Suggestioni diverse per una vacanza invernale. La Valle Isarco mette insieme l’elegante città vescovile di Bressanone, ricca di proposte culturali, enologiche e culinarie, con circuiti che propongono giornate di sci e non solo sotto l’egida del Dolomiti Superski, il grande carosello con 1.200 chilometri di discese in 12 valli.
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PLOSE: LE MALGHE, I RIFUGI E LE DISCESE PIÙ BELLE
Come Plose, la montagna “del cuore” di Bressanone: una stazione sciistica moderna e di grande fascino, al cospetto delle Odle Patrimonio Unesco. Vanta 43 chilometri di piste varie e panoramiche, soleggiate in quota per quasi tutta la giornata. Come talvolta accade con le piccole aree sciistiche, regala natura incontaminata e il vantaggio di non fare code agli impianti di risalita. In più, una pista d’eccezione, la Trametsch, che con i suoi 9 chilometri è la più lunga dell’Alto Adige.
Si scende dai 2.446 metri del rifugio Plose ai 1.067 metri della stazione a valle della Cabinovia, con 1400 metri di dislivello che nella parte del bosco sono piuttosto impegnativi. Non manca la novità tecnica: la cabinovia 10 posti del Monte Fana, che da un paio di anni ha permesso di smantellare due preesistenti seggiovie.
Chi cerca alternative a lamine e scarponi qui trova la RudiRun, la pista da slittino naturale lunga 9 km, una delle più lunghe dell’Alto Adige, tracciati per escursioni con le racchette da neve o per gite a piedi. E baite e rifugi dove sostare. Come la Rossalm, che da malga rustica si è trasformata un buen ritiro con tanto legno chiaro, grandi vetrate panoramiche, ottimo ristorante. O il ristorante La Finestra, all’arrivo della cabinovia Plose, rinnovato da poco.
Con gli sci lungo un sentiero nel bosco innevato si arriva, come in una fiaba, al Rosalpina Dolomites, costruito nel 1917. Splendidamente isolato, fu sanatorio, casa per vacanze per il Vaticano, chiuso per 40 anni. Oggi è un affascinante rifugio di 30 suite affacciate sulle Odle, con ristorante, wellness profumato al mugo, sauna all’aperto. Da solo vale il viaggio.
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NELLA VALLE DI VALLES TRA PISTE DA SCI E DA SLITTINO E BAITE
Dall’altra parte della valle si snodano i 50 chilometri di discese del comprensorio Gitschberg Jochtal, nell’Area vacanze Sci & malghe Rio Pusteria, là dove la Valle Isarco si unisce alla Pusteria. Nato qualche anno fa grazie alla cabinovia Gaisjoch, il carosello ha unito le aree prima lontane di Maranza e Valles. Molto varie, aperte o nel bosco, le piste sono più facili verso Valles, che non a caso è tra le cinque migliori zone invernali per bambini d’Italia. Per chi ama pendenze più ardite ci sono 5 nere, tra cui la Mitterling, forse la più impegnativa di tutto il Dolomiti Superski. Ma è la pista Gitsch, che scende dal monte da cui prende il nome, la più panoramica: si affaccia su Bressanone e la sua piana. Un assaggio dalla terrazza posta in cima al Gitschberg, da cui si distinguono ben 500 vette. Lo sguardo si perde fino allo Zillertal, lo Stubai e l’Ötztal, già in Austria, sulle Alpi Venoste e tutte le Dolomiti, e poi giù, verso le valli.
L‘area deve il suo nome alle 30 Almen, malghe alpine, poste attorno al monte Gitschberg, di cui 22 aperte al pubblico. Alcune sono collegate da sentieri innevati da percorrere a piedi, con le racchette da neve o gli sci di fondo. Tra esse brilla l’insediamento storico di Malga Fane, in fondo alla valle di Valles, borghetto alpino con antiche baite. La novità è invece dedicata allo slittino: la nuova pista Brimi-Winter-Run, che con 6,75 km scende dalla baita Nesselhütte fino al paese di Maranza, coniugando adrenalina e divertimento.
Si fa sosta volentieri alla Anratterhütte, in fondo alle seggiovie Hinterberg e Steinermandl a Valles. Nata nel 1850, è stata più volte eletta dai lettori del quotidiano Dolomiten la baita più bella dell’Alto Adige. Da provare il Carpaccio di speck con gallinacci marinati o il Tris di canederli da scegliere tra i 15 diversi tipi fatti in casa ogni giorno. Appena rinnovato in chiave contemporanea il ristorante di montagna Jochtal, che offre ricette tradizionali e sapori mediterranei. Fresco di rinnovi anche il Tratterhof, hotel 4 stelle Super a Maranza: da dicembre si è aggiunta una nuovissima ala, con camere di design e un centro benessere con piscina e saune ultra panoramiche.
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UN GIRO A BRESSANONE
D’obbligo è anche una passeggiata nelle vie del suggestivo centro storico Bressanone, che ancora mantengono l’impianto medioevale. L’après ski è all’enoteca Vitis, il nuovo complemento dello storico Finsterwirt, l’Oste Scuro. In uno degli edifici più antichi della città, risalente al XIII secolo, si aprono ambienti che contrappongono arredamenti moderni alle mura e volte storiche. Si brinda circondati dalle bottiglie di circa 400 etichette, che arrivano dalla Valle Isarco, celebre per i vini bianchi, ma anche dall’Alto Adige, dal resto d’Italia e del mondo. A cena, si sale nelle storiche stube del Finsterwirt, per gustare tra le antiche mura i piatti gustosi e creativi dello chef Hubert Ploner, che da un paio di anni ha ereditato le redini della cucina dal proprietario, Hermann Mayr.
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