8 cose da fare (in 48 ore) in Qatar

Ritrovarsi a Doha significa pressapoco viaggiare continuamente nel tempo. Te ne vai nel deserto coi beduini, ma a bordo di una Jeep da 60 mila dollari; ti perdi nel Souk locale, ma ci assaggi i piatti gourmet di uno chef iraniano; visiti le botteghe che da secoli vendono falchi, ma girato l’angolo trovi l’ospedale ultratecnologico, per i falchi.

Passato e futuro della capitale e dell’intero Qatar, li capisci dall’unica costante presente in tutta la città: una figurina. Atterri all’aeroporto internazionale di Doha e inizi a vederla ovunque: incorniciata al Duty Free dell’aeroporto, appiccicata sul lunotto posteriore del taxi che ti porta all’hotel, attaccata sui muri della hall, issata sui grattacieli giganti del lungomare.

È il volto dell’emiro Tamim bin Hamad al Thani, stilizzato in bianco e nero stilizzato. L’ha disegnato un giovane artista qualche mese fa, dopo che il Paese ha subito l’embargo da parte dei suoi vicini Arabia, Emirati Arabi, Bahrain ed Egitto. Subito sponsorizzata dall’alto, è stata raccolta spontaneamente dal basso, diventando simbolo di resistenza nazionale, di unità e solidarietà della popolazione verso l’emiro che quell’embargo deve fronteggiare.

Perché grazie anche al suo temporaneo isolamento, il Qatar ha rallentato la corsa per guardarsi dentro. Questo «Paesino» esteso quanto l’Abruzzo con poco più di 2 milioni di abitanti, stretto tra l’Arabia e il golfo Persico, ha capito che non gli basta essere il primo Paese al mondo per Pil pro capite. Ha realizzato che il gas e il petrolio nelle sue viscere prima o poi finirà, e che deve preservare la tradizione quanto la corsa verso la modernità.

Il suo emiro ha avviato un programma di qatarizzazione per recuperare le tradizioni locali e valorizzare la memoria di un Paese antichissimo ma giovane (resosi indipendente solo nel 1971). Ha comprato Harrods ma creato il Museo di arte islamica; rilevato Valentino ma ristrutturato il Souk locale; conquistato i Mondiali del 2022 ma creato il villaggio culturale di Katara.

A chi si ritrova nella capitale Doha (voli Qatar Airways da Milano e Roma), fosse anche solo per uno stopover di 48 ore, il consiglio è di perdersi nel tempo con queste 8 tappe.

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