Le spiagge plastic free e i lidi eco in Italia

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L’allarme per il clima e la corsa ai ripari per la tutela dell’ambiente è destinato a cambiare le nostre abitudini. Anche in vacanza. Quest’estate sceglieremo spiagge plastic free. L’urgenza di un intervento, infatti, sollecitato anche dal movimento FridayforFuture iniziato dalla protesta della giovane svedese Greta Thunberg ha portato già molte regioni, comuni e città del nostro Paese ad adottare fin da ora la direttiva comunitaria volta a ridurre la produzione di plastica monouso entro il 2021. Approvata il 27 marzo 2019 dal Parlamento europeo e dal Consiglio Ue il 20 maggio, stabilisce che tutti gli Stati membri dovranno cessare progressivamente la produzione e la vendita di oggetti di plastica monouso come posate, piatti, cannucce, bastoncini per bevande, contenitori per alimenti e bibite, aste per palloncini, bastoncini cotonati (già banditi da inizio 2019) e dovranno essere sostituiti da prodotti in materiali biodegradabili e compostabili. Ma i provvedimenti saranno ben visibili già da questa estate 2019 in molte spiagge della Penisola, dove i rifiuti finiscono più facilmente in mare. In questi mesi sta, infatti, crescendo il numero di lidi che hanno scelto di diventare luoghi plastic free. Alcuni hanno fatto un ulteriore passo avanti, adottando iniziative smoke free bandendo il fumo tra gli ombrelloni (per i fumatori sono previste aree apposite) per evitare la dispersione di mozziconi sulla battigia e nel mare, rifiuti che impiegano almeno 10 anni a decomporsi.

Le spiagge platic e smoke free

Qualche esempio? La Puglia è tra le regioni più virtuose e da questa estate in tutti gli stabilimenti balneari sarà vietata la distribuzione di cibo e bevande in materiale monouso non compostabile. Anche la costa romagnola, tra le più amate da italiani e stranieri, si è impegnata nella lotta alla plastica con il progetto Plastic free 2023. A Rimini, già dal 15 aprile, è vietato l’uso di contenitori in plastica monouso e di fumare lungo 15 chilometri di litorale. Pena, una multa fino a 50 euro. La spiaggia di Bibione, in Veneto, è stata invece la prima a diventare smoke free: dopo alcune limitazioni imposte già dal 2011 con il progetto Respira il mare che vietava le sigarette lungo il bagnasciuga, dalla fine di maggio di quest’anno è vietato fumare sotto l’ombrellone per gli 8 km del litorale riservando aree dedicate ai fumatori alle spalle degli stabilimenti balneari.

In realtà, la tutela dell’ambiente e la salute aveva avuto alcuni precursori fin dallo scorso anno. Come le Isole Tremiti dove erano già state bandite tutte le stoviglie in plastica monouso in spiaggia, con multe per i trasgressori da 50 a 500 euro oppure nella rinomata spiaggia della Pelosa, in Sardegna, dove era stato vietato il fumo: divieto che, visto il successo dell’iniziativa, si vorrebbe estendere presto a tutti i lidi del comune di Stintino e nel resto dell’isola.

Sono provvedimenti importanti che mostrano anche come ciascuno di noi può dare il proprio contributo a tutelare la bellezza dei luoghi delle nostre vacanze. E chi volesse fare qualcosa in più? Potrebbe scegliere di partire in treno e muoversi, poi, con i mezzi locali, più sostenibili. Sono tante le spiagge da raggiungere in treno.

Scoprite nella gallery quali sono le principali spiagge italiane plastic e smoke free dell’estate 2019. Ma cresce di giorno in giorno il numero dei lidi intenzionati a seguirne l’esempio al più presto.

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