In Olanda tra i tulipani. Da Haarlem al castello di Keukenhof, fino a Leida

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A poco più di mezz’ora dalle folle di Amsterdam, giardini, distese di tulipani e mulini fanno da cornice a un viaggio in Olanda per la fioritura. Lasciarsi inebriare di profumi e colori è semplice, basta prendere l’auto e partire per un breve viaggio on the road, facendo tappa nelle città affacciate sul mare del Mare del Nord.

IN OLANDA PER LA FIORITURA: PRIMA TAPPA HAARLEM

In vista c’è Haarlem, dove passeggiare tra piazzette, canali e vicoli con qualche sosta per una Jopen, intensa birra locale. Il centro è una veduta fiamminga di casette di mattoni e piccoli hofjes, i cortili-giardini degli antichi ospizi, dove venivano accolte donne nubili e vedove bisognose. Ce ne sono 21, nascosti dietro semplici portoni in stradine apparentemente senza storia. E a marzo sono già pieni di colori.

LE MERAVIGLIE DEL GIARDINO DI KEUKENHOF: TAPPA A LISSE

Verso Lisse – intorno, campi di tulipani su uno sfondo di mulini a vento – si vede ora il Castello di Keukenhof, tra i più antichi d’Olanda. Ed ecco il suo giardino, 32 ettari per sei milioni di bulbi dove si va in cerca di narcisi rari, rose e orchidee. I tulipani sono a volte piantati in prati di fiori spontanei: un quadro impressionista che prende vita. “Quest’anno Keukenhof celebra il romanticismo, l’epoca in cui nacque, nel 1857”, racconta Annemarie Gerards, dello staff. “Dal 22 marzo al 13 maggio si potrà ammirare un disegno di 250 metri quadri dedicato all’amore, fatto con 50mila tra tulipani, muscari e crocus.” Per scoprire il parco le bici di Rent-A-Bike Van Dam, in un chiosco all’ingresso, sono perfette.

IN OLANDA PER LA FIORITURA: TRA I TULIPANI E I MULINI DI LEIDA

Oltre diecimila piante, decine di specie di uccelli e serre tropicali sono la sorpresa per chi prosegue per Leida (o Leiden) e il suo Orto Botanico, il più antico dei Paesi Bassi. Meglio prendersela comoda tra i vicoli di questo labirinto di felci, erbe medicinali, ninfee giganti e, ovviamente, tulipani, le star assolute, almeno fino a maggio. Soffici, dalle mille sfumature, originari dall’Asia centrale, questi fiori furono il vanto dei giardini di Solimano il Magnifico a partire dal XVI secolo. Fu l’allora ambasciatore di re Ferdinando alla corte del sultano ottomano a spedirne qualche campione al responsabile dei giardini reali, Carolus Clusius. E fu questo botanico a trovare il modo di crearne infinite nuove varietà, facendone uno status symbol per gli olandesi più ricchi. O presunti tali. Gli storici chiamano “bolla dei tulipani” la crisi che colpì vari casati del tempo, costretti a inseguire il rincaro dei bulbi in quella che fu forse la prima moderna crisi speculativa su larga scala. E che partì qui, dal Giardino Clusius, cuore dell’orto di Leida dove fu impiantato il primo tulipano d’Olanda nel 1593.
In città merita anche il De Valk, museo nei sette piani di uno tra i più antichi mulini-torre d’Olanda, con una collezione di antichi strumenti per la macina del grano. Il centro storico di Leida, poi, è un gioiellino: case-chiatte che galleggiano pigre sui canali, edifici eleganti con mattoni a vista, la più antica università dei Paesi Bassi e tanti caffè.
Gli hamburger bio e le grigliate nei vari stili culinari del mondo di De la Soul valgono una sosta, specie se in programma c’è una delle loro serate di musica dal vivo.
L’ultima notte, davvero tutta olandese, è al D’Oude Morsch, boutique hotel di design in un’ex caserma: arredi spartani, colori neutri, finestre sui canali e, a volte, a primavera, sul tavolo o sul davanzale, un ultimo mazzo colorato a chiudere l’esperienza.

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