Dubai alternativa, tra design district e tendenze bio

Alessandra Sessa

Dici Dubai e pensi a una cattedrale nel deserto dove ogni cosa è esagerata. Un luogo comune che prende consistenza nella silhouettes del Burj Khalifa, il grattacielo più alto al mondo, o nella  città sotterranea del lusso Dubai Mall, il centro commerciale più grande al mondo. O ancora, pensando alle isole artificiali a forma di palma e di continenti. Ma l’emirato che ospiterà la prossima Expo nel 2020 sa mostrare anche un volto  più creativo e sostenibile, tra nuovi distretti di design e indirizzi salutisti. Ecco le novità del design a Dubai.

I distretti più cool

Il nuovo che avanza non è solo verticale. I quartieri emergenti si sviluppano recuperando vecchie aree dismesse e creando spazi dove i designer di ogni parte del mondo s’incontrano portando le migliori tendenze. È il caso del  Dubai Design District dove ha sede l’Institute of Design and Innovation e dove studenti e creativi si danno appuntamento tra sedute artistiche, cafè lounge e atelier d’interior design. Ma anche l’Alserkal Avenue  (a circa 15 minuti d’auto da Downtown), un tempo sede di capannoni e officine meccaniche, è oggi un felice esempio di riconversione post-industriale ispirato ai migliori modelli europei.  I magazzini dismessi sono diventati pop-up store dallo stile vintage, gallerie d’arte, saloni d’auto d’epoca, laboratori orafi e loft creativi. Tra gli spazi recuperati più interessanti c’è Chocolate Makers, la fabbrica di cioccolato che confeziona tavolette biologiche a base di fave da tutto il mondo, aromatizzate con spezie, fiori e frutta, e rivestite in carte design. Felice compromesso tra l’eleganza dei kimono e la tradizione dell’abaya (abito femminile emiratino), c’è poi il negozio CHI-KA dove la coppia di creativi serbi crea splendidi abiti da sera con ricami, sete preziose e motivi dipinti a mano.

Spontandosi nel quartiere di Jumeirah trovi Dubai City Walk, un mall a cielo aperto che ricorda una cittadella dello shopping ispirata alle città europee. Ci sono negozi, caffetterie e piazze con fontane e giardini dove puoi passare dalle atmosfere londinesi a quelle parigine. Mentre i colorati murales la rendono una galleria d’arte contemporanea in continuo divenire. Molto trendy, appena  fuori dalla City Walk, è anche BoxPark, una sfilata di vecchi container navali convertiti in temporary shop, atelier e concept store. E per chiudere in bellezza c’è il nuovo beach-district La Mer, un progetto immobiliare con circa 130 ristoranti, bar e cafè, dove indugiare in spiaggia ora che la temperatura non è ancora rovente. Camminando sulle passerelle in legno tra giardini acquatici e la soffice sabbia del golfo persico, si può fare un tuffo o fermarsi ad osservare le abaye al vento tra tele d’artista che espongono di fronte al mare.

Indirizzi bio e salutisti

A pochi isolati dalla spiaggia di Jumeirah puoi trovare oggetti per la casa, abiti e accessori in stile francese al concept store Comptoire 102 in una graziosa casetta bianca. L’atmosfera è molto accogliente e invita a concedersi del tempo per sé tra i cuscini dell’organic cafè con giardino dove ordinare freschissimi centrifugati. Qui si tengono anche sessioni di yoga e incontri sullo stile di vita bio, una tendenza che sta prendendo sempre più piede anche nella frenetica Dubai. In Alserkal Avenue l’indirizzo must per chi ama il cibo sano è Wild and the Moon, un vegan bar dove ordinare snack a base di prodotti naturali e succhi da scegliere a seconda dell’effetto benefico che si desidera ottenere.

Eventi e spettacoli

L’arte in tutte le sue declinazioni è un tema caro a Dubai. Lo dimostrano i numerosi  eventi che si tengono nell’emirato  lungo tutto l’arco dell’anno. Al via c’è Art Dubai, dal 21 al 24 marzo a Madinat Jumerah, una fiera dedicata al meglio dell’arte contemporanea che prevede simposi, laboratori ed eventi nelle gallerie d’arte sparse per la città. In scena tutto l’anno è invece il nuovo spettacolo La Perle, che Franco Dragone, la mente creativa di show titanici come quelli di Cirque du Soleil, ha realizzato nel teatro costruito appositamente nella zona di Al Habtoor City. In scena le evoluzioni aeree dei  65 artisti internazionali che volteggiano e si tuffano nello speciale palco acquatico dotato di una piscina profonda 12 metri dalla capacità di 2,7 milioni di litri d’acqua. Un prodotto di grande impatto visivo, dove arte, tecnologia e talento si fondono, mostrando come Dubai sia sempre più crocevia internazionale di tendenze.

Dove dormire a Dubai

Nel cuore di Downtown, all’ombra del Burj al Khalifa si dorme nel nuovo Address Boulevard Hotel, un cinque stelle di design che vanta anche un tunnel collegato con il Dubai Mall e un ristorante con executive chef italiano.
Ideale conclusione di una vacanza a Dubai è il deserto, dove perdersi in un mare di dune a solo un’ora dalla giungla d’asfalto e grattacieli. Uno degli indirizzi migliori è il Bab al Shams Resort, elegante struttura ispirata all’architettura di un fortino arabo, dove partire per safari in 4X4, rilassarsi in piscina e cenare tra isole del gusto mediorientali assistendo a musica e show arabi.

Dove mangiare a Dubai

Affacciato sul lago artificiale che ospita lo spettacolo delle fontane danzanti ai piedi del Burj Khalifa il ristorante Asado offre sapori e suggestioni argentine tra milonghe e favolosi taglieri di carne.
Premiato come miglior ristorante italiano di Dubai del 2017 il Borro Tuscan Bistro ha un menu di piatti made in Tuscany e una carta di vini provenienti dalla tenuta toscana della famiglia Ferragamo. La location è molto suggestiva e si trova a due passi dall’altro palazzo icona dell’emirato, la vela del Burj el Arab.

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