Vacanze studio 2018: inglese, volontariato, informatica

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Sono gli anni delle scoperte, e delle vacanze studio. Dalla fine delle scuole medie – età consigliata dai pediatri per le prime vacanze studio in viaggio da soli – all’ingresso nel mondo adulto. Anni di studio, ma anche di lunghe estati che non sono più solo un gran vuoto da riempire con la spiaggia o la colonia, ma un’occasione. Vacanze studio studio davvero utili? L’importante è viverle lontano dall’ambiente abituale, con esperienze che aiutino a migliorare le proprie competenze, a prepararsi magari per studiare all’estero (quasi 50mila universitari italiani hanno frequentato corsi oltreconfine lo scorso anno, secondo dati Unesco-Uis), a capire un po’ di più il mondo e sé stessi. “Le famiglie hanno compreso che questi viaggi sono un investimento”, spiega Stefano de Angelis, fondatore dell’operatore Giocamondo Study e autore di Ciao mamma, parto, studio e mi diverto (Sperling & Kupfer, 15,90 €), guida alla vacanza formativa in uscita a fine maggio. “Del resto sempre più aziende cercano nei curriculum queste esperienze, oltre alla conoscenza non solo scolastica di una lingua. Negli ultimi dieci anni ho visto un incremento dei ragazzi-viaggiatori del 20-30 per cento. Crescono soprattutto i soggiorni tematici, dove si impara una lingua straniera facendo sport, o musica, o teatro.”

Più inglese per tutti

Anche perché, secondo una ricerca del Gruppo EF l’Italia è oggi penultima in Europa per il livello di fluent english, l’inglese parlato con naturalezza, mentre il 40 per cento degli intervistati per una ricerca della piattaforma on line ABA di fine 2017 dichiara di aver perso un’opportunità lavorativa per problemi con l’idioma di Dickens. La contromisura? Un’estate per progredire nelle lingue, ma senza lavagne ed elenchi di verbi irregolari. Poi, c’è il mondo del volontariato. Che offre avventure vicine e lontane, per ogni tipo di budget, in cui si incrociano l’ecologia, lo scambio culturale e la sfida di provare sul campo l’inglese o altre materie fatte a scuola. Altri spunti? I Csv, Centri di Servizio per il Volontariato che coordinano il mondo associativo nelle diverse regioni italiane sono una vera miniera di idee per scoprire le realtà operative nella propria zona.

Non mancano eventi dove trovare idee per estati alternative, come It.a.cà, festival itinerante del turismo responsabile che il 25 maggio parte da Bologna per chiudersi il 28 ottobre a Pavia. Con Dove come media partner per l’edizione 2018. Queste, invece, sono le proposte e gli operatori selezionati dalla redazione.

Testi di Valeria Cudini, Ornella d’Alessio, Alessia Merati, Laura Ogna, Chiara Pasqualetti. Clara Svanera, Luisa Taliento. A cura di Gianfranco Raffaelli

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