Cosa vedere a Bilbao: architettura e pinxtos, nella “Città europea dell’anno”

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Una città in continua evoluzione: è così che Bilbao si presenta ai suoi visitatori. Una meta di tendenza, creativa e in costante cambiamento. Negli ultimi trent’anni il capoluogo della Biscaglia (provincia autonoma del País Vasco, in Spagna) ha dato via ad una serie di politiche economiche innovative, investimenti in cultura, trasformazione di interi quartieri che l’hanno radicalmente trasformata, rendendola irriconoscibile. Non è un caso se Bilbao ha vinto anche il premio di “Città europea dell’anno” agli Urbanism Awards 2018, sbaragliando concorrenti come Vienna e Lubiana: Bilbao è il miglior esempio europeo di trasformazione da ex città industriale a polo creativo per eccellenza. “Una mutamento – ha sottolineato David Rudlin, presidente e fondatore dell’Academy of Urbanism, organismo che assegna i premi – non solo fisico, ma anche e soprattutto sociale, economico e culturale”.

COSA VEDERE A BILBAO: DAL GUGGENHEIM ALLE ARCHITETTURE MODERNE

Il piano di riqualificazione della città basca ha inizio alla fine degli anni Ottanta quando l’amministrazione locale propone alla fondazione Solomon R. Guggenheim l’idea di realizzare un loro museo a Bilbao che apre poi le porte al pubblico qualche anno dopo, nell’ottobre del 1997. Il risultato sono ventiquattromila metri quadri di volumi flessuosi, in vetro e titanio, che insieme plasmano il profilo del Museo Guggenheim, opera dell’architetto canadese Frank O. Gehry. Nelle sale sono ospitati capolavori dell’arte moderna e contemporanea, opere di Kandinskij, Picasso, Warhol, per fare qualche nome. Da segnarsi in agenda anche due mostre imperdibili per l’estate e il prossimo autunno: Chagall, gli anni decisivi 1911-1919 (dal 1 giugno al 2 di settembre 2018) e Da Van Gogh a Picasso, l’eredità Thannhauser (dal 21 settembre 2018 al 24 marzo 2019).  Il museo, all’esterno, è contornato da altre opere divenute negli anni simbolo della città: il ragno di Louise Bourgeois, la scultura con sfere di metallo di Anish Kapoor, Puppy e i Tulipani – un mazzo di fiori di acciaio cromato – di Jeff Koons.

Visitare Bilbao è come fare un viaggio nel futuro: la città è un unicum spagnolo in quanto ad architetture innovative e avveniristiche. In loro, si legge la mano delle archistar. Norman Foster ha firmato il progetto della metropolitana, con gli iconici ingressi alle stazioni in vetro e acciaio modellati con forme curvilinee. Davanti al Guggenheim l’arco rosso di Daniel Buren sormonta il ponte La Salve. Poco lontano svettano le due torri simmetriche di Arata Isozaki e l’affascinante Zubizuri, il ponte pedonale bianco, sormontato da un arco sinuoso e tiranti, di Santiago Calatrava, che conduce al centro città.

BILBAO: DUE PASSI NEL CUORE STORICO DELLA CITTÀ

Proprio qui ci si accorge che, accanto agli edifici moderni, sopravvive la vecchia Bilbao. D’obbligo allora una passeggiata nel centro storico che ruota tutto intorno al quartiere Siete Calles, le sette vie che lo compongono. L’itinerario tocca la Cattedrale gotica di Santiago, una passeggiata in Plaza Nueva e una sosta di gusto al Mercato de la Ribera, il più grande mercato coperto d’Europa, dove è d’obbligo assaggiare qualche pinxtos locale (le tapas tipiche dei Paesi Baschi). E a proposito di gastronomia, da segnare in agenda il Basque Fest, che si tiene dal 28 marzo al 1 aprile, un evento imperdibile per chi vuole conoscere meglio l’affascinante civiltà basca a base di musica, cultura e, ovviamente, ottima cucina.

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