Ryanair, al via il più grande sciopero della storia

Sarà il più grande sciopero della storia della compagnia aerea. Il 25 e il 26 luglio ben 600 voli Ryanair saranno cancellati e i disagi riguarderanno da 50 a 100 mila passeggeri. L’85% di quelli che avevano comprato il biglietto per viaggiare in quei due giorni non potranno volare o lo faranno con ritardi.

Sono stati cancellati 200 voli giornalieri in partenza o arrivo dalla Spagna, 50 per il Portogallo e 50 per il Belgio. Altri 300 verso aeroporti di altri Paesi. A Orio salteranno almeno undici voli: cinque il primo giorno (Madrid, Charleroi, Valencia, Santiago di Compostela e Oporto) e altri sei (tra cui due per Barcellona) il giorno dopo, anche se un portavoce Ryanair ha dichiarato alle agenzie di aspettarsi che «in Italia i voli non subiscano variazioni e tutto vada come pianificato».

Il personale di cabina di Italia, Spagna, Portogallo e Belgio chiede migliori condizioni di lavoro, il rispetto dei diritti per i dipendenti di ogni Stato in cui opera la compagnia aerea e un tavolo per la negoziazione di un accordo collettivo. In Italia lo sciopero durerà 24 ore, ma negli altri Paesi europei (il Portogallo, la Spagna e il Belgio), 48, fino al 26 luglio.

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Ryanair spiega di avere offerto ai passeggeri che subiranno le cancellazioni «l’opportunità di essere riassegnati su un volo alternativo operante entro sette giorni prima o dopo il 25 e il 26 luglio», e anche che i clienti «possono anche ricevere un rimborso completo dei loro biglietti». Il 18 luglio i passeggeri interessati sono stati avvisati via email o sms sulle possibilità di rimborso o di cambio gratuito del volo.

«Gli scioperi degli assistenti di volo sono la conseguenza delle richieste del personale di non fare più riferimento alla legge irlandese per la stipula dei contratti di lavoro. I passeggeri dei voli che arriveranno a destinazione con almeno 3 ore di ritardo possono avere diritto a un risarcimento fino a 600 euro a persona», spiega Roberta Fichera di AirHelp, azienda che aiuta i passeggeri ad ottenere un rimborso per ritardi, cancellazioni e overbooking. «Ciò vale anche per i viaggiatori che si sono visti cancellare il proprio volo Ryanair se sono stati informati meno di 14 giorni prima della data della partenza».

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Quest’anno, ad aprile, la Corte di giustizia europea ha stabilito che gli scioperi del personale delle compagnie aeree non possono essere considerati una «circostanza straordinaria» e quindi possono essere risarcibili per legge. «A partire da un ritardo di oltre cinque ore, la compagnia aerea è tenuta a rimborsare ai passeggeri l’intero prezzo del biglietto. In caso di ritardo superiore alle due ore e di distanza superiore ai 1.500 chilometri, la compagnia aerea che opera il servizio deve fornire pasti e bevande anche ai passeggeri in aeroporto, con la possibilità di effettuare due telefonate o inviare due fax o e-mail. Se necessario, le compagnie aeree devono anche fornire un alloggio e facilitare il trasporto», aggiunge Fichera.

Per voli in ritardo, cancellati o imbarchi negati, tutte le compagnie aeree, incluse le low cost, devono corrispondere da 250 a 600 euro di rimborso, a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato. Si tratta di un diritto dei passeggeri il più delle volte a sconosciuto, tant’è che meno del 2% degli aventi diritto ha richiesto e ottenuto il risarcimento.

Qua si possono controllare le informazioni sul proprio volo.

Ecco, a questo link, le istruzioni su cosa fare nel caso in cui si scopra che il proprio volo è stato cancellato.

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