Non dovremmo mai smettere di viaggiare a caccia di nuove opportunità, andando alla ricerca di arte e bellezza. Anche per questo vale la pena seguire #ProtectYourLife: il progetto di Genertel (compagnia diretta di Generali Italia), per favorire il cambiamento positivo e l’empowerment personale, pensato per ispirarci suggerendoci come vivere le nostre passioni in totale libertà.
#ProtectYourLife è una serie di incontri on line e in diretta ogni due settimane con esperti e influencer che danno consigli e raccontano esperienze da cui prendere spunto per pensare fuori dagli schemi che riguardano argomenti che toccano da vicino ciascuno di noi: motori, casa, economia, benessere e appunto, i viaggi. Itinerari insoliti, nuove scoperte, partenze fuori stagione alla ricerca di bellezza: proprio di questo (e molto altro) ha parlato durante la sua diretta Elisa Chisana Hoshi, piemontese ma cittadina del mondo, che grazie a #ProtectYourLife ha condiviso la sua idea di viaggio come momento di crescita, interagendo come sempre in diretta con gli appassionati che l’hanno seguita.
Ecco allora cinque mete, per partire per un percorso fuori dagli schemi e pensare in grande, ispirate da #ProtectYourLife di Genertel.
Venezia, perché non Chioggia?
Piazza San Marco, Rialto o – solo per citare i più famosi – il palazzo Ducale, che oggi ospita alcune tra le mostre che valgono il viaggio in città (fino al 6 gennaio, per esempio, c’è un’esposizione che celebra i 50 anni dalla morte del pittore veneziano Jacopo Tintoretto): ecco, tanto per cominciare, perché non smetteremo mai di amare Venezia. Ma se oltre a questo provassimo a fuggire dalla folla di di turisti per vivere la “Piccola Venezia”? Così è chiamata Chioggia, cittadina con un centro storico di grande fascino sulla punta meridionale della laguna: un groviglio di canali dove navigano i Bragozzi (le tipiche imbarcazioni del posto caratterizzate da vele variopinte), tra i quali svettano palazzi storici e si fanno largo piazze e strade che non ti aspetti. Come piazza Vigo, dove c’è un ponte in marmo sul quale si quale si combattè la guerra di Chioggia che ora per tutti è il balcone della città perché è il posto migliore per godersi il panorama. Da qui si arriva dritti in Corso del popolo, che ogni giovedì ospita “el zioba”: uno dei mercati settimanali più grandi del Veneto, pretesto perfetto per iniziare un weekend lungo.
Palermo, perché non Trapani?
Capitale Italiana della Cultura 2018, ora la bellezza di Palermo è sotto gli occhi di tutti, e si è guadagnata il titolo grazie al programma culturale votato all’inclusione e alla valorizzazione dell’arte che tocca i punti più speciali della città. Esempi? L’antico quartiere della Kalsa, luoghi sacri come la Cappella Palatina o la Chiesa della Martorana, palazzo Abatellis o il Butera. E se dopo tutto questo facessimo rotta verso il mare più a sud? Più precisamente a Trapani, la città che non ti aspetti, perché da qui in genere ci si limita solo a passare senza fermarsi: per arrivare alle Egadi, alle spiagge San Vito Lo Capo, alla bella Erice su un monte dove mangerete la miglior pasta di mandorle. Eppure vale la pena restare, per passeggiare sul romantico lungomare, nel centro storico tra eleganti palazzi barocchi fino ad arrivare alla Torre dell’Orologio su cui è disegnato uno dei più antichi orologi astronomici d’Europa, poi alla Torre Ligny, che oggi custodisce un affascinante museo della preistoria e (almeno) al vicino Castello del Mare, edificato secondo la leggenda dai troiani arrivati a Trapani dopo la conquista di Troia.
Torino, e perché non Langhe e Monferrato (pop?)
Il Museo Egizio, il Mao, le residenze sabaude per scoprire la sua storia, e poi i locali di San Salvario, gli indirizzi di musica elettronica (ne è considerata la capitale), i nuovi ristoranti (Edit, uno su tutti) per conoscere il futuro: Torino si sta scrollando di dosso la sua reputazione di città industriale vivendo un vero e proprio Rinascimento. Anche per questo Lonely Planet la suggerisce come imprescindibile punto di partenza per un viaggio in Piemonte, prima delle 10 regioni che valgono un viaggio quest’anno secondo la sua attesissima Best in Travel. Perché oltre alla bellezza nota dagli intenditori, da qui si può partire per un itinerario di nuove scoperte, andando per esempio nelle Langhe non solo per bere vini rinomati tra paesaggi Patrimonio Unesco, ma per scoprire nuove cantine che seguono questa onda pop. L’ultima novità è l’Astemia Pentita, cantina di Barolo nota non solo per le sue produzioni ma per uno stile eclettico mai visto: da fuori ha la forma di una cassetta di vino, e gli interni sono un mix tra colori fluo, design, dettagli eccentrici e bellissimi. E da qui continuando in tema, vale la pena arrivare in Monferrato e fermarsi a Castelnuovo Calcea per un altro museo, ma stavolta in mezzo alle vigne da dove nascono grandi Barbera: l’Art Park La Court. Il più esteso museo a cielo aperto in vigna, con scenografie paesaggistiche progettate da Emanuele Luzzati che qui ha lasciato in eredità le sue sculture che fanno il paio con quelle di altri artisti internazionali come Ugo Nespolo, Giancarlo Ferraris e Chris Bangle.
Lecce, perché non Galatina (o l’entroterra)?
Ci avevate pensato al Salento fuori stagione? Raro farlo: chi arriva fin qui lo fa perché è spinto dal mare, in estate. Eppure ora che la folla di turisti non c’è, questa terra piena di grazia si mostra in tutta la sua bellezza, anzitutto a Lecce, con i suo merletti barocchi le sue chiese come il Duomo e il Castello che tra le altre custodisce un’esposizione permanete sull’arte della cartapesta che qui vanta una lunga tradizione. Tutto questo tra un dedalo di viuzze piene di artigiani e localini dove perdersi è una delle esperienze più belle da provare. Provateci anche fuori stagione, per poi fermarvi di paese in paese e scoprire ogni volta una nuova storia. Per esempio a Cerrate, dove c’è un Abbazia romanica tra le più belle della Puglia che dopo anni di abbandono è appena tornata in tutto il suo splendore grazie al Fai. O a Galatina il paese di Tarantismo: nella sua Basilica di Santa Caterina è ancora intatta la cappella di San Paolo dove le donne morse dai ragni nei campi (le tarantate) venivano a chiedere la grazia al santo per guarire dalla frenesia.
Napoli, perché non Salerno?
Sarà caotica, piena di contraddizioni, ma Napoli non smetteremo mai di amarla, e poi ora che è Natale con le botteghe di San Gregorio Armeno che pullulano di presepi fatti a mano dagli artigiani come un tempo, tornarci è sempre speciale, anche per continuare con il classico tour tra gli scavi di Pompei, prima di salire su un traghetto e arrivare fino a Capri. A Salerno, invece, ci avevate pensato? Salerno è una piccola città ordinatissima, elegante, con un lungomare che porta lo sguardo alla Costiera Amalfitana, bellezze come il Duomo o sorprese come il Giardini della Minerva (un orto botanico in pieno centro città) poco lontane da un castello – l’Arechi – che offre uno dei migliori panorami della zona. E poi anche a Salerno sanno bene come festeggiare il Natale, perché anche quest’anno torna Luci d’Artista con installazioni spettacolari che invaderanno ogni angolo della città per relegare il più inaspettato viaggio nella bellezza durante le feste.
L'articolo Cinque weekend d’arte (insoliti) in Italia proviene da VanityFair.it.
from Traveller – VanityFair.it https://ift.tt/2AA5ytn
via Cinque weekend d’arte (insoliti) in Italia
Commenti
Posta un commento