intento religioso (importante precisarlo) e l’ho trovato splendido per i paesaggi e i borghi toccati. A ognuno quindi il suo cammino. Ateo o religioso che sia.

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Pro e contro del Cammino dei Protomartiri Francescani

Essendo di fatto un cammino davvero (ancora) poco conosciuto, ci tengo a darvi una panoramica globale e direi di farlo dividendo il lati positivi, da quelli negativi.

PRO: TUTTE LE RAGIONI PER CUI FARE IL CAMMINO 

1. Il cammino dura solo 6 giorni (ma in realtà si può fare serenamente anche in 5).
Di tanti cammini che richiedono settimane o mesi, questo cammino dona la soddisfazione grande di poter essere iniziato e finito senza dover prendere settimane di ferie intere, e già per questo vincerebbe.

2. Parte da Terni e ritorna a Terni
Voi avete presente quanto sia lunga alle volte tornare al punto di partenza per prendere la macchina e poi tornare a casa? Io sì! Una volta ho impiegato un’intera giornata. Intera.
Beh qui si parte e si arriva nello stesso punto ed è qualcosa di eccezionale.

3. Si sviluppa totalmente in Umbria
Per me una delle regioni più belle d’Italia, ma soprattutto una regione che sta lavorando molto sui cammini e sul turismo slow fornendo splendidi servizi proprio ai camminatori e direi che questo è un elemento importante.

4. Borghi bellissimi
Per me, che ho fatto il cammino in modalità NON religiosa, i protagonisti indiscussi di questo cammino sono i bellissimi borghi che si toccano, visitano e si vivono. Diversamente forse non si avrebbe modo di conoscerli eppure c’è da restare incantati.

5. Segnaletica
Il cammino è perfettamente segnalato. Davvero ottimo.

6. Economico
L’Umbria è una regione che offre ancora la possibilità di non spendere delle fortune. Si può trovare da dormire in strutture molto carine a prezzi validi e mangiare un gran bene senza spendere troppo.

7. Ben sviluppato, ben organizzato e decisamente bello
Di più, non so.

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CONTRO: I DIFETTI DEL CAMMINO (PER ME)

1. La presenza dei CACCIATORI!
Costante, continua, fin dalla prima tappa. Dedicherò un lungo capitolo a parte sull’argomento.
Su quanto inquinino, su quanto siano di fatto pericolosi per chi cammina, su quanto sia ORRENDO camminare in un bosco o in una sterrata e sentire SPARI attorno a sé… SPARI! E io sarei lì per godermi la natura!

Mai concepirò come si possa divertirsi uccidendo, ma se questo è un tema che prevede un’ampia discussione e mille incoerenze e problematiche più ampie (lo so già), non trovo invece accettabile che nel mentre degli esseri umani da un lato passeggiano con cani, bambini e famiglia… Ce ne siano altri a 10 metri? 30 o 50 liberi di SPARARE come caspita vogliono loro. Nella direzione che vogliono loro. Con la frequenza che vogliono loro.
Problema molto serio che non riguarda solo questo cammino ovviamente, ma anche tanti altri posti e gli “incidenti” mortali ci sono già stati.
Quanti devono essercene prima che venga regolata la cosa?

Per la cronaca, a noi è capitato che sparassero vicino, parecchio vicino, a noi.

2. Il nome del cammino
Personalmente non lo amo e nella mia testa l’ho titolato “Il cammino dei borghi in Umbria”… Un’alternativa che meglio rende l’idea a chi come me pensa di farlo in modalità benessere, laico benessere… Quindi non fate di un nome un fascio (si dice così no?) perchè il cammino è decisamente bellissimo.
Nome a parte 😛

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Quando fare il Cammino dei Protomartiri Francescani?

Il Cammino dei Protomartiri Francescani si può percorrere serenamente tutto l’anno, ma sicuramente di mio consiglio inverno, primavera e autunno… Ma no davvero l’estate! Si rimane sempre ad altezze collinari (400-500 o 600 metri massimo per dire) e dire che d’estate si rischia un caldo eccessivo, è scontato.
Ma a voi come sempre la scelta, solo se camminate in estate abbiate con voi un minimo di 2 litri d’acqua (a volte se ne bevono anche di più).

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Guide e tracce gps

Posso dirvi che in questo caso il sito è completo di tutto, fatto (devo dire) con bravura e se non dico che è perfetto è solo perchè la perfezione non esiste (dicono), ma di rado mi sono trovata così bene.
Sintesi: trovate tutto sul SITO UFFICIALE
Tracce gps, descrizioni delle tappe, punti da vedere e traccia con wikiloc facile da seguire, pure. Ci sono anche le mappe.

Non ho invece comprato o cercato guide cartacee che per quanto ne so io, non ci sono (ancora).

Altra fonte di informazioni importanti, il gruppo su Facebook con la presenza del fondatore del cammino. Ottima risorsa per aver gli aggiornamenti necessari sempre e parlare con altri camminatori.

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Stroncone

Livello di difficoltà

Il livello di difficoltà è sicuramente escursionistico (in alcune tappe) e medio intenso in generale.
Quasi in ogni tappa si percorrono dei dislivelli impegnativi, ma la giornata che ho trovato più dura è la seconda tappa che presenta tratti escursionistici (come la tappa 5) con salite impegnative in termini di fiato.
Di fatto però lo consiglierei a tutti. Sicuramente non ci porterei un amico che non ha MAI camminato, questo no davvero.
Ma è un cammino che offre delle possibilità davvero interessanti: dura poco, ha tappe con terreni facili e non presenta alcuna difficoltà tecnica.

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Punti significativi più belli 

1. Stroncone
Bel borgo a cui si arriva alla fine della prima tappa. La parte antica dentro le mura onestamente sembra fuori dal tempo e colpisce anche per il suo essere rimasta “autentica” ovvero senza mille gelaterie o bar o negozietti pensati per il turismo e preciso, evviva. Spesso quando avviene quel meccanismo il borgo è meno interessante. Qui invece si respira autenticità e l’ho molto apprezzato.

2. Narni
Narni è un borgo bellissimo! Se Stroncone in realtà l’avevo già visitato (con gioia), Narni non avevo mai avuto occasione di vederlo e che sorpresa. Per quanto sia arrivata qui decisamente stanca, la sua bellezza arriva anche al camminatore stanco (nel mio caso a pezzi).
Da vedere. Con il cammino o in auto, se proprio insistete.

3. San Gemini 
Bellissimo borgo anche questo. Più turistico questa volta, ci sono varie trattorie e ristoranti, ma non nel senso negativo eh. Al contrario siamo addirittura usciti a cena godendo dell’ottimo cibo della zona. Si passeggia e si visita facilmente, ma questi borghi mi lasciano sempre orgogliosa del nostro Bel Paese.

4. Calvi dell’Umbria 
Altro borgo molto carino, ma l’ho visto poco perchè di passaggio (ma ancora ringrazio il bar aperto il giorno di Natale con noi affamati e non poco… increduli di trovare un bar aperto).

5. Cesi
Questo borgo è minuscolo, ma un’altra piccola perla. Arroccato su un monte, si arriva direttamente dal bosco e ancora una volta i borghi dell’Umbria sono una delle ragioni migliori per percorrere questo cammino.

Capite perché nella mia testa l’ho soprannominato “Cammino dei Borghi in Umbria” al posto del suo nome originale? Per me, queste le bellezze del percorso che ho più amato, ma di fatto il cammino ripercorre luoghi sacri e religiosi e non solo.
Sul sito (fatto veramente bene) trovate per ogni tappa tutti i punti da vedere nel dettaglio quindi scusate la mia parzialità e per un elenco completo andate sul sito. Soprattutto se interessati ai luoghi religiosi che incontrerete lungo il percorso (e di cui io non vi parlo perchè non sono quelli che mi hanno colpito di più).

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L’arrivo a Narni

Quanti chilometri dura il Cammino dei Protomartiri Francescani? 

Il cammino dura 105 chilometri, ufficialmente.
Di fatto però contate qualche chilometro in più a Terni visto che la partenza e l’arrivo sono in due zone diverse (vi spiego meglio più avanti) e poi gli eventuali chilometri di quando si sbaglia strada… La segnalazione è ottima, ma può succedere.

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San Gemini

Dove dormire lungo il Cammino dei Protomartiri Francescani? 

Personalmente ho fatto il Cammino dei Protomartiri Francescani in inverno (nel periodo natalizio per giunta) e ho scelto strutture private e non ospitalità povere.

Di fatto la scelta non manca in ambito privato e si trovano dei posti davvero molto ma molto carini dove dormire a costi contenuti.
La media per una camera doppia o appartamento è di € 45/50 da dividere in due (per camera o per appartamento).

Sicuramente dormire a donativo conviene molto di più ma le strutture “povere” sono poche su questo cammino.
In alcuni casi tipo La Rosita di Cesi, monastero restaurato, il riscaldamento non c’è quindi in inverno può diventare meno “ospitale” l’accoglienza.

Detto tutto quindi vi vado ad indicare i posti in cui ho dormito io (scusate se ci ho messo tanto a dirveli), ma queste le strutture scelte anche sulla base delle mie tappe:

TERNI
Appartamenti il Cerqueto 2
Appartamento semplice e grazioso.
Prezzo economico: 50 euro a notte la cifra spesa da me.
La cosa comoda è che si trova parcheggio vicino e si può anche scegliere di lasciare la macchina per poi andare a piedi (ma leggete in fondo la descrizione della prima tappa per avere chiare le distanza).
Non è in una zona centrale, ma Terni è piccolina.
Accetta i cani (ma avvisate che a quanto pare ci tengono).

Se volete prenotare o verificare i dettagli qui: Appartamenti il Cerqueto 2

Appartamento Terni
CALVI DELL’UMBRIA
Tramonti e Villa Appartamento

Questo piccolo appartamento non solo è delizioso, ma è strategico ed essenziale per seguire la divisione delle tappe così come l’ho fatta io.
Si trova qualche chilometro dopo Calvi e questo rende la seconda tappa complessa, ma al contempo abbrevia la terza giornata.
L’appartamento è davvero un amore. Personale e curato, mi è piaciuto molto.
Bellissimo anche il giardino fuori (favoloso avendo il cane con noi).
Prezzo: 48 € per una notte

Se volete prenotare o verificare i dettagli qui: Tramonti e Villa

Appartamento Calvi

NARNI
Hotel molto semplice ma anche qui siamo stati davvero molto bene.
Lato positivo permette di avvantaggiarsi di qualche chilometro sul giorno finale (soprattutto se unite la tappa 4 e 5 come ho fatto io).
NON è nel centro di Narni, bensì vicino alla stazione ma il prezzo è ottimo: € 45 a notte (nel centro costavano di più).
Accetta i cani.

Se volete prenotare o verificare i dettagli qui: Hotel Narnia

Hotel Narni

SAN GEMINI
San Gemini è più turistica e si trovano diverse opzioni, ma qui avevamo voglia di coccolarci un po’ e abbiamo preso una camera deluxe in questo bellissimo albergo.
NB: qui fanno pagare però per i cani la bellezza di 10 euro a notte e non ero stata avvisata chiaramente, nota molto negativa per me.
L’albergo merita molto e la nostra stanza era davvero bellissima, ma era una camera deluxe. Quelle standard (ho letto) non sono niente di che.
La colazione, spettacolare.
Prezzo: € 58 (+ 10 per Bruschetta, non dichiarati!)

Se volete prenotare o verificare i dettagli qui: Residenza dei Principi di Santa Croce

Hotel San Gemini

Noi abbiamo prenotato tutto prima di partire perché di fatto in alcune tappe non era per niente facile avendo anche il cane con noi ed avendo scelto il periodo di Natale. I camminatori sono ancora pochi, ma tanti i turisti che visitano queste zone in auto, comodamente.

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Fortezza di Narni

Il cammino dei Protomartiri Francescani con il cane

Bruschetta è venuto con noi e ci siamo divertiti e tanto tutti e tre!
Di fatto nessun problema nel portare il cane.
La maggior parte dei percorsi permettono di lasciarlo libero e spensierato… Solo attenti ai cacciatori (io a tratti urlavo e cantavo a squarciagola per proteggere lui e noi visto che la legge, non ci pensa!), ma a parte questo non ci sono controindicazioni.
NB: le strutture che accettano cani sono in minoranza.

Da qui l’importanza di pianificare anche prima il dove dormire se avete un cane con voi.

Alcuni consigli:
– Controllate che accettino i cani
– Verificate che non vi chiedano costi aggiuntivi
– Evitate con cura chi chiede soldi in più in nome di “pulizie straordinarie” (10 euro, mi hanno fatto pagare in loco 10 euro in più per le pulizie extra per un maltese di 3 chili che perde meno peli che io capelli… )

Di fatto ritengo un po’ una presa in giro far pagare 10 euro in più a notte per un maltese (anche le dimensioni dei cani fanno differenza) quando un albergo per cani costa 15/20 euro con cibo e assistenza inclusa tutto il giorno… E dal momento che il numero degli animali domestici nelle nostre case sta salendo vertiginosamente, mi sento di consigliare alle strutture di darsi una regolata.

Sicuramente di mio starò molto più attenta scegliendo di dare i soldi solo a chi davvero li accetta gli animali e vi chiedo di fare lo stesso… Che di prese per il culo ce ne sono già abbastanza, non ne servono di nuove.

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Bruschetta!

Tappe Cammino dei Protomartiri Francescani

Se sul sito trovate le tappe ufficiali, qui vi vado a raccontare quelle fatte da me visto che ho apportato alcune varianti e vi lascio anche le tracce di Wikiloc usate con una nota importante: in quei giorni le altimetrie a causa di un bug dell’applicazione erano totalmente sballate.
NON GUARDATE LE ALTIMETRIE quindi.

Il Cammino dei Protomartiri Francescani è diviso (ufficialmente) in 6 tappe, ma si può percorrere serenamente anche in 5 giorni facendo quindi 5 tappe.
Ma a voi poi la scelta.

Vi racconto la mia esperienza qui e il come l’ho sviluppato io.

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TAPPA 1

Terni – Stroncone
Durata: 11 km (tappa ufficiale)
Durata
: 15/16 km se partite da Terni centro città o quasi (tappa mia)
Tempo: dipende dal vostro livello, noi abbiamo impiegato 3.30 di camminata effettiva e 6 ore con pause, pranzo e tutto.
Difficoltà: facile per chi ha buon allenamento o pratica, ma presenta qualche bella salita.

Questa prima tappa del Cammino dei Protomartiri Francescani è sicuramente facile se si ha esperienza di cammini (in Italia) o di montagna. Facile significa peró che ha una durata facile, non presenta condizioni di fondo rischiose, non sale troppo e si riesce a camminare sui sentieri o su strade con facilità… resta poi impegnativa in termini di salita visto che ci sono varie parti con buona pendenza. Da prestare attenzione alla strada scivolosa anche se siccome la si fa in salita, si fa senza problemi.

Terni – Stroncone: da sapere

1. Il cammino dei Protomartiri Francescani parte in realtà lontano dal centro di Terni, precisamente parte dalla chiesa di Santa Maria della Pace (nuova, nulla di che dal punto di vista artistico per me) che si trova a 3/4 km dal centro cittadino di Terni.

2. Altra nota importante: il percorso poi finisce dalla parte opposta della città di Terni quindi se dovete scegliere dove parcheggiare per essere comodi al rientro vi conviene in zona centrale o opposta a qui. Di contro nella traccia di wikiloc ho indicato una zona comoda per il parcheggio se si vuole mettere auto comoda per partire.

3. La tappa ufficialmente è definita impegnativa per i vari sali e scendi e perché di fatto la fatica si fa e si sente… ma questo non comporta impegno tecnico o difficoltà generiche. Di fatto se si ha un buon allenamento e pratica la tappa è facile essendo breve e con un dislivello di circa 600 metri.

4. ATTENTI AI CACCIATORI come capita purtroppo in tanti boschi italiani, anche qui ci siamo ritrovati a camminare sentendo gli spari attorno a noi per poi arrivare al punto che mentre stavamo mangiando all’antica abbazia di San Benedetto (oggi sono solo rovine) Miche ha sentiti i pallini cadere vicino a noi… ovvero avevano sparato a pochi metri da noi! Abbiamo urlato di smettere e di stare attenti e da quel momento in poi sono diventata un membro del coro alpino da me inventato che faceva solo: “ohlalalaiuiu”. A squarciagola! Per la gioia dell’innocente Michele!

NB: questa tema per me è molto serio! Non vedo motivo al mondo di mettere a rischio la vita di persone e famiglie e bambini e cani e… persone libere che camminano nei sentieri liberamente da parte di gente autorizzata a sparare!!! E quindi con forti possibilità di sbaglio. Solo che qui un errore puó costare una vita!

5. Da vedere lungo la tappa:

  • Ex Abbazia San Benedetto: oggi sono solo ruderi ma l’ambiente è alquanto suggestivo e puó essere un buon posto per fare la pausa pranzo al sacco visto che non si trovano aree attrezzate e pochi i prati. Qui c’è uni spiazzo che permette di accomodarsi per terra nel prato e non sulla strada. (Attenti ai cacciatori! URLATE!).
  • Monastero di San Simeone ancora attivo! Qui ci hanno accolto due splendi cagnoni docilissimi e l’ambiente è suggestivo con una vista pazzesca sulle colline circostanti. Se trovate una bella giornata, spettacolo doppio.
  • Stroncone: ci si passa per forza, ma qui un giro per godersi questi splendido borgo medievale, non dimenticatelo eh.

6. Non ci sono punti di sosta lungo la tappa e Colle è il primo paesino che si incontra a 2km da Stroncone e quindi la fine della tappa.

7. La tappa si svolge in parte su sentieri (in maggioranza) con alcune parti lungo stradine asfaltate e poco frequentate.

8. Bella tappa! Si potrebbe anche serenamente farla come escursione di una giornata al di fuori del cammino per assaporare il piacere delle colline umbre.

TAPPA 2

Stroncone – Poggio
Durata: 30 km
Tempo: 9 ore
Difficoltà: sicuramente la tappa più dura per la parte che riguarda la salita allo Speco di Narni, impegnativa come dislivello e anche per via della durata… Tosta!

Vi racconto la prima parte della tappa qui: Salita al Sacro Speco di Narni… ma una volta arrivati al Sacro Speco di Narni, la tappa, continua!
Arrivare a Calvi dell’Umbria dopo il Sacro Speco comporta circa 1 o 2 ore a seconda con alcuni tratti che ancora tirano.
Arrivati invece a Calvi dell’Umbria potete scegliere se terminare, o se avvantaggiarvi di qualche chilometro.
Noi ne abbiamo aggiunti 5 alla fine perchè di fatto ho prenotato da dormire vicino a Poggio (e no, non me n’ero accorta che fosse a 5 km da Calvi).
Fortuna vuole: sempre lungo il cammino!

Unica precisione della mia tappa: il tratto del bosco prima di Poggio è l’unico tratto poco curato trovato. C’erano un paio di alberi caduti e quindi il percorso più difficile.

TAPPA 3

Poggio – Narni
Durata: 
27 km
Tempo: 7 ore
Difficoltà: tappa su asfalto o strade sterrate, ma senza montagne da scalare o troppi sentieri.

Anche in questa tappa gli spari dei cacciatori si sono sentiti attorno fin dall’inizio (nel mio caso 26 dicembre, ore 8 di mattina!).
Prima parte su strade asfaltate poco frequentate. Poi si passa in una fattoria e si inizia ad attraversare dei campi con un bel po’ di fango nel nostro caso.
Si trovano un paio di passaggi in mezzo ai rovi e serve fare attenzione (ovviamente io avevo 2 o 3 spine nelle dita).
Si sale poi un po’ in collina e si torna su strade asfaltate.
La tappa è a questo punto quasi tutta su strade con passaggio da un paio di paesini che non hanno nulla di che. Ultimo tratto totalmente in ombra ed essendo inverno fa molto freddo, ma ovviamente dipende dal periodo.

Arriviamo a Narni ed è bellissima! Centro vivo pur essendo il 26 dicembre. Tramezzini a due euro e mangiamo camminando che dobbiamo arrivare a Narni Scalo dove abbiamo albergo: altri 2 km in totale, ma anche qui per fortuna lungo la strada.

Confessione: arrivati a Narni c’è una deviazione che porta all’Abbazia di San Cassiano che credo sia bellissima… Ma non avevamo le forze di fare deviazione per arrivarci. Di fatto quindi la saltiamo anche se ancora ora mi pento (ma al momento, non mi riusciva proprio!).

TAPPA 4

Narni – San Gemini
Lunghezza:
quasi 16 km
Tempo:  4 ore (con pause)
Difficoltà: Facile, piacevole e decisamente bella da vivere.

Oggi è leggera. Freddo vero però nel nostro caso (2/3 gradi).
La tappa sarebbe di 20 km ma avendone già fatti alcuni il giorno prima di fatto ne faremo totali poco meno di 16.
La tappa di oggi è la più bella e facile al contempo. Si passeggia nelle campagne umbre una volta usciti da Narni e soprattutto collega due bellissimi borghi. Qualche parte nei campi con fango e grandi aperture su valli e colline. Ovviamente si sentono spari e si trovano mille cartucce per terra, vergognatevi!

La tappa però è bellissima per godere delle strade bianche umbre che danno sulle colline. La salita è solo alla fine della tappa, lungo una statale, ma per poco tempo e  piuttosto facile grazie all’asfalto e alla pendenza costante. Nota: non si incontrano bar lungo la tappa.

TAPPA 5

Narni – Cesi – Terni
Lunghezza:
meno di 25 km
Tempo:  7 ore (con pause e pausa pranzo inclusa però)
Difficoltà: prima parte impegnativa, seconda parte facile

Ultimo giorno e ultime due tappe che noi decidiamo di unire in una anche grazie ai consigli di Alessandro (il creatore del cammino).
La prima parte della tappa è quella che da San Gemini va a Cesi ed è anche quella più impegnativa.
Nel primo pezzo si cammina lungo una strada trafficata, una provinciale o statale che sia e come sempre ho ansia… Ma è per fortuna un tratto breve e soprattutto è l’unico di tutto il cammino (trafficato).
Si prende poi una strada che inizia a salire e si arriva  al Parco Archeologico di Carsulae che mi è stato consigliato di visitare… Ma di fatto quando arriviamo noi è ancora chiuso e quindi lo possiamo vedere solo da fuori.
Poi inizia la salita fino alla Romita di Cesi, impegnativa forse, ho trovato peggio quella per il Sacro Speco di Narni. Solo l’ultimo pezzo è su sentiero e si fa fatica.

Arrivati alla Romita di Cesi abbiamo telefonato e siamo stati accolti per visitare questo luogo davvero speciale: la posizione, il silenzio, quella carica che si respira solo in alcuni luoghi (a prescindere che si creda o no, come dico sempre)… Davvero una tappa da non perdere.

Poi proseguiamo e iniziamo la discesa su sentieri che ho trovato molto più complessa rispetto alla salita (e anche qui mille cartucce di plastica per terra… E poi parliamo di ambiente e preservazione dell’ambiente? Vergognatevi!).
Lunga discesa fino a Cesi che praticamente è arroccato sul monte quindi si esce dal bosco e si arriva a Cesi quasi direttamente.

Da dopo Cesi in poi tutto il percorso sarà invece su asfalto, lungo strade provinciali, facile da camminare, ma a onor del vero poco piacevole.
E qui vi dico: se avete poco tempo, se volete tagliare qualche parte, se avete fretta, siete stanchi o altro… Il tratto Cesi/Terni è giustamente fatto per tornare al punto iniziale, ma volendo si può anche prendere un autobus molto comodo.
Se no camminate, come abbiamo fatto noi, ma senza grandi paesaggi.

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Stroncone

Considerazioni finali (mie) sul cammino dei Protomartiri Francescani

Uno splendido cammino. Ve lo consiglio di cuore!
Sicuramente impegnativo e intenso (non sottovalutatelo perchè alcune tappe richiedono impegno), ma davvero ben pensato, strutturato e ideato.
Se lo volete vivere come pellegrinaggio tantissimi i luoghi sacri e religiosi che si incontrano.
Se lo volete vivere per il semplice gusto di viverlo come camminatori, il gioco vale la candela sia per gli scenari di campagna che per i borghi che per il cibo! Sia mai che ce ne dimentichiamo.

Non ci sono tanti cammini di breve distanza in Italia. Quello più noto è la Via Degli Dei e vi dico, il Cammino dei Protomartiri è altrettanto interessante, forse leggermente più semplice, con punti di grande forza.
Di contro c’è questa tendenza a dover per forza chiamare tutti pellegrini sui cammini religiosi che io non ho mai amato, ma la maggior parte delle persone che oggi cammina non lo fa come forma di pellegrinaggio in realtà.

Non fatevi quindi allontanare da questi “paroloni” o queste etichette che spesso risultano strette.
Qui rimarrete (davvero) appagati a prescindere dalla vostra ragione di cammino… qualunque essa sia, buon cammino!

***Articolo aggiornato ottobre 2019

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