La nuit des temps: in Valle d’Aosta, per un weekend a spasso nel tempo

ph. S. Venturini

Un viaggio nel tempo, per conoscere sapori e tradizioni di un angolo di Valle d’Aosta tutto da scoprire. È quanto promette La nuit des temps, la manifestazione in programma la sera del 20 ottobre a Introd, una località situata a meno di trenta minuti dal capoluogo regionale, tra la Dora di Rhêmes e il torrente Savara. Qui, dove ha inizio il Parco nazionale del Gran Paradiso, per l’occasione si varcheranno idealmente quattro porte, che condurranno in altrettante età diverse: 1940, 1890, 1710 e 1450. Lanterne alla mano, ci si sposterà a piedi per il villaggio, ascoltando i racconti delle guide in abito d’epoca. E lasciandosi coinvolgere dalle suggestioni di persone e di luoghi, in un percorso che terminerà con una degustazione all’insegna delle tipicità.

Una passeggiata a spasso per la storia, dunque, per scoprire bellezze locali. Immancabile la tappa al castello di Introd, forse uno dei meno conosciuti della Valle d’Aosta. Dalla cima della sua torre si gode di una splendida vista su tutta la vallata. Si distingue dagli altri per la caratteristica pianta poligonale, quasi circolare, risalente al quindicesimo secolo, ma anche per gli affreschi che decorano le sue pareti esterne, visibili dal cortile. Distrutto nel corso dell’Ottocento da due incendi, oggi possiamo ammirarlo grazie al restauro di inizio Novecento a cura dell’architetto Chevalley. Se di fronte a questo gioiello si trova un antico granaio, accanto, la cultura contadina locale viene celebrata dall’imponenza di Cascina L’Ola, oggi abitazione privata, un tempo usata come pagliaio e stalla dei signori di Introd.

TRA SAPORI E ANTICHE TRADIZIONI
È una visita alla Maison Bruil, antica casa trasformata in museo, che completa la conoscenza della cultura rurale valdostana. L’edificio, suddiviso in tre piani e in zone dedicate alla conservazione e alla trasformazione dei prodotti della terra, rappresenta il più grande esempio architettonico del diciassettesimo secolo, nella vallata del Gran Paradiso. Qui, tra elementi in pietra e legno, si scoprono curiosità su come vivevano uomini e animali sotto lo stesso tetto, ma anche tante bontà. Il bottino goloso, infatti, è a portata di mano. All’interno dell’edificio si trova il concept store di Tascapan, collettore di eccellenze della regione: prodotti a filiera corta, realizzati secondo tradizione, da piccole e virtuose realtà artigiane. Ecco allora la fontina della Valle d’Aosta dop preparata con il latte d’alpeggio dalla famiglia Bonin, il succo di mele di Gressan (Renette, Golden Delicious e Jonaprince marchiate Augusta) dell’azienda agricola Saint-Grat, ma anche le erbe officinali e i loro derivati di Alpiflora, o i nettari che nascono da vigneti eroici, come quelli della Maison Vevey Albert. A proposito di Bacco, per un percorso scandito da vini e prodotti locali in un’atmosfera ovattata, che gioca tra antico e moderno, il consiglio è di prenotare una degustazione all’enoteca del castello Signori di Avise, dove salumi dop come il lardo d’Arnad o il Jambon de Bosses, il prosciutto più alto d’Europa, accompagnano gli immancabili sorsi bianchi e rossi doc.

TRA NATURA E ARTIGIANATO
Dalla bottiglia alla grolla, il passo è breve. Per scoprire i segreti della lavorazione e le declinazioni del legno, a Introd, è d’obbligo una sosta a Les Amis du Bois, laboratorio e boutique dove trovare tutti i simboli dell’artigianato locale: dal tipico calice alla famosa coppa dell’amicizia circolare. Quest’ultima, da tradizione, viene fatta girare tra commensali a fine pasto, per bere il tipico caffè preparato secondo la ricetta locale, con grappa, zucchero e scorze di agrumi. Poco distante, la natura dà spettacolo: al Parco Animalier, riserva faunistica, si passeggia aguzzando la vista, per scorgere i veri abitanti delle Alpi. Ecco allora camosci, stambecchi, caprioli, cervi, tassi e marmotte, protetti in un’unica area. Mentre per provare l’emozione di camminare su una costruzione che risale al 3 a.C., sospesi a 56 metri d’altezza, il consiglio è di percorrere circa venti minuti di strada e raggiungere il ponte-acquedotto romano di Pont d’Aël: un’opera monumentale lunga circa 50 metri, costruita sopra il torrente Grand-Eyvia. La natura incontra la storia, l’opera dell’uomo si fonde all’ambiente circostante. Qui basta percorrere il condotto, per sentirsi fuori dal tempo e tornare indietro di 2 mila anni.

DOVE DORMIRE
Relais du Paradis, a Introd: un grazioso b&b con sei camere nuove, tipicamente arredate in legno. Camere con vasche idromassaggio e vista sul verde. Ottima la colazione con torte di mele, marmellate e yogurt.

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