Pola, città imprevedibile e tutta da scoprire

Ma la città non dice il suo passato, ma lo contiene come le linee d’una mano” – I. Calvino

Pola è un’Araba Fenice.
Risorge sempre dalle sue ceneri.
Città importante ai tempi dei romani, porto di punta per la Serenissima, passo in mani italiane, francesi (Napoleone è arrivato anche qui), e poi sotto il dominio austro-ungarico. Anche Sissi la elesse sua dimora. Fu anche zona di guerra durante i conflitti mondiali per il suo cantiere navale e il suo arsenale. Amata dal preside Tito ne divenne città prediletta. Oggi è un luogo da conoscere con le sue ferite, le sue storie e le sue estreme bellezze.


Bisogna avvicinarla in punta di piedi, non fermarsi al suo incantevole mare, alle sfacciate vestigia romane e neanche ai forti forti del periodo austro-ungarico, o rimanere disturbati da palazzi ancora diroccati in pieno centro o dagli hotel vista mare che hanno perso la loro antica bellezza.
Bisogna prima di tutto incontrarla ad ogni ora del giorno e della notte.

# La città 

La città di Pola, all’estremità sud-occidentale della penisola istriana, si è sviluppata, simile a Roma, sotto sette colli (Castello, Zaro, Arena, San Martino, Abbazia di San Michele, Mondipola e Pragrande), alla parte interna di un ampio golfo e un porto naturale ben protetto che è aperto a nord-ovest con due ingressi: direttamente dal mare e attraverso il canale di Fažana.

Pola, una classica città dell’Adriatico, Mediterraneo e dell’Europa, emerge dal mito poetico di Giasone e Medea (“Città di fuggitivi, ma il loro linguaggio la ha nominato Pola”), dalla leggenda avventurosa riguardo la ricerca del vello d’oro rubato.

Nelle sue fondamenta Pula nasconde 3.000 anni di stabilità (letteralmente sotto ogni centimetro di suolo), nell’insediamento castelliere preistorico sulla collina Kaštel, nella necropoli degli Histri, cui resti archeologici chiaramente raccontano la lunga vita della città.

Per questo sono imperdibili la visita all’anfiteatro, o Arena, dove avvenivano i combattimenti dei gladiatori, gli archi romani disseminati nel centro della città e il tempio di Augusto che si trova nella piazza del comune.

Per arrivare alle architetture più contemporanee bisogna passare per il castello, fortezza veneziana in stile barocco, diventato rifugio antiaereo durante le guerre mondiali, o visitare il mercato coperto. È situato nel cuore della città, meraviglia ed esempio dell’architettura secessionista è una struttura, in ferro e vetro, che merita la visita soprattutto nelle prime ore del mattino quando fervono tutti i preparativi.

Al pian terreno sui banchi si preparano i migliori pesci, ostriche e mitili, oltre che polpi perfetti e paffuti. Poco distante sui banchi della carne i macellai affilano i coltelli. Di sopra invece si vendono, spezie, vettovaglie e ci sono deliziosi caffè in stile liberty. Tutto intorno contadini e contadine allestiscono la merce come in boutique di lusso e decorano tutto con fiori e mazzetti di lavanda.

# Le spiagge più belle

“Quante spiagge ci sono in Croazia?” Un’infinità. “Quante sono quelle belle?” Sono così tante che è impossibile contarle: ci sono baie solitarie, spiagge affollate, spiagge cittadine, calette quasi introvabili, baie raggiungibili solo in barca, gay-friendly, party beach per giovani in cerca di divertimento e flirt estivi e pure spiagge per il surf.
Quasi tutte sono di roccia o di sassi bianchissimi, ma non mancano lunghi arenili e qualche striscia di sabbia qua e là. Ma in tutte e proprio tutte si trovano acque cristalline, limpide e pulitissime.

Ecco sulla mappa alcune tra le spiagge più belle di Pola

 

I tre must imperdibili sono:

Non ci resta, partendo da Pola, che fare tre cose.

Non perdersi le baiette acciottolate dei dintorni dove i bagnanti sono soprattutto local, dove i pescatori preparano le barche ormeggiate prima di sera e dove si respira il profumo dei pini e quello della salsedine, dove l’unico rumore è il canto delle cicale e dove sono presenti dei baretti, vista mare, dove bere eccellenti e fresche birre locali. Imperdibile la spiaggia chiamata Hawaii a Verudela.

– Passare una giornata un barca girottolando nel parco naturale delle isole Brioni, mangiare pesce grigliato e fare il bagno nelle calde acque color smeraldo. Durante la sosta, del tuor proposto da Korkyra, è possibile anche senza maschera, guardare la vita sottomarina passare intorno ai piedi tanto il mare è brillante e trasparente come può esserlo solo a Sveti Jerolim.

– Scoprire i dintorni di Pola, che vanno dal paradiso yippie di Fort Punta Christo, con ponti sospesi, capanne e famiglie stravaganti, a Mendulin con un vecchio mulino a vento, tramonti favolosi e risotti di pesce invidiabili.

# Dove mangiare

Passeggiando per il centro di Pola io mi sono fermata al Hook and Cook. Pochi tavoli a lato strada, un vociare piacevole della clientela, bicchieri di birra spumeggiante e il via vai operoso del personale. Il nostro consiglio è ordinare hamburger di tonno, servito con sesamo wasabi e pane nero, ed una frittura mista tra le più buone della zona. Per chi come noi apprezza la semplicità e allo stesso tempo la qualità, è la scelta perfetta, senza cadere nelle immancabili trappole per turisti di ogni centro storico.

Agli amanti della carne invece consigliamo il Kod Kadre dove mangiare i migliori cevapii della città, ovvero la tipica salsiccia locale. Non lasciatevi ingannare dalla location un po’ spartana perchè invece è questo posto lascia il segno. Intendiamoci, non un posto per una cena indimenticabile, ma un posto rustico dove mangiare cibo tipico, buonissimo e prezzi concorrenziali. Consigliato per chi ama la cucina grill di stampo balcanico.

# Come organizzare il viaggio

Strano ma vero, almeno da Milano, i voli per Pula, in piena estate, costano veramente poco. Motivo i più per concedersi un week end lungo fatto di mare spettacolare e storia, non solo locale.

La moneta locale è la Kuna croata che in questo momento ha un buon cambio quindi anche le spese in loco saranno basse. Per quanto riguarda l’alloggio ce ne sono di ogni tipo dagli ostelli ai 5 stelle, il nostro consiglio è di prediligere la vista mare.

Nel nostro caso era vista porto, a due passi dal centro e con un parcheggio libero vicino. Il porto poi la sera si illuminava di luci, infatti lo studio di architetti Skira è riuscito nell’impresa di colorare con sapienti giochi di luci le otto gru del cantiere, così che elementi che di solito deturpano la città sono diventati oggetti scenografici.

Per spostarsi dal centro alle città vicine o in cerca delle calette un po’ più lontane e libere consiglio di prendere un auto a noleggio.

 A Pola, importante ricordare, che se si valica il confine croato o si porta la vettura sulle isole, bisogna dichiararlo al punto di noleggio per calcolare al meglio depositi e assicurazione.

Pola così è una città che si fa amare. Lentamente. Solo quando le vai veramente incontro e non ti fermi alle contrastanti evidenze.



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