Toscana: a Gaiole in Chianti, il Festival delle Scoperte

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L’invenzione del fuoco e il primo brunch di primavera. I segreti dei geroglifici e il teatro di Shakespeare. La fotografia con lo smartphone e la cucina rinascimentale. Sono tanti e variegati gli appuntamenti del primo Festival delle Scoperte, in programma al Castello di Meleto, a Gaiole in Chianti, sabato 24 e domenica 25 marzo. Nel weekend il maniero ospiterà una serie di appuntamenti all’insegna delle scoperte e della conoscenza: conferenze, laboratori, mostre e spettacoli, incontri con scienziati, professori e artisti per approfondire tematiche di arte, cultura, psicologia, fotografia e letteratura.
Il programma mescola attività per adulti e per bambini; propone momenti di conoscenza storica, altri di gioco, altri ancora di svago. Teatro della manifestazione, le sale affrescate del Piano Nobile e i giardini. Sabato mattina, per esempio, verranno svelati gli aggiornamenti sugli scavi, iniziati alcuni mesi fa, per ritrovare una necropoli etrusca a Casa Rosa di Castellina in Chianti, mentre per i bambini è previsto un laboratorio di scrittura dei geroglifici; nel pomeriggio i più grandicelli possono partecipare a un workshop sull’uso dello smartphone per fotografare; la sera, nel settecentesco Teatro dell’Accademia degli Accesi, andrà in scena una rappresentazione della tragedia shakesperiana Antonio e Cleopatra, seguita un buffet rinascimentale nella Sala dello Stemma del Castello. Domenica i più piccoli potranno scegliere fra la scoperta del fuoco e le tecniche di pittura nella preistoria, mentre per gli adulti sono previsti incontri sulla creatività, la neuroestetica, sul ruolo della storia nella letteratura fantasy.

Il Castello di Meleto, circondato da mille ettari di boschi, uliveti e vigneti.

Il Castello di Meleto, circondato da mille ettari di boschi, uliveti e vigneti.

Prima, durante e dopo il festival, vale la pena di visitare il Castello, la cui storia risale all’XI secolo. Il maniero (la sua forma a quadrilatero irregolare, con al centro la torre del cassero, denota un’impostazione militare), domina una piccola valle del Chianti dove le principali vie di comunicazione tra Siena, Firenze e il Valdarno si incrociano. In principio Meleto appartenne ai monaci benedettini della Badia a Coltibuono, poi passò a famiglie feudali locali; nel XVIII secolo venne trasformato in una villa nobiliare di campagna, con stanze finemente decorate e affrescate.

L'enoteca del Castello di Meleto, dove si organizzano degustazioni.

L’enoteca del Castello di Meleto, dove si organizzano degustazioni.

Il Castello appartiene alla società agricola Viticola Toscana, che ha sede proprio all’interno del maniero, trasformato in una prestigiosa cantina e una struttura ricettiva di charme, con dieci appartamenti e altrettante camere, due piscine a sfioro e un ristorante. Tuitt’intorno, mille ettari di boschi, uliveti e vigneti da cui si ricavano le eccellenze della Toscana. Oltre ai vini (Chianti classico, Vermentino, Vinsanto, fra quelli prodotti) si possono acquistare olio extravergine biologico e salumi di cinta senese: capocollo, finocchiona, lardo, pancetta, prosciutto.

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Il Teatro dell’Accademia degli Accesi, all’interno del Castello di Meleto.

Sia l’ingresso al festival, sia la partecipazione ad alcune attività (gli spettacoli e il brunch) sono a pagamento (info e biglietti: festivalscoperte.it).

 

 

 

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