Sono quelli dei nuovi lavori nel turismo. Hanno qualifiche e competenze che, dieci anni fa, non esistevano neppure. Interpretano un mondo che cambia. Sono destinati a crescere in pochi anni. In numero e varietà. Nel cuore di un settore che non conosce crisi. Il turismo ha rappresentato nel 2017 oltre il dieci per cento del Pil mondiale, più di settemila miliardi di euro di fatturato, e ha dato lavoro a 120 milioni di persone. Nel nostro Paese il mercato dei viaggi vale 223 miliardi di euro e un milione e mezzo di impieghi (dati: The World Travel & Tourism Council). Un boom trainato dalla tendenza sharing, dai voli low cost, dal web. Secondo Unioncamere, di qui al 2023 si stima un fabbisogno italiano fino a 3,2 milioni di posti di lavoro legati nel settore digitale e dei servizi e attività “green”. Ma ci sono due parole da ricordare: formazione e specializzazione. Non si improvvisa nel turismo 3.0, non si resta indietro. Nemmeno in ruoli tradizionali come la guida o l’albergatore.
Nuove professioni del turismo: dove formarsi
Attenzione, però: creatività è la parola d’ordine delle nuove professioni del turismo. Come filosofia di lavoro così come nel percorso formativo. Se da una parte sono i consueti canali a garantire l’accesso all’industria del Travel, nuove opportunità arrivano da corsi e facoltà apparentemente distanti dai viaggi. L’educazione standard prevede un diploma nel settore turistico-alberghiero, eventualmente l’iscrizione a un corso di laurea in Scienze del Turismo (sul sito del Salone di Formazione, lavoro e politiche turistiche in programma tenutosi a Roma lo scorso 13-15 marzo, un elenco delle cattedre italiane), magari un master qualificante. Tra i principali quelli attivati dal Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica dell’università Ca’ Foscari di Venezia), il master in Economia del Turismo della Bocconi di Milano o quello di Progettazione e gestione dei sistemi turistici a Bergamo. Per diventare guida turistica o direttore tecnico d’agenzia di viaggio serve inoltre l’esame abilitante. Ma l’avanzata delle nuove tecnologie, in particolare del web, apre le porte anche a ingegneri informatici, matematici e statistici (specie per l’analisi dei Big Data), esperti di web marketing e comunicazione. Per capire quanto conta e conterà sempre più la competenza digitale basta guardare a uno dei colossi, Google che, tra mappe, recensioni e servizi come Google Flights sta rivoluzionando (anche) il mondo dei viaggi. “Secondo gli studi di Oxford Economics, in Italia sono stati creati 180 mila posti di lavoro sfruttando gli strumenti digitali e ne possono nascere altri centomila”, ricorda Andrea Cristallini, Communications manager di Google Italia. “Serve una rivoluzione culturale: le imprese devono capire che il digitale non cambia il modo di lavorare, ma fornisce opportunità semplici e a basso costo. Google ha attivato i corsi online gratuiti Eccellenze in digitale e il progetto Crescere in digitale, con ottomila tirocini nelle imprese. Servono a imparare nuove competenze: come far comparire un’attività nelle mappe con prezzi, orari e contatti, come avere sui blog notizie aggiornate, come pubblicare foto…” Avvertenza: “Se prima ciò che si imparava a scuola valeva per sempre, ora il settore cambia troppo velocemente”, spiega Mauro Santinato di Teamwork, società di consulenza alberghiera. “Bisogna sempre riadattare le competenze, essere aggiornati”. Formazione permanente, dunque, anche con i corsi promossi da aziende, camere di commercio, associazioni di categoria. Da cercare, ovviamente, online. E occorre valutare, tra i tanti percorsi, quello che più corrisponde al proprio profilo e alla propria passione. Ma quali sono i nuovi lavori nel turismo più nuovi e ricercati. Eccoli nella nostra gallery.
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