La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) ha recentemente stanziato 70 milioni di euro per lo sviluppo turistico in quattro municipalità albanesi: Berat e Fier, nel sud del Paese, Korca (sud-est), Scutari (nord). A un quarto di secolo dalle fughe sui barconi (il 7 marzo 1991 a Brindisi approdarono 27 mila profughi), l’Albania è sempre più una meta di tendenza per le vacanze nel Mediterraneo. Dove, primo in Italia, a maggio 2017 dedicò la copertina. Secondo il World Travel & Tourism Council (Wttc), nel 2018 il Paese balcanico dovrebbe attrarre 4,85 milioni di turisti (che saliranno a 6,6 milioni nel 2028). La ragione dell’aumento delle vacanze in Albania va cercata nei prezzi, ancora bassi (per un’ora di taxi si spendono mediamente 10 euro; una cena di tre portate per due persone costa 20 euro, dati Forex Trading Italia 2018) e in quella che il quotidiano americano The New York Times ha definito “The Rugged Beauty“: una bellezza aspra, rude, pungente. Soprattutto lungo le coste – in tutto 427 chilometri – adriatiche e ioniche: le prime poco profonde, con spiagge sabbiose infinite; le seconde contraddistinte da fondali ripidi e lidi di rena bianca.
VACANZE IN ALBANIA: IN BARCA NELLA BAIA DI VALONA
Il mare è una calamita irresistibile. Davanti alla baia di Valona si sviluppa la penisola di Karaburun (ex zona militare, ora aperta al turismo), un parco naturale protetto lungo 15 chilometri e largo quattro, punteggiato da spiagge deserte, intatte. Il modo migliore per raggiungerla è con l’imbarcazione Teuta, un peschereccio rimesso a nuovo da Valentina Habibaj, pioniera del turismo da diporto in quest’area, che, ogni mattina salpa dal porto di Valona. Durante la navigazione si nota come le rocce, intervallate da minuscole baie isolate, siano tappezzate da bunker: le fortezze di cemento armato, che spuntano come funghi, sono l’emblema della paranoia dell’ex dittatore comunista Enver Hoxha. In Albania, si trovano ovunque.
La barca approda nella baia di Shen Vasil, attrezzata con lettini, ombrelloni e un ristorante dove vengono serviti pesce, insalata greca e salsa di yogurt, da accompagnare con l’ottimo vino bianco prodotto dagli agricoltori alle porte di Valona. La spiaggia è idilliaca: mare trasparente e sassi bianchi che non hanno niente da invidiare ai lidi della Puglia (Punta Palascia, all’estremo est del Salento, dista 71 chilometri dalla costa albanese).
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SECONDA TAPPA: DA VALONA ALLA LAGUNA DI NARTA
Nei dintorni di Valona merita di essere esplorata la laguna di Narta, un villaggio di pescatori che conserva ancora poche abitazioni tradizionali: costruzioni basse, con i tetti in ardesia. Le foreste, piantate 30 – 40 anni fa, sono un manto di pini d’Aleppo, mirto, erica pugliese, lentisco, ginepro. Bastano pochi minuti di barca per approdare sull’isolotto di Zvernec, dominato dal monastero ortodosso di Santa Maria. Costruito nel XII secolo in stile bizantino, fu abbandonato negli anni Sessanta, in seguito alla campagna antireligiosa della dittatura di Hoxha.
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VACANZE IN ALBANIA: RELAX SULLA SPIAGGIA DI DRYMADES
È il momento di andare alla scoperta della riviera albanese. In auto si imbocca la SH8, che supera il passo di montagna di Llogara. Si viaggia in silenzio, per chilometri: solo alberi, rocce e qualche capra selvatica. La guida richiede estrema attenzione, perché la strada panoramica, a picco sul mare, non è ben protetta. Superato il passo, dopo circa mezz’ora, ecco la spiaggia di Drymades: acqua dalle mille sfumature di blu. Per risvegliarsi con una colazione vista mare ci sono i 12 bungalow in legno bianco e verde del Pastarella Summer B&B. Gli arredi sono spartani, ma la posizione e il panorama, sulla spiaggia che porta alla baia di Jalë, sono spettacolari. Non c’è traccia di via, o numero civico, a indicare l’ubicazione del complesso: anche se nelle città qualcosa sta cambiando, in molte altre zone dell’Albania sono i cartelli segnaletici, ben visibili, a indicare la presenza di alberghi e ristoranti.
A prosito di locali, le linguine allo scoglio di Sofra e Pashait valgono una sosta. Pasta al dente e sapore di Mediterraneo: superlative. Questo è uno dei pochi ristoranti della zona dove assaggiare anche i piatti della cucina albanese che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, è principalmente a base di carne, anche lungo la costa: tavë kosi, agnello al forno con salsa allo yogurt, dolma, involtini di foglia vite, e patëllxhane të mbushura, melanzane ripiene cotte al forno.
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VANCANZE IN ALBANIA: TRA PAESINI DI MONTAGNA E SCORCI SUL BLU
Vale la pena di rimettersi in moto per esplorare i paesini nei dintorni, arroccati sulle montagne, come Dhërmi o Vuno, da scoprire a piedi. Si passeggiaì fra buganvillee, chiesette ortodosse, muretti a secco, case di pietra e cancelli con cascate di fiori colorati. Sosta nei tipici bar di paese, presidiati dagli anziani del luogo, per un kafe turke, il caffè turco, dal sapore intenso, spesso speziato.
Jalë è una spiaggia nascosta, presa d’assalto in altissima stagione, ma deserta e bellissima nel resto dell’estate. Lungo i tornanti appaiono, curva dopo curva, spicchi di blu e di rosso, in un susseguirsi di mare e canyon. Si supera il paese di Himara (oltre alle case e ai vicoli di pietra, da vedere la Chiesa della vergine e quella di Kasopitra), fino a raggiungere Porto Palermo.
Gli appassionati di storia non manchino di visitare la roccaforte costruita da Alì Pasha di Tepeleni (1740-1822), governatore di numerosi territori europei dell’impero ottomano, in onore della moglie. Dall’altro lato della strada, si trova l’unico ristorante della zona, il Porto Palermo Restaurant, con terrazza (ottimo il risotto ai frutti di mare).
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ITINERARIO DA SARANDA E KSAMIL AL PARCO NAZIONALE DI BUTRINTO
Si punta ora a sud, lungo un itinerario costiero dai panorami emozionanti, come quello di Qeparo: da un lato case di pietra abbandonate; dall’altro acqua caraibica dove capita, non di rado, di ritrovarsi come vicini di ombrellone qualche capra o asinello. Si passa per Saranda, vivace capoluogo del sud, per arrivare a Ksamil, “la perla dello ionio”, come viene chiamata da queste parti. A nuoto si possono facilmente raggiungere le belle isolette che circondano la baia. Per raggiungerle in barca, invece, basta rivolgersi al ristorante Panorama, lungo la spiaggia, che, tutti i giorni, organizza tour alle isole. Il tramonto si gode dall’alto della suite dell’Hotel Luxury, con affaccio sulla baia di Ksamil.
Al mattino si è pronti per scoprire il Parco Nazionale di Butrinto, città fondata, secondo Virgilio, da Eleno, l’indovino figlio del re Priamo, dopo la caduta di Troia. Si visitano gli scavi portati alla luce nel 1928 durante la spedizione guidata dall’italiano Luigi Maria Ugolini e proseguiti da un’équipe di archeologi inglesi negli anni Novanta. Si cammina tra i resti dell’agorà, il teatro ellenistico, la basilica del VI secolo: tesori tutelati all’Unesco. Tornano alla mente le gesta di Enea, l’eroe virgiliano, e il suo lungo viaggio. Poi si riparte, per esplorare nuove baie e nuove spiagge. Ancora senza folla.
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