Lago di Tenno
Garda Trentino è la zona a nord del Lago di Garda collocata nella regione autonoma del Trentino in provincia di Trento.
Include i comuni di Riva del Garda, Arco, Torbole, Nago, Tenno, Dro, Drena e se ancora non la conoscete, prendetevi 10 minuti che questo articolo ve la presenta per bene (spero).
Non ero mai stata in questa zona e avevo un’idea del lago molto “milanese” ovvero un luogo in cui non fare mai il bagno in primis (“per carità, il bagno al lago? Ma anche no”), con acqua torpida e spiagge poco invitanti… E poi sono arrivata a Riva del Garda nel corso di un viaggio con l’ente del turismo Garda Trentino per scoprire un altro mondo rispetto a quello che mi immaginavo!
Riva del Garda
Acqua azzurra e trasparente, vento, sport acquatici, spiagge e tantissime persone che prendono il sole o si godono l’acqua! E ancora montagna dai numerosi percorsi a piedi o in bici con tanto di clima mitigato dalla presenza del Lago di Garda, anche in inverno.
Wow!
A completare il bel quadro la compagnia tutta femminile. Ero con due amiche: Chiara di ConUnViaggioNellaTesta e Marika di MyLifeInTrek (e se ancora non le conoscete, è il momento giusto per farlo!) e finalmente ho vissuto un 4 giorni di trekking in rosa (esperienza che per assurdo mi mancava del tutto).
Ma passiamo al racconto del trekking a Garda Trentino e del nostro itinerario.
Marika, Chiara e io!
Come arrivare?
Arrivare nella zona di Garda Trentino è quanto mai facile e comodo.
- Auto
Come sempre il primo mezzo è l’auto. Come punto di riferimento vi indico Riva del Garda essendo uno dei comuni più grandi.
- Treno + Bus (mezzi pubblici)
Si può serenamente arrivare anche in treno con collegamenti veloci, la stazione più vicina per raggiungere il Garda Trentino o Riva del Garda è Rovereto.
Una volta arrivati a Rovereto trovate numerosi collegamenti di autobus con ottima frequenza.
La fermata è subito fuori dalla stazione FS di Rovereto. Potete scaricare l’applicazione “OpenMove” per comprare biglietti e vedere orari o fare il biglietto direttamente sull’autobus dal controllore.Da Rovereto a Riva del Garda l’autobus impiega circa 50 minuti.
Riva del Garda
Perché e per chi il trekking nella zona del Garda Trentino?
Se il trekking nel Garda Trentino presenta giri di alta montagna, 1900 metri di dislivello in un giorno, ferrate e numerose altre possibilità adrenaliniche, l’itinerario di cui vi parlo in questo post e che ho percorso nei miei 4 giorni è in gran parte adatto a tutti, percorribile senza particolare difficoltà (per chi allenato un minimo) e piacevole anche per chi inesperto.
Unica eccezione: il giorno 2, adatto solo a chi già escursionista allenato e con pratica.
Questo itinerario però è in generale semplice (seppur SEMPRE escursionistico eh), adatto anche a chi non ha mai praticato (non da soli eh) e ideale per chi cerca di immergersi in alcune bellezze della zona, camminando e visitando!
NB: importante come sempre essere attrezzati, con le scarpe adeguate perché i percorsi sono tutti escursionistici con diversi punti dissestati e irregolari che richiedono particolare attenzione nella camminata. Ci sono alcune parti esposte e altre che possono comportare facili scivolate o distorsioni di caviglie…
Tutto questo a dire: ragazzi, non si va in montagna con le scarpe da ginnastica o peggio come hanno raccontato alcuni locali CON I TACCHI!
Per i tacchi vi consiglio solo Riva del Garda (bellissima tra l’altro).
NB2: vi ricordo che “facile” o “semplice” sono termini legati sempre e solo al discorso escursionismo.
Rispetto a una passeggiata al lago o sull’asfalto questi 4 giorni sono tutt’altro che semplici, anzi… ma se parliamo di escursionismo in montagna, sono escursioni fattibili, piacevoli e semplici.
E scusate le precisazioni ma ogni volta che sento i racconti delle persone che vivono la montagna su cittadini inesperti che si mettono in pericolo mettendo in pericolo a loro volta chi poi deve andare a salvarli, mi sento in dovere di spiegare e rispiegare sempre… nella speranza che pian piano tutti capiremo che la montagna è di tutti sì, ma richiede grande prudenza. Sempre.
Dove dormire?
Credo che per poter vivere appieno questo percorso e lo spirito stesso di queste montagna sia davvero consigliabile dormire nei bellissimi rifugi di questa zona.
Comodi, accoglienti, puliti e decisamente confortevoli. Per non parlare delle posizioni che sono a dir poco spettacolari.
Rifugio Nino Pernici
1600 metri di quota
Camerate (da 4 o da 6)
… Il mio preferito in assoluto ad oggi perché un’accoglienza così calorosa, amichevole e sincera, non l’ ho mai ricevuta.
Marco e Andrea sono i due fratelli che gestiscono da più di 10 anni questo posto e vi assicuro che sono capaci di farvi sentire a casa.
Lo so, è una frase che si dice spesso, solo che qui è vera.
Aggiungo che qui ho divorato una delle cene migliori della storia: polenta di patate. Vi spiegheranno loro come nasce, io vi dico solo che è DA NON PERDERE!
Costo:
Soci CAI € 39 (con mezza pensione)
NON soci CAI € 50
I cani non possono dormire nel rifugio, ma è presente un bivacco che viene concesso in caso.
(Per pagare si usano i contanti, elemento che ricordo perché spesso io non ci penso).
Rifugio Nino Pernici
Rifugio San Pietro
900 metri di quota
Camere doppie, camerate e baita per 10 persona privata
Avrei passato ore e ore a contemplare la vista da lì (tant’è che alle 22.30 ci hanno dovuto mandare a dormire perché non volevamo mica andare via tanto era pazzesca la vista!) e se devo dirvi questo rifugio unisce tantissimo la meraviglia dell’essere in quota alla super comodità per raggiungerlo. Volendo si possono fare solo 10 minuti di strada a piedi, ma decisamente meglio fare il percorso completo dal Lago di Tenno (che vi racconto dopo).
Ci sono camere doppie e anche in questo caso siamo stati accolti alla grande con racconti di montagna e chiacchiere su quanto succedeva in loco…
La montagna regala conoscenza!
Costo:
I costi qui variano:
€ 50 per camerata con mezza pensione (Non soci CAI)
€ 100 per noleggiare la baita
E se non volete dormire in quota?
Rifugio San Pietro (o meglio la vista dal Rifugio)
My Lago Hotel (Riva del Garda)
Albergo a Riva del Garda, carino e accogliente!
Ovviamente qui i prezzi sono diversi essendo a pochi metri dal lago in una posizione anche particolarmente piacevole. A voi quindi la scelta finale.
Itinerario trekking Garda Trentino: 4 giorni tra laghi e monti
Questo percorso alla fine unisce un’insieme di cose: la vita da lago, la passione per il trekking panoramico e la cultura del posto visto che visitare a piedi le cose resta sempre, a mio parere, uno dei modi migliori per viversele.
1° giorno: la Ponale, percorso panoramico
La Ponale, sentiero Alpinistico per esperti, questa la dicitura completa che appare anche se di fatto parliamo di un percorso aperto sia a pedoni che alle biciclette, la Ponale o strada del Ponale collega Riva del Garda con la Valle di Ledro ed è sicuramente una delle maggiori attrazioni del Trentino e della zona di Garda Trentino.
Strada costruita nella seconda metà del 1800, dismessa, è stata poi trasformata in un sentiero per pedoni e biciclette e dai grandi panorami che prosegue (volendo) per 10 km solo andata, ma si può decidere di percorrerlo come meglio si preferisce.
Di mio ne ho percorso solo una piccola parte come passeggiata da Riva del Garda per godere appieno dello scenario circostante.
Se si va fino alla Valle di Ledro calcolate circa 3 ore solo andata.
Consigli: prestate molta attenzione alle biciclette!
Purtroppo hanno preso davvero pieno possesso della strada e molti di loro non hanno alcuna prudenza e sfrecciano come dei matti.
Sono presenti segnali che ricordano ai ciclisti di andare piano e hanno anche diviso la parte per i camminatori da quella delle biciclette in alcuni tratti, ma sappiamo che non bastano cartelli a fermare gli sprovveduti quindi badateci voi per quanto potete.
2° giorno: sentiero delle Creste
Arrivo: Rifugio Pernici (ho dormito lì)
Dislivello: 820 metri a salire e 607 a scendere
Difficoltà: EE, ci sono alcune parti esposte e che richiedono prudenza
Questo percorso è bellissimo e ve lo consiglio fin da subito per godere appieno dei panorami di queste montagne, del lago di Ledro dall’alto e dei sentieri panoramici. Di nostro avevamo una guida di Mmove Into Nature con la quale abbiamo serenamente vissuto il percorso (adoro a volte seguire senza dovermi minimamente preoccupare di dove devo andare a onor del vero) e come sempre ve la consiglio anche per poter cogliere e ascoltare storie che diversamente non si potrebbero sapere (io soprattutto).
Si parte da Malga di Trat, a cui si arriva comodamente in auto e la prima parte è di salita, una salita che non presenta difficoltà tecniche, ma al contempo è continua e costante per 400 metri a salire (a dire: avere fiato, aiuta).
Si passa dalla Bocca di Caret (a 1800 metri) e si arriva alla Bocca di Saval… gli scenari si aprono sempre di più salendo e sono bellissimi.
Altra salita questa volta più ripida e diretta per arrivare a Cima Parì che mostra in tutta la sua bellezza il lago di Ledro, dall’alto, un paesaggio splendido!
Ancora più bello il fatto che lo scenario si apre d’improvviso dopo una salita (come dire) sentita, ma come sempre la fatica è ampiamente ripagata.
A questo punto si prosegue stando in cresta e alcuni parti sono esposte e richiedono particolare attenzione. Si passa anche per delle roccette e in mezzo ad un paio di trincee. Lo scenario è suggestivo.
Si arriva a Cima Sclapa e poi piano piano si inizia a scendere. Noi siamo ripassati dalla Bocca di Saval e siamo andati poi al rifugio lungo un sentiero panoramico che non presentava discese e o salite. E arrivate al rifugio la meraviglia.
Torte con tè, birre e tanto tanto benessere. Una delle cose meravigliose della zona di Garda Trentino (come detto) è che il lago mitiga la temperatura e quindi si stava semplicemente da Dio anche se erano già le 17 ed eravamo a 1600 metri.
3° giorno: Canale di Tenno – Lago di Tenno – Rifugio San Pietro
La mattina ci ha svegliate la pioggia e quindi il nostro percorso ha subito qualche modifica. Come prima cosa: discesa dal rifugio Pernici fino alla Malga Grassi, altro bellissimo posto di cui tenere presente.
Questa discesa è breve, con alcuni tratti ripidi, ma siccome pioveva noi siamo passati dal sentiero per mountain bike e quindi non abbiamo avuto difficoltà particolari. Il terreno è sicuramente dissestato, ma si percorre senza problemi.
Da Malga Grassi siamo poi andati in un posto che, segnatelo, va visto: Canale di Tenno, uno dei borghi più belli d’Italia.
NB: da Malga Grassi al Canale di Tenno noi siamo andate in auto (un passaggio), ma ci sono delle varianti che vi permettono di arrivare fino a giù e fare il percorso a piedi, ovvio si parla di qualche ore in più di percorso ma si fa serenamente… Soprattutto se pensate che a Riva del Garda ci sono percorsi da 9/10 ore di cammino senza pause al giorno!
Canale di Tenno
Che bellezza questo borgo! Conservato egregiamente, con un solo bar e neppure una gelateria a dire: andateci prima che il turismo se ne impossessi. Si passeggia per queste stradine dall’intatto fascino e la voglia di fare foto c’è ad ogni angolo con una sola certezza: le foto non rendono giustizia. Le mie soprattutto.
Altra perla di Canale di Tenno: la sua vicinanza al Lago di Tenno.
Lo conoscete?
Lago di Tenno – Rifugio San Pietro
Il lago di Tenno pare una PISCINA a cielo aperto. Pare un luogo incantato in cui buttarsi per godere della vita. Pare artificiale tanto è perfetto e invece è frutto di una tremenda frana passata che cambiò totalmente l’assetto morfologico dell’area… Ma di fatto è (non pare) incredibilmente azzurro e splendente.
Arrivando a piedi da qui si può salire e farsi un bel percorso a piedi.
Arrivo: Rifugio San Pietro (ho dormito lì)
Dislivello: 400 metri a salire
Difficoltà: E
Questo percorso è semplice (nella scala di valori escursionistica eh, non in quella da città! 😛 ), non presenta difficoltà tranne un breve tratto particolarmente ripido in salita nel bosco, che però dura poco.
La bellezza è che si passa dal Lago di Tenno (se avete tempo fermatevi per fare un bagno, un pic nic o anche solo mille foto) e poi si inizia a salire nel bosco.
Si alternano parti su sentiero ad altre su mulattiera e se camminate senza pausa in un’ora e trenta siete sù… Ma se come abbiamo fatto noi siete sempre fermi a fare foto e chiacchiere, noi di ore ne abbiamo impiegate 3! D’altronde le cose vanno godute a fondo no?
Arrivare al Rifugio San Pietro però è una meraviglia visto che lo scenario che vi aspetta è così:
Qui si può arrivare anche in auto con la macchina e fare solo 10 minuti di percorso a piedi, ma di certo io non ve lo consiglio.
La meraviglia è l’escursione nella sua interezza anche se non nego che il Rifugio San Pietro merita davvero, anche solo per una cena o un pranzo.
Noi qui abbiamo mangiato e goduto di una serata vista lago capace di farti sentire romantica anche con le amiche!
4° giorno: Rifugio San Pietro – Cascate di Varano – Riva del Garda
La giornata di oggi inizia con una splendida colazione al rifugio San Pietro, una bella giornata di sole e tanta voglia di camminare… Al punto che tra una chiacchiera e l’altra sbagliamo subito strada allungandola, ma onestamente: chissene.
Il nostro obiettivo oggi è rientrare a piedi a Riva del Garda, ma inserendo qualche bella tappa da vedere lungo il percorso.
La discesa dal rifugio è sicuramente molto semplice (anche se chiacchierate tanto come noi) e si arriva a un certo punto al Paese dove noi abbiamo fatto colazione! La seconda! Ma in montagna (si sa) l’appetito non manca.
Poi si prosegue lungo un percorso bellissimo per arrivare al Castello di Tenno (da vedere almeno da fuori) e alla bellissima Chiesa di San Lorenzo.
A questo punto volendo si può proseguire per Riva del Garda lungo il Low Loop (un percorso così chiamato che fa un giro ad anello nella zona bassa di Garda Trentino) per un totale di 2 ore di cammino senza pause, oppure noi abbiamo preferito tornare indietro e puntare alle Cascate di Varone.
Cascate di Varone – Parco Grotta Varone
Per accedere a questo parco si paga un’entrata (€ 6 ma come sempre controllate che i prezzi variano spesso) e si accede a un’area davvero molto ma molto amata…
da pulman interi di turisti, pure.
Il luogo naturale di per sé è suggestivo: si accede a una cascata minore (sappiate che ci si bagna un po’ per vederle da vicino) e poi si sale a una cascata più grande (altra bella doccia)… Ma i turisti sono tanti.
Vi consiglierei di andarci fuori alta stagione se potete per godere di aspetti naturali che se visti in mezzo alla folla perdono davvero tanto fascino (per me), ma che se visti in condizioni serene sono uno spettacolo!
Da qui poi abbiamo proseguito a Riva del Garda (3,5 km) facendo un primo pezzetto lungo la statale (attenzione eh!) molto molto breve però, e poi sempre su marciapiede arrivando a Riva del Garda in 40 minuti.
Unico rammarico?
Non aver potuto percorre il Medium Loop del Garda Trek ovvero un percorso di 4 giorni (stando alle mappe eh) con 4 tappe a dir poco PROBANTI (fate conto che si parla di 3275 metri di dislivello a salire in 4 giorni)… ma che credo sia davvero una meraviglia.
E siccome grazie proprio al clima mitigato dal lago si può percorrere tutto l’anno, per ora è solo un arrivederci.
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