Trekking a Lanzarote: escursione al vulcano Caldera Blanca

Trekking a Lanzarote: escursione al vulcano Caldera Blanca

Un amico definisce Lanzarote la “Isla Magica” e tenuto conto che ha girato in lungo e in largo tutto il mondo, un paio di domande me le sono fatte: ma davvero Lanzarote è così speciale, così bella e così magica?
Se queste risposte restano molto soggettive, posso dirvi che sicuramente Lanzarote (per me) è una meta di quelle che non possono deludere.
E se le Canarie sono famose per gli sport acquatici quali surf, windsurf o kitesurf… Anche il trekking trova un suo piccolo spazio!
E allora vi parlo ovviamente di quest’aspetto (che di andare dentro all’acqua ghiacciata dell’Oceano, a me, non è venuto neppure in mente).

Trekking a Lanzarote: come salire su un vulcano?

Questa escursione è decisamente piacevole, facile e adatta a tutti: la salita alla Caldera Blanca, che detta così incute timore è in realtà una bella e facile gita adatta a tutti.

Solo una cosa va detta subito: di mio l’ho fatta insieme a una guida italiana e a un tour operator locale e questo perché essendo coordinatrice di un gruppo di 13 persone, la responsabilità di portarli in luoghi sconosciuti non me la volevo prendere davvero. Inoltre ritengo che siccome parliamo di una zona vulcanica di forte interesse geologico, possa essere interessante avere qualcuno che spiega bene cosa è successo a Lanzarote e perché quest’isola è così speciale.

Diversamente l’escursione si può fare serenamente da soli (munitevi naturalmente di mappa sentieri di Lanzarote) ovviamente là dove si ha un minimo di dimestichezza e confidenza con l’escursionismo… ma io vi racconto cosa ho fatto io.

Escursione alla Caldera Blanca: dati tecnici e descrizione

Riferimenti Guida: Martina di EcoInsider
Durata: 2 ore di cammino (forse anche qualcosa meno) ma con la guida le ore tra spiegazioni e pranzo sono diventate dalle 9.30 alle 15.30
Dislivello: 250/280 metri in salita
Difficoltà: T facile, ma resta un’escursione serve avere attrezzatura adatta
Segnalazione: terreno in alcuni punti sdrucciolevole con le odiate pietrine

Ci siamo trovati al Centro Visitantes del Parco Timanfaya con Martina (l’entusiasta guida italiana) e Giulio, il suo collega spagnolo e come prima tappa abbiamo girato nel centro vedendo una simulazione dell’eruzione vulcanica (mmm, no… non la consiglio!) e girando un po’ attorno. Valida secondo me la passerella che permette di camminare comodamente “dentro” la lava visto che diversamente sarebbe quasi un mezzo incubo fare questa camminata!

Partiti da lì si va al punto di partenza e la nostra guida ci ha prima spiegato a fondo tante cose scientifiche (giuro, ascoltavo… ma non mi chiedete di ripeterle!).

La Caldera Blanca è a circa 457 metri di altezza, ma nella nostra gita alcuni vengono percorsi in auto con le jeep e quindi non si faranno tutti a piedi.
NB: da dove siamo partiti noi è la parte “opposta” rispetto al solito e per arrivare serve una jeep senza ombra di dubbio. Diversamente bene chiedere per arrivare al parcheggio ma siccome ho visto diversi turisti credo che non ci siano problemi, c’erano intere famiglie di inglesi o tedeschi con figli (non so poi se arrivavano in cima… ma c’erano).

L’escursione parte con un bel pezzo di salita, che affatica un po’ chi non ha pratica o fiato ma permette di vedere scenari pazzeschi (se beccate il sole soprattutto).

Tenete presente che c’è spesso il vento (si sa), ma qui ce n’è tantissimo quando si arriva su. Ho letto commenti di chi si sentiva destabilizzato dal vento e in effetti spostava a volte le bacchette (che consiglierei vivamente, a noi le ha date la guida).
Diversamente se non si soffre di vertigini non ci sono problemi.

Argomento vertigini: io non soffro, ma nel gruppo avevo 2 persone che ne soffrivano e non hanno avuto problemi. Certo quando siamo arrivati di fronte al vulcano non avevano piacere ad avvicinarsi troppo al cratere, ma per il resto non hanno avuto alcun problema.

Arrivati al cratere c’è un lato in cui il vento tira meno e ci siamo appartati lì per godere della vista!
E poi si scende senza grandi difficoltà con una parte in cresta e una parte di discesa NON ripida. Attenzione come sempre alle pietrine.

Nell’insieme direi una bella escursione che permette a tutti di godere appieno di un (magico?) vulcano a Lanzarote! Parola anche dei miei compagni di viaggio e di trekking decisamente meno fissati di me sull’argomento (anzi, alcuni onestamente speravano nel mare ma hanno goduto appieno di questa gita… spero!).

 

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