«Ma il treno dei desideri nei miei pensieri, all’incontrario va…»: chissà se Sarah Baxter conosce la canzone Azzurro, che guarda caso è del celebratissimo 1968, con un testo scritto da Vito Pallavicini e la musica di Paolo Conte. Di sicuro la giovane giramondo britannica, Sarah Baxter, già autrice della Storia del mondo in 500 camminate, ama viaggiare alla scoperta del passato.
E così la sua nuova guida, edita da Rizzoli, ripercorre, in 500 itinerari su rotaia, la storia dell’umanità dalla preistoria a oggi, sfiorando il futuro con le linee veloci Pechino-Shanghai e Tokyo-Osaka. Il treno, è ovvio, è un’invenzione dell’Ottocento, non arriva dappertutto. Ma arriva in luoghi impensabili e attraversa regioni non altrimenti attraversabili. Basti pensare al magnifico Treno delle nuvole, che sfida le Ande, nell’Argentina settentrionale, aggredendo le cime da ponti sospesi ad altezze da capogiro.
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E dunque prendere il treno e tornare nel passato. Magari già a cominciare dall’atmosfera del treno stesso: è il caso del Venice Simplon – Orient-Express, con un convoglio degli anni Venti, gestito dalla compagnia Belmond, in viaggio da Londra a Venezia. Il mitico Orient-Express, invece, non esiste più: è stato definitivamente soppresso il 12 dicembre 2009 con l’ultima corsa dell’EuroNight 469 Strasburgo-Vienna. In realtà era già stato “ucciso” dalle tormentate vicende europee: varato nel 1883 era stato soppresso con la Prima guerra mondiale. In quegli anni fu sostituito dal Balkan Express, da Belgrado a Istanbul, ricreato nel 1971. Oggi, dopo le guerre nei Balcani, sono state ripristinate alcune tratte. Ma interruzioni e modifiche sono frequenti.
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In realtà in Storia del mondo in 500 viaggi in treno di Sarah Baxter… non ci sono soltanto i treni. Ci sono trenini, metropolitane e funicolari. C’è anche la Circumvesuviana, la linea di 47 km tra Napoli e Sorrento, da scegliere per visitare le rovine di Pompei ed Ercolano, per esempio. E c’è la metropolitana di Istanbul, addirittura la seconda più antica al mondo: il Tünel è una funicolare sotterranea che collega i quartieri Karaköy (l’antico Galata) e Beyoğlu, arrampicandosi per 573 metri sulla sponda nord del Corno d’Oro. Immancabile la bellissima metropolitana di Mosca, le cui stazioni più antiche sono tutte decorate.
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Alcune ferrovie, a proposito di storia, sono i simboli stessi delle vicende che hanno attraversato i Paesi: poche invenzioni uniscono come le rotaie. Ne è un esempio il Reunification Express che collega il Vietnam del Nord e del Sud per oltre 1.700 km. In realtà la linea fu iniziata nel 1899 e completata nel 1936. Durante la guerra fu bersagliata e divisa: è tornata in funzione nel 1976. Lo stesso vale per il California Zephyr che, da Chicago porta a San Francisco, ripercorrendo le tappe della Corsa all’oro. Immancabile poi un brivido quando, a bordo dell’Eastern and Oriental Express, in servizio da Bangkok a Singapore, si passa sul ponte sul fiume Kwai, celebre per l’omonimo film del 1957.
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Treno e cinema costituiscono un binomio inscindibile. Abbiamo citato l’Orient Express, che ha ispirato diversi film, l’ultimo dei quali è Assassinio sull’Orient Express del 2017 diretto, co-prodotto e interpretato da Kenneth Branagh. Idem per Il ponte sul fiume Kwai per la regia di David Lean, tratto dal romanzo di Pierre Boulle. Divertentissimo Il treno per il Darjeeling (The Darjeeling Limited) del 2007, scritto e diretto da Wes Anderson. E nel libro di Sarak Baxter non manca il Darjeeling Himalayan Railway. La lista è davvero lunga: da La signora scompare, di Alfred Hitchcock (1928), a Train de vie di Radu Mihăileanu (1998), da La ragazza del treno del 2016, diretto da Tate Taylor, a Cassandra Crossing del 1976, diretto da Robert Katz. Senza dimenticare che proprio L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat, del 1896, dei fratelli Lumière, aprì l’epopea del cinema.
Info: Storia del mondo in 500 viaggi in treno, di Sarah Baxter, Rizzoli, pp. 400, 29,00 euro.
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