Visitare Prince Edward Island (PEI) in due giorni

Ricordo quando da bambina guardavo in tv “Anna dai capelli rossi” o le volte che ascoltavo quel 45 giri nel mio penny arancione con un ritornello che faceva “Anna dai capelli rossi va, vola e va come una rondine”!
Mai e poi mai mi sarei immaginata che un giorno da grande mi sarei ritrovata su un’isola poco conosciuta (e un pochino remota) dell’East Canada dove questa storia è nata ed è stata ambientata: Prince Edward Island!

L’isola, più comunemente detta Pei, non è certo una meta turistica per il cartoon che qua in realtà è conosciuto come “Anne of Green Gables”. Un po’ defilata e messa in ombra dalla Nova Scotia con il suo “Cape Breton”, questa zona delle Maritimes sembra quasi sconosciuta ai più. Eppure questa terra lontana è qualcosa di unico: qui la natura incontaminata nasconde piccoli villaggi di pescatori, il tempo è scandito in modo lento e pacifico, ci sono albe dai mille colori e selvagge spiagge di sabbia rossa con ben 26 fari sparsi qua e là.

Come arrivare

Raggiungere Pei non è affatto un’impresa titanica: l’isola è collegata dal Confederation Bridge della Trans-Canada Highway e da diversi traghetti. La cosa buffa è che se utilizzate il ponte si paga un pedaggio solo quando si abbandona l’isola così come i traghetti che la collegano sono gratis in ingresso e si pagano quando si lascia Pei. Per visitarla, bastano anche un paio di giorni. Non mancate però di essere nomadi anche in così poco tempo e di dormire in due posti differenti (ad est e ad ovest) per poter godere di ogni sfaccettatura di questa.

Il primo giorno sull’isola: Point Prim, Basin Head, East Point

Noi siamo approdati a Wood Island a sud dell’isola con il traghetto proveniente da Pictou (Nova Scotia). Dopo un‘ora di mare, a darci il benvenuto è stato proprio un piccolo faro bianco e la sensazione di essere arrivati in mondo quasi fiabesco.

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Sbarcati con la nostra macchina, ci siamo spostati a Point Prim dove all’ombra di un altro faro sempre bianco abbiamo mangiato un Lobster Roll (il primo di una lunga serie) alla Point Prim Cowper House un ristorante molto carino affacciato sul mare.

Ci siamo diretti poi a Nord Est a Basin Head in quello che un tempo era un piccolo porto ed ora è il trampolino di gara di tuffi e divertimento per i “local” che arrivano fino qua per prendere il sole su un’enorme spiaggia. Proseguiamo per pochi km verso il faro di East Point alto ben 20 metri con il suo bel prato ideale per farvi un pic-nic.

La prima giornata a Pei si conclude con un bicchiere di vino e una cena quasi stellata al Johnshore Inn, uno dei più belli b&b presenti sull’isola. Posto sopra la scogliera ci ha regalato al mattino una delle albe più belle mai viste con cinquanta sfumature di rosso che coloravano tutto lo sfondo della nostra casetta.

Secondo giorno sull’isola: Greenwich, Charlottetown, West Point

La seconda giornata inizia a Greenwich, una delle spiagge più particolari all’interno del Prince Edward Island National Park. Questa distesa di sabbia è una gemma nascosta che appare alla fine di una serie di sentieri e dopo aver attraversato su una lunga passerella galleggiante una sorta di palude che nei giorni di sole regala colori di un verde brillante e di intenso blu. Per raggiungerla dal parcheggio impieghiamo circa 20 minuti, ma da qui poi non vorremmo più andarcene. Dopo poco più di un’oretta decidiamo di continuare il nostro viaggio.

E’ la volta di Charlottetown, la capitale di Pei ma a parte di Victoria Row dove personaggi in costume rievocano le storie dell’isola non c’è molto da vedere né da ricordare. La zona del porto è la parte più animata e qui vale la pena fermarsi per un break per gustare le Lobster Poutine da The Chip Shak e un gelato dal famosissimo Cow.


Proseguiamo ad ovest dell’Isola per ammirare il faro di West Point dalla forma squadrata e a righe blue e bianche. Situato proprio sulla spiaggia, il faro è anche museo e un B&B dove per soggiornarvi bisogna prenotare mesi e mesi prima!

Da lì ci spostiamo a Cavendish al nostro secondo B&B, il Kindred Spirit un complesso sicuramente bello ed elegante ma con poca anima, adatto più alle famiglie, con piscina e un BBQ in ogni suite. Da qui però bastano 5 minuti a piedi per raggiungere la casa di Anna dai Capelli Rossi.
La cena è al Blue Mussel nella vicina località di  North Rustico, un must sull’isola tanto che richiede la prenotazione per evitare ore di attesa.

Prima salutare l’isola Green Gables, Cavendish, North Rustico, Victoria By the Sea.

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Il risveglio dell’ultimo giorno sull’isola ha il cielo plumbeo. Visitiamo finalmente Green Gables, la casa di Anna.  Tutta bianca e profilata di verde (da cui il nome Green Gables), è qui che la scrittrice Lucy Maud Montgomery trae ispirazione ambientando il suo romanzo. Nel cortile potrete fare una foto ricordo sopra un calesse con tanto di parrucca rossa! Dal 1985 la casa è stata designata come luogo storico del Parco Nazionale di Pei.

Prima di dirigerci verso il ponte che ci porterà nel New Brunswick, visitiamo le famosissime spiagge rosse di Cavendish e a North Rustico ci perdiamo a fotografare nel porto una casette di pescatori rossa, bianca e con tante lucine in attesa del rientro del peschereccio. Facciamo incetta di lobster patè e da lì guidiamo alla nostra ultima meta sull’isola, Victoria by the Sea, un paesino con 4 casette in Canadà e un locale imperdibile, il Landmark Cafè dove pranziamo tra scaffali pieni di memorabilia gustando la tipica meat pie. A questo punto è giunto il momento di oltrepassare quel ponte e di esplorare un altro stato.

Good bye Prince Edward Island!



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