Capodanno nel mondo: un brindisi a ogni fuso orario

© tourstochile

Era il 1884 quando a Washington venne raggiunto l’accordo che istituiva la divisione della Terra in 24 fusi orari. Una semplice innovazione tecnica che ognuno di noi dà per scontata, ma che all’epoca rappresentò una vera e propria rivoluzione. Si gettavano le basi per la nascita del tempo unificato, che ha permesso di calcolare l’ora esatta di ogni luogo del mondo relazionandola con il proprio orario locale. Quell’evento ha posto anche le basi per trasformare le migliaia di Capodanni locali, ognuno legato allo spazio-tempo in cui veniva festeggiato, in un evento di portata planetaria.

Poi, con gli anni, i 24 fusi orari divennero molti di più. Ragioni economiche o geopolitiche hanno reso il tutto più complicato: pensiamo alla recente introduzione dell’ora di Pyongyang, che si trova nello stesso fuso orario di Tokyo ma con una differenza di mezz’ora, o all’isola di Terranova, territorio canadese, con l’orologio in anticipo di 30 minuti rispetto al resto della costa Atlantica nordamericana. Se aggiungiamo anche l’istituzione, in alcuni Paesi, dell’ora legale, la situazione si fa ancora più intricata. Così noi di Dove semplificheremo un po’ le cose. Il nostro sarà un viaggio attraverso i Capodanni nei vari fusi orari del pianeta a balzi di un’ora. Una sorta di giro del mondo in cui salteremo per ben 27 volte, dalle Sporadi equatoriali, fuso orario UTC +14, fino alle remote e disabitate Howland e Baker island, UTC -12. Buon anno a tutti!

 

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