Bagagli in aereo: ne abbiamo persi 22,7 milioni nel 2017, ma nel futuro camberà tutto

Grandi numeri e buone notizie. Il Baggage Report 2018 di Sita è decisamente incoraggiate: ci fa pensare che quelle volte in cui ci siamo trovati a Ipanema senza costume ma con il cappotto siano finalmente finite, che il nostro bagagalio insomma ci seguirà sempre e dovunque andremo. I dati raccolti per il report per il 2017 hanno contanto 4,08 miliadi di passeggeri in volo (e un aumento di passeggeri del 7,6%) con una percentuale di perdita bagagli mai così bassa (il 5,57 %) e un calo di “bagagli persi” rispetto a dieci anni prima (dal 2007) del 70,5 %.

Insomma, nonostante il numero di bagagli persi sia impressionante, un totale di 22.7 milioni nel 2017 non consegnati (su un totale di 4,6 miliardi in viaggio), in realtà le cose sembra stiano veramente cambiando, ma per chi si sente già dentro il 5,57 % di sfortunati il cui bagaglio prende strade diverse dalla propria, il punto è che una grande trasformazione è alle porte.

IL BAGAGLIO SI CONSEGNA IN CITTA’
Il 2018 è l’anno in cui verrà apprilata la «Iata Resolution 753», che pian piano trasformerà le cose, entro il 2020 in maniera sensibile. In effetti un cambiamento notevole perché secondo gli studi in corso arriveremo in aereporto senza bagaglio: le valigie si consegneranno in città, nei porti, negli hotel, alle stazioni, in metropolitana e le targhette con il codice della destinazione le stamperemo noi a casa e le applicheremo sulle valigie. È un progetto in via di studio per 6 su 10 compagnie aeere e da 6 su 10 aereporti. Ma la quasi totalità delle compagnie ritiene che per il 2020 disporrano di «stazioni» per i bagagli in città.

Cathay Pacific che a London Gatwick Airport South Terminal ha implementato da novembre 2017 il servizio di self-service check-in, ha calcolato un risparmio di tempo per il chck-in della metà (meno di un minuto per tutta l’operazione), in modo da rendere i viaggi in aereo sempre più veloci. Ma nel futuro c’è una novità anche nella riconsegna: i bagagli, secondo Beumer Group, azienda che opera nel settore, saranno raccolti in speciali “chioschi” controllati e tu potrai prenderli quando vorrai con tutta calma.

PERO’ SAI SEMPRE DOV’È
La «Risoluzione 753» prevede anche che ogni bagaglio venga tracciato e che queste informazioni vengono condivise con tutti coloro che partecipano alla spedizione e riconsegna bagagli. E naturalmente con i passeggeri. Nel futuro potremo avere informazioni in tempo reale sul viaggio e sulla posizione delle nostre valigie sul nostro smart phone, così come succede per la compagnia russa Aeroflot e per Qatar Airway, la cui app permette di tracciare partenza e arrivo del proprio bagaglio. Così anche Delta ha investito 50 milioni di dollari per tracciare i 180 milioni di bagagli che fa viaggiare ogni anno. mentre si avvia su questa scena Alitalia che dal 2015 ha ridotto la percentuale di bagagli smarriti del 40 % (oltre ad essere stat nel 2017 la seconda compagnia più puntuale d’Europa e la più puntuale del mondo per il periodo gennaio-febbraio 2018).

PERCHE’ SI PERDONO I BAGAGLI
Sono i viaggi in cui si cambia aereo o compagnia aerea quelli a maggior rischio di perdita bagagli. Sul totale di bagagli persi nel 2017, 10,67 milioni sono stati persi in viaggi che pvevedevano un transfer rappresentando il 47 % del totale. Gli errori nel caricamento rappresentano il 16%, mentre errori nell’etichettatura, scambio bagagli o problemi di sicurezza valgono per il 15% di bagagli smarriti sul totale. Fa parte del 10% del totale la parcentuale dei bagagli che non vengono consegnati per problemi di spazio.

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