Il nostro viaggio è differente. E quando torniamo a casa?

Articolo di Serena Trotti

Per favorire il nostro “stare bene” in questa vita, dobbiamo cercare di mantenere un’armonia tra il nostro corpo fisico, i nostri pensieri, le nostre emozioni, il nostro essere più profondo.

Noi che scegliamo una vacanza “differente” ci rigeneriamo con esperienze “on the road”, che ci fanno incontrare persone e mondi nuovi e che sono linfa vitale per la nostra mente e il nostro spirito.

Un viaggio responsabile è un modo per ritrovare quell’armonia in noi stessi e con il mondo che ci circonda, un’esperienza che ci guarisce. Per questo il risultato di levatacce all’alba, giorni in cammino, difficoltà con un clima, una lingua strana o un cibo sconosciuto rappresenta per noi una sensazione di leggerezza dello spirito e di puro benessere fisico

Nella quotidianità di tutto l’anno, chiediamo al nostro corpo di sostenerci, lo sottoponiamo a molte prove e difficoltà, spesso lo ascoltiamo pochissimo o quasi per niente. Nel periodo estivo ci dedichiamo al riposo e ci rigeneriamo. Percependo perfettamente la differenza tra questi due stati, al ritorno a casa, abbiamo sempre molti progetti: andrò a correre, farò dello sport, visiterò i nuovi amici, mi iscriverò a questo o quel corso… poi bastano poche settimane di “frullatore” e molti buoni propositi finiscono nel dimenticatoio.

Ricominciamo a correre come il criceto nella ruota, torniamo sordi alle esigenze del nostro corpo e del nostro essere profondo e così, inevitabilmente, ritorniamo in quello stato di torpore, la nostra energia è sempre bassa, torniamo ad essere in affanno.

Mantenere il contatto con noi stessi è molto più semplice di quanto non possiamo immaginare. Ascolto e consapevolezza si possono allenare proprio come una qualsiasi attività sportiva: il contatto con la natura, gli stimoli per la nostra mente, la pratica di esercizi energetici, arti marziali, la meditazione, tecniche di benessere come massaggi shiatsu, reflessologia, sono tutte buone abitudini che ci “allenano” ad ascoltarci, a percepire la nostra energia per mantenere il contatto con noi stessi, e vigilare sul nostro equilibrio psico-fisico.

Quando cominciamo ad ascoltarci, diventiamo più sensibili a tutti i nostri cambiamenti energetici. Per questo poi, correggere un po’ i ritmi della nostra quotidianità, porre un briciolo di attenzione all’alimentazione, sostenere il nostro organismo con un giusto esercizio fisico (in base alla nostra età e alla nostra vita) godere di sani rapporti umani, degli stimoli corretti per il nostro spirito, diventano pratiche facili e spontanee, perché ne sentiamo i benefici.  Sentiamo la misura di quanto i nostri sforzi vengono ripagati da un’energia vitale più intensa, da un maggiore equilibrio.

Basta poco per mantenere accesa quella lampadina… proviamoci davvero e in un modo diverso quest’anno. Non perdiamoci di vista, ricordiamoci di noi stessi anche quando saremo costretti a rimetterci calze e scarpe e scendere in metropolitana!  Buon rientro a tutti.

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