Africa: una parola sola che racchiude spazi vastissimi e culture diversissime ma anche lingue, costumi, paesaggi e bellezze ciascuno con una propria peculiarità. Così per Capodanno abbiamo pensato di proporre tre mete molto diverse tra loro: Capo Verde, Marocco e Senegal. In tutti e tre gli itinerari, agli incontri con la popolazione locale, all’ esplorazione delle bellezze naturalistiche e alla scoperta della storia e delle tradizioni, si aggiungeranno le visite ai progetti di sviluppo, per conoscere da vicino chi si impegna sul territorio.
Abbiamo chiesto ai referenti di questi tre viaggi, Sergio, Consuelo e Filippo, di descriverci le caratteristiche di questi tour. Ecco cosa vi aspetta nella grande e meravigliosa Africa!
SERGIO – In viaggio a Capo Verde
Capo Verde è un’ “Africa-Non-Africa”; da sempre influenzata dalle culture europea e brasiliana, ogni isola ha sviluppato un’identità a sé stante.
Durante il nostro viaggio scopriremo 2 delle isole più caratteristiche: Fogo, l’isola-vulcano con il fascino della montagna infuocata, e Santiago, che racchiude la storia dell’arcipelago e natura selvaggia.
Conosceremo anche le attività di un’associazione che opera in queste due isole con progetti di diversa natura. A Fogo, terra del vino, visiteremo una vigna e l’annessa cantina che dà lavoro a molte persone locali, rappresentando anche una sfida alle difficili condizioni climatiche dovute alla scarsità d’acqua, ma che sta iniziando a dare i suoi frutti. A Santiago, invece, passeremo la serata di Capodanno nella casa d’accoglienza per ragazze madri; assieme a loro e ai loro bimbi accoglieremo il nuovo anno, per poi spostarci qualche giorno al mare e goderci la spiaggia bianca di Tarrafal.
CONSUELO – In viaggio in Marocco
Il Marocco è un insieme di culture che nei secoli si sono interfacciate in tutti gli ambiti della società, producendo oggi una ricchezza che si riscontra nel dialetto locale, nella cucina, nei costumi, nell’architettura e nelle tradizioni musicali.
In questo viaggio scopriremo anche i vari paesaggi che da Marrakech si incontreranno fino all’oceano, passando per le montagne innevate dell’Alto Atlante e le dune del deserto di Erg Chegaga, tra Zagora e l’oasi di Foum Zguid, proseguendo poi nei campi di zafferano tra i villaggi berberi dell’Anti-Atlante.
Nascosta nel deserto roccioso di Ouarzazate, conosceremo un’associazione che si occupa di formare giovani diversamente abili nei settori di bigiotteria, falegnameria ed agricoltura; nella zona dell’Anti-Atlante, comprenderemo l’importanza che ha assunto negli anni lo zafferano, con una cooperativa agricola inserita nel circuito di commercio equo; e sulla costa Atlantica il paziente lavoro delle donne che producono l’olio di argan. Il Capodanno si trascorrerà tra le dune di sabbia, al ritmo della poesia Hassanya, trasformata nei secoli in canti ispirati alla vita nomade del deserto.
FILIPPO – In viaggio in Senegal
Tra il Senegal e l’Italia è come se ci fosse un ponte invisibile. In Italia si trova un altissima concentrazione di immigrati senegalesi, infatti ognuno di noi può dire di conoscere o di aver conosciuto una persona senegalese. In questo viaggio a Capodanno andremo a scoprire principalmente la cultura del Senegal, fatta di condivisione, generosità, ospitalità e tanti sorrisi. Si avrà l’occasione di conoscere molte persone, di entrare per un breve, ma intenso, tempo nella loro quotidianità, sia attraverso incontri informali, ma anche attraverso la conoscenza di progetti presenti nel territorio, come ad esempio un programma che aiuta a sviluppare il processo di miglioramento della situazione della donna su aspetti sociali come il lavoro e di sensibilizzazione sulle pratiche alimentari e sanitarie.
Ma in Senegal oltre all’aspetto sociale, si avrà modo di vedere alcuni paesaggi quasi incontaminati, dove la natura sembra avere il sopravvento sull’uomo. La riserva nazionale di Djoudj, meta per più di 400 specie di uccelli durante la loro rotta migratoria, ne è un esempio, così come il mangrovieto che lungo le sponde del Sine Saloum si distende per migliaia di ettari, senza tralasciare la sanava senegalese dove dominano i baobab.
Infine, le bellezze di alcune città come Saint Louis, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità secondo Unesco, o Joal Fadiouth che poggia su un’isola fatta interamente di conchiglie, lasceranno il viaggiatore meravigliato.
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