Non solo Oktoberfest. A Monaco si va per arte e menu stellati “low cost”

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La 185esima edizione dell’Oktoberfest (fino al 7 ottobre), la più grande festa folkloristica dedicata alla birra, è entrata già nel vivo. Ma, lontano dai tendoni del Theresienwies dove milioni di visitatori (e bevitori agonisti) innalzano boccali senza sosta, c’è una nuova Monaco di Baviera tutta da scoprire.

Monaco low cost: itinerari d’arte

Dopo la classica passeggiata in Marienplatz, una visita alla birreria Hofbräuhaus e alla Frauenkirche, la cattedrale, è tempo di immortalare lo skyline moderno degli archistar come Herzog & de Meuron e Wandel, Hoefer, e Lorch che hanno fatto della capitale della Baviera una vera città dell’architettura.
Per gli amanti dell’arte moderna e contemporanea, Monaco è una meta quasi obbligata: in città si trovano la Pinakothek der Moderne, il MUCA-Museo di arte urbana e contemporanea, dove ammirare opere di street artist di fama internazionale, la Lenbachhaus, che custodisce una celebre collezione di Kandinsky, e il Museum Brandhorst con una ricca collezione e opere di  Andy Warhol, Jannis Kounellis, Sigmar Polke, Gerhard Richter. La domenica l’arte è low cost: con il biglietto da 1 euro si possono visitare 10 musei.

Dove mangiare a Monaco: cucina raffinata low cost

Per conoscere nuove tendenze, fare affari in negozi vintage, e testare cucine alternative, invece, ci si sposta nel quartiere più vivace di Monaco che si snoda intorno alle piazze Glockenbachplatz e Gärtnerplatz e alla Müllerstraße.
Che la cucina bavarese non si riduca al più turistico degli accostamenti tra weiss wurst, bretzen e knoden di patate, annaffiati da una leggera bionda, lo si comprende dalle tante nuove aperture in città: locali contemporanei come Heinrich Matters nel quartiere di Maxvorstadt, paradiso degli “instafoodie” con il suo design degli interni rilassato, materie prime locali e biologiche, e portate dalla presentazione altamente instagrammabile, e il Dallmayr Bar, ristorante dall’atmosfera informale dove il giovane chef Christoph Kunz, allievo di Alain Ducasse a Parigi, propone cucina di altissimo livello a prezzi democratici (menù a 3 portate 59 euro, 4 portate 85 euro) e un tavolo a serata riservato a under 30 con menù gourmet low cost (da prenotare con molto anticipo).
Per chi cerca il piatto tradizionale non banale, invece, sono perfette le nuove stammtisch (osterie bavaresi) in chiave rivisitata. Come il Savoy Schwabing, un ex jazz club dove trovare il meglio della cucina alpina delle otto regioni, il Pfistermühle, antica casa del mugnaio del 1500, frequentata da locali e turisti, e Heimwerk Glockenbach dove gustare i piatti tradizionali tedeschi preparati nel rispetto dei cinque principi: allevamento e agricoltura sostenibile, chilometro zero, riduzione degli sprechi alimentari, fresco e fatto in casa, e prezzi equi per fornitori e commensali.

Dove mangiare a Monaco: ristoranti stellati dai prezzi accessibili

A Monaco anche le stelle sono accessibili. Da provare la cucina dell’unico tristellato di tutta la Germania: Atelier, tavola esclusiva dell’hotel Bayerischer Hof per 35 coperti, in uno studio d’artista dall’atmosfera intima con una piccola terrazza. A dirigere la brigata c’è il 35enne Jan Hartwig, che si è conquistato le tre stelle grazie  a sapori che stupiscono per complessità, accostamenti intelligenti e grande sapienza tecnica: 62 euro per il menu degustazione ispirato alla moderna cucina francese, con suggestioni dal Mediterraneo.
Caviale, champagne e una schietta Wiener schnitzel magistrale? Sì, se si ordina al Schwarzreiter Tagesbar & Restaurant, una stella Michelin, in Maximilianstrasse: cucina bavarese con incursioni accattivanti interpretata dallo chef  Anton Pozeg (menu di cinque portate con royal caviar e champagne rosè a 119 euro).

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