Spa, ultima frontiera: alla ricerca del benessere sfidando la gravità

sphere pool mistra

Sospesi. Appesi a tessuti di stoffa elastica o cullati da amache mentre si praticano esercizi di stretching, meditazione, yoga. A mezz’aria, ma anche nell’acqua. Galleggiando sostenuti dall’abbraccio di un operatore che ruota, allunga, torce il corpo abbandonato tra le sue braccia. Solo così la colonna vertebrale sperimenta una flessibilità difficilmente ripetibile con esercizi eseguiti a terra: il mondo si fa carezza e, lentamente, si torna bambini. Si chiamano antigravity yoga, woga, watsu, Oba, zero gravity pilates i nuovi trattamenti di benessere mutuati dalle arti circensi e proposti, con una declinazione wellness, dalle Spa più all’avanguardia. Lo scopo? Annullare il peso. Fisico e mentale. Migliorando forza, equilibrio e flessibilità e strizzando l’occhio alla bellezza, perché, assicurano gli esperti, riattivare il sistema linfatico e circolatorio stimola anche il collagene della pelle.

Sospesi in Grecia

“L’esperienza del volo dà sollievo alla schiena e allo spirito ed è un toccasana per l’autostima, perché spinge a superare i propri limiti divertendosi”, spiega Patrizia Bortolin, consulente Spa ed esperta di benessere. Un esempio? Euphoria Retrait, destinazione olistica aperta a Mistra, sito patrimonio Unesco vicino a Sparta, in Grecia. Qui si pratica l’aerial yoga sospesi tra gli ulivi, in amache o bozzoli aerei, e si nuota nella Sphere Pool, una piscina sferica con musica subacquea (canti di balene e delfini): è ispirata all’architettura della chiesa di Hagia Sophia, l’unica di Mistra, che nel periodo turco fungeva da moschea.

All’insegna della leggerezza

Esperienze all’insegna della leggerezza anche per Belmond Villa San Michele, hotel di charme sulle colline di Fiesole, sopra Firenze: quadri e mobili antichi, una Spa e la piscina dove Luca Renzini pratica lo yoga in acqua. Nei magnifici giardini terrazzati Camilla Carmagnini insegna, invece, yoga in volo: “Combino la sospensione con le posizioni asana (posture legate a questa disciplina, ndr). Oggi c’è voglia di staccare i piedi da terra. Di sognare e giocare con piccole acrobazie ed esercizi alla portata di tutti”. E se, per provare l’esperienza, bisogna aspettare che arrivi marzo, a Grotta Giusti, a Monsummano Terme (Pt) Luciano Tanini accompagna gli ospiti tutto l’anno nel lago della grotta per il Natural Spa Floating, che regala la sensazione di un dolcissimo abbraccio materno. Cullati dall’acqua termale e circondati da un’architettura naturale senza pari (l’ottava meraviglia del mondo, per Giuseppe Verdi), non si uscirebbe più. Qui vengono a nuotare anche i sub, che dopo il massaggio in acqua si caricano le bombole in spalla e vanno a esplorare i fondali, tra formazioni di cristalli di calcite simili a stalagmiti e corridoi subacquei.

Isolamento sensoriale

Floating Therapy, Rest, deprivazione sensoriale… comunque lo si chiami, l’altra frontiera del wellness è il galleggiamento in una vasca con 25 centimetri di soluzione supersatura di sali di magnesio (sali di Epsom). La sensazione è quella di non avvertire più dove inizia il corpo e dove finisce l’acqua. L’isolamento sensoriale libera la mente e il cervello rilascia enormi quantità di endorfine, gli ormoni della felicità. Questa pratica si sperimenta nei sei centri Float Your Mind dell’Italia centro-settentrionale. Sono molte le Spa che, nelle loro piscine, creano condizioni simili all’assenza di gravità. Al Relais San Maurizio, a Santo Stefano Belbo, in Piemonte, l’acqua ha una concentrazione salina 30 volte superiore a quella del Mar Morto. Si galleggia senza rischiare di affondare: è l’“effetto palla”, lo stesso che sperimentano gli astronauti nelle simulazioni, in vasca, di assenza di gravità. Il Forte Village Resort, a Santa Margherita di Pula, in Sardegna, propone invece Le gambe in cielo, passeggiata marina ad alta densità salina, e il Thalasso massage, massaggio galleggiante in assenza di gravità sotto la supervisione di Angelo Cerina, fondatore, con Umberto Solimene, della Scuola italiana di talassoterapia. La sorpresa maggiore si vive però a L’Albereta, relais nel cuore della Franciacorta a vocazione wellness (ospita la Spa Espace Chenot), dove si pratica l’Oba (Oceanic Bodywork Aqua), tecnica acquatica che “deriva dal massaggio sciamanico hawaiano e combina movimenti sopra e sotto l’acqua”, spiega Maurizio Ugo Rodriguez, kinesiologo e naturopata. Una notte nella Cabriolet Suite (la mitica camera 404) corona il sogno: premendo un pulsante sopra il letto a baldacchino, il tetto si apre e dà spazio a un soffitto di stelle. Per chi non ha paura di volare.

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